Allora, siccome mia suocera è completamente diversa da me, diciamo pure che è il mio opposto, mi stressa tutto il tempo perché secondo lei sono troppo dura con mio figlio. Risultato, quando va da lei e poi torna a casa mi dice che io sono cattiva, certo:
la nonna gli dice che non è un problema se non studia inglese, lei è ignorante e contenta
la nonna gli da da mangiare le schifezze, le merendine piene di conservanti e le patatine fritte
la nonna gli concede di vedere la tv per più di due ore e dice che io e il padre esageriamo a iforzarlo a leggere, ascoltare musica, colorare...
Insomma fosse per mia suocera mio figlio potrebbe crescere ignorante, felice e obeso, e noi siamo i genitori cattivi che esagerano a stimolargli il cervello...
che faccio? Mi procuro una baby sitter e la allontano? Questo le scatenerebbe il secondo infarto visto come è chioccia.
Abbiamo provato a dirle carinamente che lo facciamo per il suo bene a non rincoglionirlo davanti alla tv e a non dargli merendine ma lei continua. Fa anche peggio, lo porta in chiesa! Io e suo padre siamo atei e già ci fu un gran litigio quando non lo battezzammo, figurati tu se glielo allontaniamo. Poi siccome mia cognata invece non ha nulla da ridire perchè sta educando i figli allo stesso modo di mia suocera i cattivi siamo sempre noi. Non voglio creare un conflitto, è la madre di mio marito e la nonna di carletto, ma non sappiamo più che pesci prendere. Passa con lei molto tempo, e noi dobbiamo lavorare, putroppo non possiamo dedicarci a lui solo dalle 18 in poi
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11 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Clara,
ha ragione, c'è bisogno di chiarezza, rispetto del vostro ruolo genitoriale e delle vostre decisioni.
I nonni accontentano i nipoti e questa è una bella cosa perchè anche un pò di trasgressione fa bene e, soprattutto, ai bambini fa bene ricevere un tipo d'amore diverso da quello genitoriale.
Tuttavia, la salute di vostro figlio è importante. Ci sono due cose che può fare in autonomia:
-parlare chiaramente con sua suocera, chiedendole anche per quale motivo pensi che non sia importante studiare l'inglese o perchè le sembri un bene per Carletto mangiare tanti cibi confezionati. E' importante che suo marito parli con la madre.
- Compri qualche merendina a casa sua e conceda a Carletto un pò di tv in più del solito: in questo modo non ne sentirà così tanto bisogno dalla nonna e non vivrà le proposte della nonna come una sfida al vostro modello educativo. Coinvolgetelo nella cura di sè, nello studio e fate in modo che anche a lui interessi il suo bene.
Detto ciò, considererei la possibilità di rivolgervi ad uno psicologo che aiuti voi genitori a far rispettare il vostro ruolo.
15 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Caren,
la situazione che lei descrive è il classico caso di relazione poco chiara. La soluzione migliore sarebbe che lei e suo marito parlaste apertamente e chiaramente con la nonna.mettendo in evidenza come voi volete educare il bambino e come il suo atteggiamento vi ferisce e soprattutto quanto questo stia influenzando la crescita del bambino. Dite chiaramente cosa il bambino può mangiare e magari portate voi da casa o prodotti che volete. Spiegate anche al bambino l'importanza dello studio, le conseguenze di una cattiva alimentazione, sicuramente sarà in grado di comprendere. Un ultimo consiglio: non siate troppo rigidi con la nonna e qualche "vizio" concedeteglielo.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione
15 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Caren, i genitori siete voi e il vostro bambino deve capire che deve rispondere a voi e alle vostre regole. Responsabilizzate vostro figlio su questo. Spiegate gli che pretendente da lui lo stesso comportamento (ad eccezione di qualche piccola trasgressione calcolata) in casa come dalla nonna, e applicate premi e punizioni. Per fare questo non dovrete nemmeno scontrarvi con la suocera.
Cordiali saluti
Dott. Alessandro Bertocchi (Bologna)
12 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Caren,
esistono strategie di comunicazione adatte per fronteggiare le persone invadenti. Uno psicoterapeuta potrebbe non solo insegnarle, ma anche vedere se ci sono altri modi più personalizzati per migliorare la comunicazione. Possono essere sufficienti anche soltanto uno o due colloqui, ma non è possibile fare in questa sede una seduta terapeutica sul tema in questione. Le segnalo tra gli altri i terapeuti strategici
cordiali saluti
12 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Caren
qui non è che questa nonna "si intromette nell'educazione" del nipotino ma è proprio che lo sta educando a suo modo... non ci siamo!
Però mi piace molto il suo modo pacato di esporre il problema insieme al riconoscimento dell' impegno di cui la nonna si sta facendo carico nel vostro tempo lavorativo.
Anche l'esigenza di andare d'accordo e di, comunque, lasciare il bimbo a questa nonna "permissivona" è un segno di grande disponibilità.
Tutte queste cose però vanno chiarite in modo estremamente serio con l'interessata che deve avere in mente anche la possibilità che possa essere "sollevata" dall'impegno qualora si continui ad eccedere (non è un ricatto ma una presa di responsabilità che deve, oggettivamente, essere compresa).
Sottolineo: si tratta di cose serie perché poi quando ci si trova con un ragazzino obeso, viziato, stracoccolato, prepotente la cosa non è affatto piacevole ( e tanto meno pure per lui) e, a quel punto, sarete voi a dovervene occupare e la nonna, fatti i suoi danni, sparirà dalla scena.
Purtroppo non ho dipinto un quadro ipotetico perché è pieno di ragazzini così.
Quindi, sebbene sia concesso qualche "strappo alla regola", questo permissivismo va contenuto.
Il bambino stesso deve sapere e riuscire a sentire con chiarezza che la "direzione" è dei genitori e che la nonna sbaglia.
Al bimbo va trasmesso senso di responsabilità.
Detto tutto questo, speriamo che la (pure un poco simpatica) nonnina si riesca a contenere e responsabilizzare, differentemente meglio l'asilo nido.
Ho espresso il mio parere, spero utile anche a riflettere.
Saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
11 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Clara,
il ruolo dei nonni nella crescita e nell'educazione dei bambini è diverso da quello dei genitori; tuttavia è preziosissimo, a patto che non sia esplicitamente incoerente rispetto alla linea educativa principale scelta dai genitori. Sua suocera sicuramente vuole bene a Carletto così come lui ne vuole a lei e apprezza il tempo passato insieme; per queste ragioni non ritengo utile allontanarli. Nella gestione di questa situazione le servirà piuttosto molta assertività per spiegare a sua suocera perchè lei e suo marito avete determinate posizioni rispetto all'andare in chiesa, al tempo passato davanti alla TV o all'alimentazione del bambino; suggerite delle alternative, attività da poter fare con il bambino che non confliggano con la vostra linea. Curate l'educazione alimentare di Carletto, cucinate qualcosa insieme, scegliete libri e cartoni animati che spiegano perchè è utile nutrirsi in modo sano senza rinunciare di tanto in tanto ad uno strappo alla regola, con voi o con i nonni.
Un caro saluto.
Dott.ssa Valentina Miceli
11 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Clara,
Il ruolo e il contributo dei nonni, soprattutto nella nostra società, è' diventato prezioso, sotto più punti di vista. Anche la giurisprudenza riconosce l'importanza per il minore a stabilire e mantenere legami di affetto con nonni e zii. Tuttavia è' importante una definizione dei ruoli, dei confini e mantenere una certa coerenza nell'educazione dei piccoli.
Mi sembra di capire che suo marito la pensi esattamente come lei, per cui entrambi notate atteggiamenti che reputate non adatti. Ciò che posso consigliarle è' parlare alla nonna in maniera semplice ma decisa, spiegando quale sia la vostra linea educativa e cercando in lei una collaborazione attiva e non una squalifica, manifesta o sotterranea. Attraverso una comunicazione chiara e dettagliata potreste ottenere qualche miglioramento, nella consapevolezza che la nonna, avendo un proprio background culturale, familiare potrà provare a modificare alcuni aspetti, ma non tutto.
I miei migliori auguri.
Dott.ssa Ivana Oggero, psicologa, Torino.
