Mio figlio non mi vuole

Inviata da viola · 23 mar 2015 Psicologia sociale e legale

Salve vi racconto la mia triste situazione che non mi fa vivere più bene,ho una bimbo di 3 anni che ho scelto di avere con tutte le mie forze contro tutto e tutti,avevo 20 anni quando ho fatto il mio bimbo con un ragazzo che adesso è diventato mio marito,purtroppo non abito con lui ma con mia nonna con cui ho sempre un brutto rapporto,lei si impone su tutto e soprattutto sulla crescita di mio figlio,mio figlio da un anno dorme con lei nella sua stanza e non mi vuole più,dice sempre nonna e non vuole mai stare con me,come se lei fosse sua madre e io sua sorella,cosi mi sento,allora io mi arrabbio e litigo con tutti e due e alla fine mio figlio mi vede come un mostro che gli strilla per dividerlo dalla nonna,ma io non ce la faccio più,voglio averlo in stanza con me,addormentarlo io,mi sto perdendo gli anni e le cose più belle di lui,nessuno mi darà indietro questi anni persi,ho provato a fare la dolce e non sgridarlo,ho provato a fare l'autorevole.ma niente,lui non mi vuole,non so come devo comportarmi questa è una situazione troppo pesante.aiutatemi vi prego

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Miglior risposta 23 MAR 2015

Cara Viola,
dev'essere molto frustrante non riuscire a farsi comprendere da sua nonna e da suo figlio. Lei ha colto nel segno. Sua nonna, non so bene per quale motivo (forse per proteggerla?), si è sostituita alla sua figura prendendone il ruolo.
E' giusto modificare questa situazione perchè la mamma è lei e il suo bambino, anche se non gli è chiaro, ha bisogno di lei.

La soluzione ideale è sicuramente trovare un'altra sistemazione fuori di casa della nonna ma forse questo non è possibile.

Affrontare da sola questa situazione è sicuramente complicato se può chieda aiuto a qualcuno (uno psicoterapeuta, il padre del bambino, sua madre, etc) una persona esterna l'aiuterà a modificare le relazioni tra voi tre.

Se si trova a dover affrontare tutto da sola allora cambi atteggiamento. Prima di tutto senta che quel ruolo è suo (ne deve essere convinta lei prima di tutti per convincere gli altri) poi si comporti di conseguenza. In modo deciso, fermo e convincente inizi a fare la mamma. Prenda decisioni importanti per sè, partendo da piccole cose (es. preparando il pranzo o la merenda al bambino, etc) e si conquisti suo figlio non per portarlo via dalla nonna, non è il loro rapporto in discussione ma il vostro!
Costruisca con lui una nuova relazione (es. parli con lui con attenzione, faccia delle cose speciali con lui, crei momenti di vicinanza affettiva, ect) vedrà che il bambino non aspetta altro che riavere vicina la sua mamma!

In quanto a sua nonna, non gli faccia la guerra serve solo a renderla sua nemica. Piuttosto la ringrazi per quanto ha fatto fin'ora e le chieda consiglio su cosa può fare per avvicinare suo figlio a sè. Vedrà che l'aiuterà.

Se li prende di petto si scontrerà con un muro se si avvicina a loro con comprensione e accettazione (il legame tra il bambino e sua nonna è importante e va salvaguardato) ne diventerà un'alleata.

So che tutto questo è difficile da farsi ma sicuramente mettersi in una situazione nuova genera cambiamenti, abbia il coraggio di tentare. Auguri, dr. Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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26 MAR 2015

Salve,io abito con mia nonna perchè mio marito lavora fuori dall'Italia e non potendomi permettere un'altra sistemazione devo purtroppo rimanere con mia nonna,sono sola,con la crisi di adesso non sono riuscita a trovare un lavoro stabile e quindi mi trovo con vari problemi,il rapporto con mio marito è buono e ci amiamo molto anche se a distanza(ci vediamo poco) peró finche non troviamo altre possibilità non possiamo fare in altro modo.Vi ringrazio davvero a tutte ho letto le vostre risposte e mi avete dato piú coraggio e mi sento piú tranquilla,un bacio a tutte le mamme e l'augurio di poter crescere i nostri figli(anche sbagliando a volte)da noi e crescere noi stesse con loro.

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25 MAR 2015

Cara Viola
quando si fanno dei figli e si è molto giovani succede che poi qualcuno subentri nell'accudimento del piccolo e, in qualche modo, "se ne appropri".
Questa è successo a lei.
Io credo che non sia tanto che il bimbo non la voglia ma è, probabilmente, che non sentendola sicura e percependo la sua ansia da sconfitta, avverta questa insicurezza e la respinga.
Prima cosa è recuperare in lei quella sicurezza che inizialmente aveva e quel desiderio di essere mamma che lei "ha difeso contro tutto e tutti e con tutte le sue forze" (questo lei dice nella lettera).
Ripeto questa sicurezza lei deve recuperare. Non con la rabbia, non con senso di delusione, non con risentimento verso altri (che hanno contribuito alla situazione) ma solo con una profondissima calma e sicurezza che deve scoprire dentro di sè e la certezza (anche biologica) che niente e nessuno possa separarla da suo figlio.
Se lei trova in sè questa energia e si libera da ogni negatività e rancore, le verrà molto facile avere la risposta positiva del bambino che, in breve tempo, tornerà ad essere pienamente suo.
Il lavoro dunque che io le dico è molto da farsi nella sua interiorità per poi trasmetterlo al piccolo con gioia.
Inizi col meditare quanto le dico e poi subito a sfruttare ogni momento libero per stare col bimbo, riconquistandolo come si farebbe con un "animaletto" selvatico da addomesticare (eviti che in quei momenti ci sia qualunque interferenza).
Soprattutto, tutte le volte che può, metta su di lui anche solo uno sguardo amoroso e di profondo riconoscimento.
Via scoraggiamento. Lei è la mamma di questo bimbo e tutti lo sanno (anche se fanno finta di non saperlo) e soprattutto stia certa che il bimbo lo sà.
Coraggio
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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24 MAR 2015

Salve sig.ra VIOLA,
Da questo suo racconto mi arriva l'urlo disperato di una madre, e lo sento molto forte dato che anche io sono una mamma di un bimbo di tre anni.
Tante informazioni servirebbero per poter esprimere o cmq poter essere d'aiuto professionalmente.
Qualsiasi consiglio potrebbe essere oggetto di "sì ma però"..
Date le poche informazioni.
Litigare nn porta ad un Buon risultato come puoi evincere dalla tua quotidianità.
I bimbi hanno una sensibilità che noi adulti purtroppo abbiamo nascosti nel nostro più profondo, ed in virtù di questo sento di poterti dire che tuo figlio sicuramente ha bisogno di te e che nessun nonna può sostituite una mamma.
Fermati un attimo a pensare a quanto spazio e tempo per paura, per insicurezza, per difficoltà oggettive, hai lasciato a questa nonna tanto da poter invadere il sacro spazio tra mamma e figlio.
Ecco piano piano, magari chiedendo aiuto ad un professionista della tua zona,recupera fiducia e stima nel tue essere, nel tue essere mamma!
Un grande augurio
Marta Cremonese

Marta Cremonese Psicologo a Chieti Scalo

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24 MAR 2015

Buongiorno Viola,
da ciò che riporta non è chiaro come si sia instaurata questa relazione privilegiata tra nonna e nipote e che tipo di relazione ci sia tra lei e sua nonna. Tuttavia, non deve lottare per rompere la relazione tra suo figlio e la nonna, bensì costruire giorno dopo giorno una relazione di attaccamento sicuro tra lei e suo figlio. Certamente, discuta con sua nonna (non davanti al bambino) il modo migliore per favorire questo avvicinamento madre-figlio. Nonostante il piccolo non sia consapevole, ha bisogno di instaurare una sana relazione con la mamma. Nel suo racconto non è chiaro nemmeno dove sia il papà. Anche lui deve essere coinvolto pienamente.Se da sola non dovesse farcela, consulti uno psicologo che possa aiutarvi a regolare le relazioni.
Spero di esserle stata d'aiuto.

Dott.ssa Maria Concetta Culcasi Psicologo a Trapani

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24 MAR 2015

Buongiorno,
Bisogna capire quali sono state le varie tappe che hanno portato il suo piccolo ad instaurare questo tipo di attaccamento con la nonna. Il rapporto mamma-bambino si costruisce giorno dopo giorno e si può ricostruire allo stesso modo. Non viva questo atteggiamento come un rifiuto e quindi agire come per riprendere qualcosa che le appartiene e che le e' stato tolto. Parliamo di un bambino. Riconquisti la fiducia del suo bambino condividendo con lui esperienze piacevoli,lasciandogli e rispettando i suoi tempi. Lei parla del dormire insieme, ma durante la giornata cosa fa il bimbo?
Sarebbe auspicabile una collaborazione della nonna in questo riavvicinamento.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Barbara Manzo

Dott.ssa Barbara Manzo Psicologo a Roma

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24 MAR 2015

Cara Viola,
non riuscirebbe a cercare un'altra sistemazione, fuori da casa della nonna? Così da ricostruire un rapporto uno a uno con suo figlio.
Le consiglio inoltre di rivolgersi ad uno psicologo, in modo da affrontare con lui questo periodo della sua vita ed elaborare le emozioni emergenti.
Cordialmente,
dott.ssa Gerbi

Dott.ssa Martina Gerbi Psicologo a Asti

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23 MAR 2015

Cara Viola,
ci sarebbero tante sfaccettature da dover approfondire: prima di tutto il perchè vivi con tua nonna, che rapporto hai con lei, che rapporto hai con tuo marito e che rapporto c'è tra tuo marito e vostro figlio.
In più ci fornisci pochissime informazioni su di te e anche la tua storia di vita è assolutamente fondamentale per capire al meglio la situazione che stai vivendo.
Credo anche che la nonna dovrebbe imparare a farsi leggermente da parte, bisognerebbe capire perchè non lo faccia.
Ti consiglio prima di tutto di consultare uno psicoterapeuta dell'età evolutiva per poter capire come migliorare il rapporto tra te e tuo figlio ma anche di valutare l'idea di rivolgerti ad uno specialista con il quale intraprendere un percorso personale.
Un caro saluto ed un forte in bocca al lupo,

Dott.ssa Valentina Mossa, Torino

Dott.ssa Valentina Mossa Psicologo a Chivasso

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