Mi sento fuori luogo e fuori tempo.
Sto bene solo a casa quando mi tengo impegnato guardando film o leggendo e quindi non ho modo di pensare ad altro.
Negli altri momenti della giornata non mi sento a mio agio, provo un senso di non appartenenza.
Vivo costantemente con infelicità è vedo come qualcosa di esotico un’esistenza felice.
Non mi piace vivere oggi, quando vedo film o leggo di epoche passate vorrei ritrovarmi in quei luoghi così belli.
Amo la natura, gli animali, le cose di un tempo, di quando non eravamo così contaminati dal grigiore del cemento e dell’aria sporca, di quando era ancora possibile essere felici, di quando le tecnologie non avevano il sopravvento.
Ormai spariscono i contatti umani, siamo sempre davanti a schermi e diamo poco valore alle cose semplici di una volta.
Mi sento davvero solo anche se siamo sempre di più, mi sento così fuori posto, vorrei vivere nel passato e non posso.
Vorrei dare importanza anche io alle cose che oggi non contano più ma non posso.
Mi sto allontanando anche da tutti gli amici, non mi capirebbero.
Sento di non poter parlare con nessuno di questo perché chiunque mi prenderebbe per pazzo.
Anche questo mi fa male, non avere nessuno a cui parlare. La famiglia c’è ma solo in apparenza perché non ho rapporti profondi e con i miei genitori non vado così d’accordo.
Mi sento un intruso in questa realtà e non riesco a fare niente! Sento un’impossibilità di agire. Sento che la vita mi sta scivolando addosso giorno per giorno e sento di non poter fare niente perché non c’è soluzione al mio problema.
Poi non esiste più amore, sono stato insieme a un ragazzo ed ero innamorato perso, poi è finita e me ne sono fatto una ragione, ma sono convinto non proverò mai nulla di simile per nessun altro.
Non mi piace niente di oggi e di qui, niente di niente.
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10 FEB 2019
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Elio,
mi domando se ci sia stato un momento/evento preciso della sua vita in cui abbia cominciato a provare questo stato di “estraniazione” o se, piuttosto, sia una sensazione pervasiva e senza tempo...
Accolgo il suo disagio relativo al sentirsi dissintono con tutto ciò che riguardi il mondo odierno e la modernità, sebbene - credo condividerà con me - il fatto che sia l’unico mondo popolato a noi conosciuto...
Prendersi dei momenti per sé stessi, sicuramente giova alla psiche: tuttavia, siamo “animali sociali”, che non possono prescindere dalle relazioni umane.
Piuttosto, provi a domandarsi se ci sono situazioni/persone da cui vorrebbe prendere maggiormente le distanze e, una volta fatto, provi a capire se ci sono punti in comune tra queste cose/persone da cui lei vuol prendere le distanze.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott. Ssa Eliana Nola, Milano.
5 FEB 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissimo,
lei mi sembra una persona molto triste, forse depressa, infelice nell'oggi e che cerca in un idealizzato passato la chiave della felicità. Il problema è che nel passato non si può tornare e quindi bisogna accettare l'oggi e le cose buone che offre. E ce ne sono. Le consiglio una psicoterapia con uno psicologo della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
MI faccia pure delle domande se ne ha bisogno!
4 FEB 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elio,
nel suo scritto non ci sono domande o richieste, ma si evince una forte sensazione di solitudine e nostalgia di periodi passati.
Dice che sente "l'impossibilità di agire" eppure questo messaggio è già un'azione importantissima. Riuscire a scrivere e parlare di questo è già un passo verso il cambiamento.
Spesso le persone che ci sono più vicine non riescono a comprendere appieno il nostro stato d'animo, perchè si impegnano nel dare consigli o opinioni (che spesso viviamo come giudizi) che sempre più ci fanno sentire inadeguati e soli. Per questo è importante la figura di uno psicologo perchè professionalmente può aiutarci a fare un lavoro su di noi, a prendere distanza da certi giudizi o a farci trovare nuove strategie, più funzionali, per gestire i momenti difficili.