Buonasera, vi contatto perché sono davvero in crisi.. Sono anni ormai che mio fratello mi deruba e non so più come comportarmi a riguardo. Viviamo assieme, io, lui, il mio gemello e la morosa del mio gemello. Mia madre c'è e non c'è dato che vive con nostra nonna, ma questo non significa che non sia al corrente della situazione. Tutti sappiamo che mio fratello ha dei vizi anche se lui crede che io non ne abbia idea.. E come potrei? Non arriva a fine mese ed economicamente (e non solo) è l'unico a non dare una mano in casa. L'ho anche richiamato ogni volta in cui mi sono resa conto che era andato a rovistare in camera mia in cerca di soldi e lui ogni volta mi accusa di prenderlo sempre di mira e cerca di farmi sentire in colpa. Non so più come vivere: non posso trasferirmi perché non ho un contratto lavorativo che me lo permetta ma al contempo non riesco ad andare avanti così. Quando sono fuori casa ho la costante ansia che lui sia lì, nella mia camera, a cercare fra le mie cose mettendo in disordine tutto ed al contempo non sono tranquilla nemmeno quando sono a casa. Non riesco a dormire per la costante sensazione di sentirlo lì presente in camera mia.
Ho davvero bisogno di sapere cosa fare perché non so più come muovermi. Ho comprato proprio questo pomeriggio una piccola telecamera e l'ho messa in camera, ma so già che quando gli dimostrerò che so che è lui a derubarmi, negherà ogni cosa e saranno soldi e tempo persi inutilmente.
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10 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Salve Bett, ci sarebbero molti aspetti da comprendere ed esplorare, è una situazione complessa, che riguarda tutta la famiglia. Mi chiedo come mai senta così forte ed intrusiva la presenza di suo fratello e come mai gli altri membri della famiglia non sembrino coinvolti come lei nella situazione...E' solo lei a farsene carico? E' fondamentale stabilire dei confini personali anche e soprattutto con i familiari. Se nella vostra zona ci fosse un consultorio familiare, sarebbe importante che lei vi si rivolgesse per una terapia familiare o, se gli altri membri si rifiutassero, anche per una terapia personale. E' fondamentale farsi aiutare.
Le auguro il meglio,
Federica Flammini
10 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Bett, nel suo post non ha fatto minimamente cenno alla possibilità di chiudere a chiave la sua stanza e portare con sé la chiave quando esce. Questa non è solo una semplice e banale soluzione, ma può diventare un aspetto psicologico molto importante da esplorare in un setting terapeutico: la legittimazione a mettere dei confini personali all'interno della famiglia e il rispetto di essi.
Di sicuro ciò che è venuto meno è il suo confine psicologico. L'idea che suo fratello la derubi, che trovi riscontro o meno nei fatti, è comunque diventata un pensiero intrusivo che la accompagna anche quando è fuori casa. Non solo, è arrivata ad avere la "sensazione" della presenza di suo fratello quando è in camera sua e tenta di dormire. Questo termine "sensazione", che lei ha utilizzato, sta ad indicare che percepisce la sua presenza pur non vedendolo in camera sua. Ne consegue che il sospetto che suo fratello si introduca nella sua stanza sta diventando qualcosa di più, qualcosa che ha più a che fare con la percezione che con il pensiero.
La sua idea di installare una telecamera nella sua stanza, a mio avviso, risponde più al bisogno di dimostrare che suo fratello viola il suo spazio, piuttosto che difenderlo.
L'invito quindi è quello di fare 3 semplici azioni: 1. chiudere a chiave la stanza; 2. Tenere sottochiave i suoi soldi; 3. Conteggiare le sue entrate e le sue uscite. Dopodiché, ricerchi un/a professionista che la possa aiutare a liberarsi dalle preoccupazioni per suo fratello e investire tutte le energie che sta mettendo in esse, per avviare un percorso di vita che la porti a stare meglio, a trovare un lavoro, un'abitazione solo per lei e tutto ciò che ne può scaturire in termini relazionali.
10 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Bett, mi spiace per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
