Gentili Dottori,
mi trovo qui a scrivervi con il groppo in gola, un grande peso interiore ed il cuore spezzato. Mia madre è venuta meno in modo improvviso e prematuro all'età di 57 anni il 29 maggio 2016 a seguito di una malattia rara, neuro-degenerativa e ad esito fatale, che l'ha portata al coma in meno di una decina di giorni senza sofferenze né la possibilità di rendersene conto, ma lasciandoci un dolore e un vuoto immenso. Ad oggi io e mio padre siamo invasi da questo dolore a cui non vediamo soluzione né scampo. Vi chiedo qui oggi se c'è un modo migliore rispetto ad altri per iniziare ad elaborare questo assurdo ed impensabile lutto. Grazie anticipatamente.
Veronica
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29 GIU 2016
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Cara Veronica,
Le morti improvvise dei propri cari lasciano sempre un grande vuoto e un senso di smarrimento, molte sono le emozioni che si contrappongono. Ogni lutto necessita di tanto tempo per essere elaborato, bisogna pertanto darsi del tempo. Se reputate la cosa molto difficile, vi consiglio un percorso con un terapeuta che può aiutarvi e accompagnarvi in questo percorso di elaborazione. Soprattutto vi consiglio un percorso con un terapeuta se vi rendete conto che ora faticate ad andare avanti con la vostra quotidianità e a fare ciò che dovreste fare come per esempio lavorare.
6 LUG 2016
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Buongiorno Veronica, quello che è accaduto a lei e a suo padre è non solo un lutto ma anche un evento traumatico, per le modalità con cui purtroppo si è manifestato. Le consiglio la terapia con EMDR. Consiste in un trattamento rivolto specificatamente alle situazioni traumatiche che, se non elaborate in tempi adeguati - prima possibile - rimangono incapsulate nel cervello esattamente con le stesse emozioni, reazioni somatiche, cognizioni, che abbiamo provato al momento in cui il fatto è avvenuto, procurando in questo modo continua sofferenza. Esiste un'associazione EMDR in Italia, di cui faccio parte anch'io, con numerosi terapeuti formati. Le consiglio di andare a cercare in internet (basta indicare l'acronimo che le ho scritto) per avere delucidazioni più chiare e per trovare un terapeuta vicino a lei. Il ricordo purtroppo non sarà mai cancellato ma potranno modificarsi ed evolvere i vissuti e la sofferenza attraverso l'elaborazione. Resto disponibile per qualunque chiarimento vorrà chiedermi. Un caro saluto. Dr.ssa Cristiana Martini
6 LUG 2016
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Cara Veronica
posso capire perfettamente la tua costernazione e il tuo dolore, quel vuoto esistenziale e quel senso di spaesamento incredulo che arriva in tali circostanze.
Questa terribile perdita, questa morte improvvisa che squarcia l'Anima, sembra essere irreparabile.
La morte è sempre violenta nel suo arrivare.
Non si è mai pronti, men che meno nelle circostanze da te descritte.
Non ci sono scorciatoie per l'elaborazione di un lutto così profondo e repentino.
Un tuo, vostro dono d'amore, per la mamma adorata , può essere quello di ripromettersi di elaborare il significato della morte rendendo più presente e significativa la vita; facendo vivere anche, soprattutto, valori, che fondano la vita.
Penso questa amorevole mamma abbia avuto e trasmesso molti e profondi valori: manteneteli vivi per lei.
Un libro: Cinque meditazioni sulla morte
Ovvero sulla vita
François Cheng
Traduzione di Chiara Tartarini
Anno 2014
Collana «Nuova Cultura - Introduzioni»
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
5 LUG 2016
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Buona sera Veronica,
questo che avete subito lei e suo padre è definibile come "evento traumatico"
e curabile con la terapia E.M.D.R. (trova tutto su internet anche il collega più vicino), con poche sedute spesso il dolore diventa accettabile, va però ricordato che il nostro cervello è programmato per recuperare spontaneamente il trauma ed ha bisogno di tempi fisiologici senza i quali nessuna terapia potrebbe essere efficace. Un caro augurio
5 LUG 2016
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Gentile Veronica,
comprendo il suo immenso dolore, il suo smarrimento e la sua difficoltà ad affrontare una ferita tanto improvvisa quanto devastante.
Il lutto, soprattutto quello che riguarda un genitore o un figlio, ha dei tempi e delle fasi quasi "obbligate", che non possono essere eluse. Pertanto le suggerisco di aspettare ancora qualche mese durante il quale darsi la possibilità di "masticare" e cominciare a digerire le sue emozioni, dopo di chè avrà certamente senso ed efficacia rivolgersi ad un terapeuta.
con sincero cordoglio,
Stefania Mastracci
5 LUG 2016
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Gent. Veronica, il dolore del lutto è uno dei peggiori che si possano vivere, anche se è difficile fare una graduatoria della sofferenza. Per poter vivere appieno ed elaborare il lutto è molto utile sottoporsi a delle sedute di EMDR (una tecnica psicologica che utilizza i movimenti oculari e l'elaborazione accelerata del nostro cervello per superare i traumi). Gliela consiglio spassionatamente e se vuole può contattarmi per ulteriori informazioni.
5 LUG 2016
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Buongiorno Veronica il lutto,
per la perdita di una persona cara è sempre doloroso e il dolore è una risposta adeguata, per questo richiede tempo per essere elaborato. Il dolore però può essere a volte insopportabile e di difficile gestione emotiva al punto da interferire e immobilizzare la nostra vita. Questo dipende anche dal tipo di relazione che si aveva con la persona che si è persa quindi probabilmente in tal caso è necessario intraprendere un percorso di terapia per farsi sostenere e rielaborare la perdita e il rapporto con la persona cara. Sono a sua disposizione
5 LUG 2016
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Anch'io come la collega Sabina in caso di scelta di un percorso di consulenza e psicoterapia le consiglio un terapeuta esperto in EMDR, ho applicato personalmente questo metodo in caso di lutto dei genitori con una donna di 60 anni circa con risultati davvero ottimi. Sul sito della associazione nazionale Emdr trova l'elenco dei terapeuti abilitati in tutta italia.
Buon percorso!
5 LUG 2016
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Cara Veronica
Purtroppo non esiste la strada migliore ma semplicemente la strada, quella dell'elaborazione. Non esitate a farvi sostenere da una persona preparata in materia. Il dolore, specie se inatteso e profondo, annienta le nostre categorie interpretative e la capacità di fronteggiare gli eventi, ci scuote e ci lascia privi di strumenti. Tali strumenti vanno ricostruiti e l'aiuto di uno/a psicoterapeuta vi aiuterà in questo.
Resto a disposizione
1 LUG 2016
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Gentile signora
La perdita di una persona cara è purtroppo un evento che fa parte della nostra vita, rappresenta un momento tragico a cui nessuno di noi può sottrarsi né essere preparato.
Intanto le porgo le mie condoglianze e le auguro di superare questo momento con il suo papà.
Ora penso possa tenere presente che un elemento fondamentale in tali circostanze e l'importanza di non isolarsi, di non nascondere il proprio dolore con le persone care e scoprire così il calore della loro solidarietà.
Anche il dedicare qualche momento al ricordo di qualche esperienza piacevole vissuta con la sua mamma può aiutare.
Solo nel caso si rendesse conto, o qualche amica/o glielo facesse notare, che con il passare del tempo le risultasse difficile riprendere il normale corso della sua vita e riacquistare gradualmente la sua serenità, sarebbe il caso di ricorrere ad un esperto, in grado di valutare con lei l'opportunità o meno di un intervento specifico.
La saluto cordialmente augurandole di superare presto questo momento.
30 GIU 2016
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Salve Veronica,
Sono certa che potrebbe esservi d'aiuto un percorso di sostegno psicologico; in particolare, trattandosi il suo di un grave trauma, le indicherei un percorso basato su EMDR.
Per maggiori chiarimenti sono a sua disposizione.
Dott.ssa Sabina Marianelli.
30 GIU 2016
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Ciao Veronica,
di fronte ad una situazione come questa che stai vivendo tu insieme con tuo padre, è indicato un aiuto di un esperto/a , mediante il quale entrambi possiate trasformare la sinergia emotiva disperata, resa tale dallo stesso lutto, nel suo contrario. Intendo dire che il vostro immediato bisogno è innanzitutto quello di sentirvi uniti rivalutando la preziosa dinamica affettiva che vi tiene insiemei.Potrei esserti maggiormente di aiuto da qui,se tu volessi contattarmi verbalmente , per una questione di immediatezza.Fai come ti senti,io sono qui.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta