Ho una zia suora, ha fatto un putiferio e ha dato un ceffone a mio figlio di 13 anni perché aveva sentito dal bagno che secondo lei si masturbava. Io sono diventata una belva e le ho detto di farsi gli affari suoi, che è un ragazzo normale di 13 anni e mi sono seduta con lui a spiegargli di non preoccuparsi, che se si sente attratto da qualcuno è normale e se ha bisogno prima di fare qualsiasi cosa di venire da me che gli spiego come proteggersi. ...siccome è un ragazzetto sensibile che a settembre pensava di fare la cresima la reazione della zia lo ha terrorizzato. Ha pianto per delle ore. Adesso come tranquillizzo lui? Non credo che mia zia si permetterà mai più perché ero troppo arrabbiata, però sono sicura che cercherà di farlo sentire male per questo. La mia paura è che il ragazzo invece di confidarsi con me e di proteggersi per vergogna impari male dai suoi compagni e si esponga a più pericoli....
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30 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Mirella,
osservi suo figlio nelle prossime giornate per notare i suoi turbamenti. Non esiti a parlarne ancora con lui e a chiedergli cosa pensa della reazione della zia.
Potrebbe, anche, analizzare insieme a lui il punto di vista della religione e commentarlo.
Se c'è un uomo in casa lo coinvolga per aiutare il ragazzo a vivere con maggiore serenità i suoi desideri sessuali e a sentirsi sicuro di avere appoggio in famiglia.
Naturalmente questo non impedirà che lui cerchi informazioni anche tra i coetanei, ma la sicurezza di avere comprensione e di poter chiedere chiarezza in casa sono importanti.
15 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Marica
leggo ora la sua lettera. Non posso non commentare come nel 2016 succedano ancora queste cose. Dispiace molto.
Io penso però che suo figlio sia un ragazzino sveglio e, nonostante il trauma, saprà certo rielaborarlo. Credo che lei gli abbia dato una buona mano.
In fondo quello che conta di più è il parere dei genitori.
Sarebbe bello e utile parlare ai nostri figli del sesso, di quanto sia una cosa buona e naturale, anche voluta da Dio (se si crede in Dio).
La visione distorta e piena di ansia di persone di chiesa (uomini e donne) snatura questa meravigliosa realtà della vita.
Se si dovesse tornare sull'argomento con suo figlio, spieghi che la masturbazione serve a conoscere il proprio corpo per poi aiutarci a conoscere il corpo di un altro e comunicare col corpo cose belle e buone è la base di rapporti umani importanti.
L'episodio drammatico deve essere anche alleggerito! In fondo può anche dire che questa zia è un attimino frustrata e ...povera..bisogna capirla!
Un saluto di cuore
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
20 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Le spieghi che è normale a quella età qualora fosse successo sentire l'esigenza di esplorare il proprio corpo, tenga presente che sta per iniziare la fase della pubertà in cui il suo corpo sarà soggetto a cambiamenti dovuti alla crescita. È la sua maniera di entrare in contatto con il proprio corpo, costantemente in evoluzione. Purtroppo spesso ci sono pregiudizi verso la masturbazione dovuti spesso ad una educazione famigliare rigida, è importante non fare vergognare i ragazzi di questo, non è niente di immorale
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
7 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Monica,
dal Suo racconto si percepisce la rabbia e il dispiacere che ha provato nel vedere Suo figlio oggetto di un rimprovero tanto forte. Il tema della masturbazione è tutt'oggi estremamente delicato e spesso oggetto di forti fraintendimenti e pregiudizi. Mi sento innanzitutto di rassicurarLa sul fatto che dimostrando una reazione così accogliente nei confronti di Suo figlio, senz'altro gli avrà già comunicato anche implicitamente che non c'è nulla di sbagliato in ciò che ha fatto al di là di quella che è stata la risposta della zia. Poi, come suggeriscono già altri colleghi, prestando un'attenzione particolare agli atteggiamenti di Suo figlio capirà senz'altro se e quando "intervenire"...l'approccio che un genitore ha nei confronti della sessualità ha di certo più impatto su un figlio che non quello di un parente con cui non si ha un rapporto stretto!
Augurandomi di aver risposto almeno in parte ai Suoi dubbi, Le porgo un caro saluto.
7 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Egr. Mirella,
ha fatto bene a rassicurare suo figlio, è ovvio che questi temi sono imbarazzanti e c'è un giusto sentimento di pudicizia da parte dei ragazzi. Non credo che lo schiaffo sia stato tanto importante quanto il fatto di avere messo in piazza un argomento così delicato e difficile da gestire in modo così plateale.
Però credo che sia importante che suo figlio capisca che è una cosa di cui si può parlare e che lei è disponibile, mi chiedo anche se non sia il caso di coinvolgere suo marito in questo e chiedere anche a lui di parlare e rassicurare suo figlio. Cordiali saluti. Dott. Daniele Malerba - Venezia
1 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Mirella,
le sue preoccupazioni sono legittime, ma in questo momento è importante che non si lasci guidare da esse. Mi sentirei innanzitutto di suggerirle di fermarsi ad osservare suo figlio, prestando attenzione sia al suo comportamento ed atteggiamento in generale che ad eventuali cambiamenti o segni di chiusura/turbamento. Laddove dovesse riscontrarne prendete del tempo per voi e per riaprire e riaffrontare la questione.
In generale valuti la possibilità di ritornare sull'argomento, sulla masturbazione e sulla reazione della zia e se fosse possibile coinvolga una figura maschile con la quale suo figlio potrebbe avere la possibilità di confrontarsi maggiormente alla pari.
Il confronto con i pari in questa fase di vita e su queste tematiche è inevitabile ed importante, non va ostacolato nè temuto, ma può essere contestualizzato. è importante che al di là di tutto suo figlio senta appoggio, sostegno e disponibilità all'ascolto e al confronto su tematiche, esperienze e vissuti in evoluzione in questo periodo della sua vita.
30 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Mirella,
sedersi con suo figlio e spiegargli di non preoccuparsi è stata davvero un'ottima cosa. Certo, la zia lo ha terrorizzato, ma in questo momento è fondamentale che lei continui a rassicurarlo sul fatto che si tratta di qualcosa di assolutamente normale, che fa parte della crescita e della conoscenza di sè e del proprio corpo. L'assenza di giudizio e l'accoglienza che suo figlio percepirà in lei saranno il miglior modo per tranquillizzarlo e per evitare che lui possa vergognarsi nel confidarsi con la mamma.