Mio figlio preferisce gli adulti ai giochi e ai coetanei

Inviata da Vale90 · 23 ott 2020

Salve ho un bimbo di 2 anni appena compiuti.Da qualche giorno sta frequentando l'asilo.È stata una scelta che nonostante i tempi covid ho voluto affrontare in quanto a casa tende a non giocare con i suoi giocattoli,ma è più intento a seguirmi in qualunque posto della casa io vada.Inoltre imita molto quello che facciamo noi grandi.Sono consapevole del fatto che per 2 anni è stato sempre insieme a me e quindi questo atteggiamento possa definirsi normale.Quello che fatico a capire è che all'asilo dicono che tende a stare più con le maestre che con gli altri bimbi e gioca poco anche con i giochi.Mi stupisce perchè è un bimbo anche abbastanza estroverso,almeno con noi famiglia.Per questo vorrei capire cosa posso fare per poter migliorare la situazione.
Grazie mille per il tempo dedicatomi.

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Miglior risposta 24 OTT 2020

Buongiorno Vale,
A questa età il bambino sta facendo le “prove” per acquisire le competenze sociali, ha bisogno di sentirsi protetto per esplorare il mondo che lo circonda.
Ecco perché preferisce stare con gli adulti, e’ normale perché gli infondono più sicurezza in questo momento. Ha bisogno di sentirsi amato/amabile e di capire come si fa a stare con gli altri, sta costruendo il proprio senso del se’.
Lei è stata molto attenta ad accorgersi e sicuramente sarà in grado di stimolarlo rispettando i suoi tempi di crescita e i suoi bisogni.
Vedrà che con il tempo, gradualmente, sarà lui che le chiederà di stare con i propri pari.
Spero di esserle stata d’aiuto e le auguro di godersi serenamente il suo bambino.
Resto a disposizione
Dott.ssa Roberta Sossai
Psicologa clinica

Dott.ssa Sossai Roberta Psicologo a Pordenone

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26 OTT 2020

Buongiorno Mamma Vale90,

dal mio punto di vista e sulla base di quello che scrive, Le dico che al momento non rilevo alcun comportamento che possa destare preoccupazione, per vari motivi: a 2 anni è naturale ricercare il contatto con le figure adulte di riferimento (in particolare Lei nei momenti in cui è a casa), è altresì naturale che amino imitare l'adulto in questa fascia d'età. La preferenza per oggetti e giochi, ed i tempi di attenzione rivolti ad essi, è soggettivo; tendenzialmente comunque cambiano con una certa frequenza le attività, alla volta di nuove esplorazioni. Per quanto riguarda il nido, come scrive, sono solo pochi giorni che sta frequentando e all'inizio serve del tempo per lasciare la "base sicura" che può essere un'educatrice su cui lui fa affidamento (e ben venga che ne abbia trovata una, utile figura rassicurante) in virtù dell'esplorazione: giocare con nuovi oggetti, entrare in relazione con altri bambini. Sottolineo, inoltre, che i tempi di ciascuno sono diversi, ci sono bambini che hanno bisogno di poche ore per ambientarsi, mentre altri necessitano di giorni o addirittura settimane. Lei stessa dice che in famiglia le sembra un bambino estroverso, ma si tratta di figure che conosce bene, familiari appunto. Le darei il consiglio di dare tempo al bambino e di aspettare prima di preoccuparsi, di non esprimere davanti a lui le sue perplessità o forzare eccessivamente l'esplorazione se lui non se la sente (questo, anzi, potrebbe ottenere l'effetto contrario). Condivido l'utilità di frequentare il nido, resti in oservazione, in dialogo con le educatrici e non si scoraggi!

Dott.ssa Silvia Zago Psicologo a Verona

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26 OTT 2020

Buongiorno Vale,
Concordo con la scelta di mandare il suo bambino all'asilo nonostante la situazione covid; la socializzazione è fondamentale per la crescita e formazione di una persona. Ora lei è il suo unico punto di riferimento così come chi ne prende le due veci, le maestre e l'imitazione è una capacità innata ed istintiva dei cuccioli che assicura loro la sopravvivenza.
Alla luce di quanto racconta le suggerisco, se già non l'avesse fatto, di immergersi lei nel mondo dei bambini e giocare con i giochi di suo figlio accompagnandolo in quelle dinamiche che sono a lui sconosciute visto che come ci racconta è stato molto solo con lei. Provi a mettersi accanto a lui, in tutti i sensi, e sostenerlo, incitarlo nella curiosità della scoperta del mondo dei coetanei. Piuttosto che coinvolgerlo nelle attività degli adulti, faccia l'esatto contrario: a terra con suo figlio, i suoi giochi e magari un altro o altri bambini e piano piano, volta dopo volta lasciare il campo a loroo a lui, inizialmente allontanandosi per un minuto poi un paio e così via in base anche alla tolleranza del bimbo.
Se la situazione fosse più complessa o si facesse problematica le consiglio la consulenza di un esperto.
Cordialmente
Dott.ssa Marta Del Piccolo

Dott.ssa Marta Del Piccolo Psicologo a Reggio Emilia

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24 OTT 2020

Buongiorno,
I bambini hanno sicuramente una parte di carattere che è totalmente loro, un nocciolo di particelle genetiche che determinano il loro comportamento e le loro modalità di reazionarsi con l'ambiente esterno.
Suo figlio potrebbe essere semplicemente molto incuriosito da ciò che fanno i grandi, forse è particolarmente sveglio e magari se fa tante domande vi verrà spontaneo soddisfare le sue curiosità. Non c'è nulla di male.
Ma se vuole salvaguardare quel lato bambino che può permettersi di essere solo ora, essendo così piccolo, e che lo stimoli a giocare anche con i coetanei, può provare ad interessarsi lei al mondo dei piccoli.
Giocate con i suoi giochi, organizzate qualche uscita con un compagno, buttatevi in mezzo ai bambini, interessatevi alle loro dinamiche, fate attività solo con il fine del divertimento, senza scopo educativo.
Incuriosendovi voi per primi del mondo dei bambini insegnerete a vostro figlio a fare lo stesso. Vostro figlio deve ammirarvi molto. Fategli vedere la vostra parte infantile.
Mettendovi al suo livello accorcierete le distanze e lo farete sentire meno bisognoso di sentirsi al vostro livello.
Buona regressione!


Dr.ssa
Michaela Mortera

Dr.ssa Michaela Mortera Psicologo a Civitanova Marche

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24 OTT 2020

Buongiorno,
al momento le consiglierei di non allarmarsi troppo. Può essere normale, infatti, che suo figlio trovandosi in un ambiente nuovo ci metta del tempo per adattarsi e inizialmente sia più propenso a rivolgersi all'adulto, vedendo nell'insegnante una figura di riferimento simile a quella materna.
Se questo atteggiamento non si risolve, ma prosegue durante i prossimi mesi, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo dell'età infantile in modo da approfondire meglio la situazione.
Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Balduchelli

Dott.ssa Laura Balduchelli Psicologo a Carnate

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24 OTT 2020

Carissima, suo figlio probabilmente cerca le maestre come figure di riferimento, saranno loro pian piano ad indirizzarlo verso i giochi e gli altri bimbi. Le chiedo inoltre, a suo figlio è stato insegnato a giocare? Vede i bambini a volte, hanno bisogno che gli si accompagni al gioco, soprattutto se sono soli nel giocare e non hanno dei pari con cui giocare. Provi a trovare del tempo per giocare con lui, con i suoi giochi, certo la, insegiurà sempre per casa, ma pian pianino imparerà a giocare da solo se si appassionerà a qualcosa. Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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24 OTT 2020

Buongiorno,
Non penso che sia un problema, non si preoccupi. Ogni bambino è un piccolo saggio e sa quali sono i suoi bisogni. Il suo bambino cerca la protezione "materna" così come è abituato a fare ed è perfettamente normale come atteggiamento. Lei piuttosto, come vive il distacco dal bambino? Non si deve sentire in colpa, va tutto bene, vada avanti così. Secondo me la situazione si risolverà da sola via via che il bambino si abituera' al nuovo ambiente. Un abbraccio
Dr. ssa Anna Agresti
Psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Agresti Psicologo a Prato

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