Buonasera, per favore ho bisogno di un consiglio. Mio padre ha circa 75 anni e sta manifestando da qualche mese dei comportamenti deliranti e opprimenti nei confronti di mia madre. L'ha isolata totalmente , non la fa più uscire nè telefonare. Dice cose intollerabili e false, minaccia chi le sta vicino, e altre cose così.
Ha fatto la visita dal neurologo che ci ha solo detto che è un inizio di demenza senile e che è paranoico, quindi non prenderà mai le medicine nè accetterà di andare dallo psichiatra.
Quando gli ho chiesto cosa posso fare per migliorare la situazione di mia madre ha alzato le spalle.
Io la vedo che piano piano cede... io e i miei fratelli cerchiamo di tamponare la situazione ma sembra persino peggio stare troppo con loro, perché mio padre si innervosisce.
Io la vorrei allontanare, ma non so come fare per mio padre anche, che in effetti si sta ammalando e lo vorrei aiutare anche.
Per favore , avete qualche consiglio?
Grazie mille
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30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Più che consigli vi toccherà trovare degli espedienti tipo: tentare di somministrare i farmaci attraverso i pasti (sperando abbiano un sapore moderato). Farli prendere con sollecitazione del medico di base (auspicando vi sia un rapporto di fiducia) e spacciarli per diuretici, regolatori della pressione o gastroprotettori. Qualsiasi formula vi venga in mente andrà bene. Temo vi sarà impossibile far ragionare un soggetto paranoico con base organica. Dovrete organizzarvi forzatamente per arginarlo, tenendo costantemente presente che lo stato tenderà ad aggravarsi col tempo e potrebbe diventare aggressivo nei confronti della mamma. A quel punto potrebbe essere necessario sedarlo o rivolgersi ad una casa di riposo.
Comprendo che in lei vi sia il desiderio di aiutare suo padre di fronte a questa emergenza, ma mi trovo costretta a deluderla e ad invitare lei e i fratelli a soccorrere vostra madre che sta subendo il peso maggiore.
9 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve
La situazione è pesante. Purtroppo non conoscendo le specifiche caratteristiche della condizione di suo padre mi posso solo limitare a consigliarle di utilizzare l'autorità del medico o del neurologo per farlo aderire ai trattamenti (siano questi di natura cognitiva, farmacologica o psicologica). Per quanto riguarda sua madre, che presumo sia anche la caregiver principale, sarebbe opportuno un sostegno, oltre che da parte vostra, anche di uno psicologo (meglio se con conoscenze di neuropsicologia) che la possa guidare attraverso i comportamenti del marito, offrendo un appoggio emotivo e psicoeducativo, necessario in questi casi.
Per qualunque domanda non esiti a contattarmi.
Saluti
30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Sara e’ comprensibile dalle sue righe la preoccupazione ed il dolore nel vedere i suoi genitori in difficolta’. Per i suoi genitori puo’ far riferimento al Medico di base che attiverà’ i vari centri di competenza. Essendo i suoi genitori parte fondante di lei si adoperi anche per accogliere e parlare del suo dolore.
30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Sara, è una situazione difficile e faticosa ed immagino angosciante. Si faccia aiutare dai servizi del territorio...medico di famiglia, assistente sociale, Csm...eventualmente potrebbe essere valutato l'inserimento in un centro diurno o altri tipi di interventi che vi sollevino dalla fatica quotidiana; ciò che è opportuno è un sostegno a suo padre e a tutti voi per una condizione che, per usare le sue parole, può essere tamponata rallentandone gli esiti. Un caro saluto, dr. Maria zaupa
30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Sara,
espone una situazione dolorosa e difficile da affrontare anche perchè eventuali cure mediche non sono risolutive.
Il mio suggerimento e auspicio è che lei e i suoi fratelli possiate assicurare una maggiore presenza in modo da poter controllare e contenere, magari avvalendovi di un supporto psicologico, eventuali comportamenti inappropriati di vostro padre.
Qualora poi la situazione in futuro dovesse aggravarsi, sarà il caso di pensare ad un trattamento riabilitativo in una struttura adatta a questa tipologia di pazienti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gent. le Sara, grazie per la condivisione ..
Dalle sue parole comprendo che la situazione non è affatto facile per sua mamma e anche per voi.
Stare dietro ad una persona con demenza non è una passeggiata, soprattutto gestirla quando si altera.
La situazione poi non migliorerà.
Intanto si faccia aiutare dal medico di base per provare una cura riabilitativa.
Per quanto riguarda sua mamma, quello che può fare è starle tanto vicino, come già sta facendo e ogni tanto far si che si conceda qualche ora per se per riprendere le forze. L'allontanamento non penso sia la soluzione.
Sua mamma e suo papà sono genitori fortunati per avere dei figli come voi attenti e presenti.
Un caro saluto.
Raffaella
30 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Ha parlato con il medico generico per la situazione? per l'inizio della demenza è utile la riabilitazione neuropsicologica,
Vi sono anche delle strutture sanitarie private che accolgono , queste patologia con queste situazioni.
Dove si trova ? guardi nella sua regione, e nella sua città cliniche che hanno neuropsicologi e geriatri per inizio demenza
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
