Mia madre umilia mio fratello per i suoi voti, ma non se ne rende conto
Buongiorno. Vi scrivo perchè sono abbastanza preoccupata ed anche esaurita. Mio fratello, di anni 16, a quanto pare ha qualche materia insufficiente. Anche l'anno scorso riversava nella stessa situazione, è stato rimandato a settembre con due materie e poi promosso in entrambe a pieni voti.
Il problema è che mia madre sta perdendo la bussola dietro a questa storia ed io non so più cosa fare nè sa più cosa fare mia nonna, con cui mia madre parla almeno due ore al giorno di questa storia. La cosa che non sopporto più è l'estrema contraddizione del comportamento di mia madre.
Da una parte, sin da quando mio fratello frequentava la seconda media, mia madre gli prefigurava che all'esame di terza sarebbe stato bocciato. Si è spesso rivolto a lui con l'appellativo di asino, ed in casa nostra, da anni, le battutine taglienti a tavola sono all'ordine del giorno: "ah, ma non c'è dubbio che se hai sonno è per il troppo studio...", "evidentemente quando ero incinta ho fatto due diete diverse, con te e tua sorella..." e via dicendo. A questo aggiungete che, nella pratica, non ha mai fatto niente perchè mio fratello studiasse. Non ha mai controllato i compiti, non si è mai offerta di aiutarlo a ripetere, niente di niente. Sta pagando delle ripetizioni di matematica, ma è talmente concentrata su di sè da non notare che mio fratello fa i compiti dieci minuti prima che arrivi la docente a casa nostra. Quando le ho fatto notare la cosa, e cioè che non ha senso parlare per ore di mio fratello a mia nonna e nel mentre lasciarlo a casa da solo, mi ha risposto che sono un'ingrata, che non capisco cosa voglia dire avere "un figlio così"... espressione che ho trovato di una drammaticità ed offensività aberranti, perchè mio fratello non studia ma è un bravissimo ragazzino ed una persona molto buona. Mi ha poi detto che con me non ha mai dovuto controllare nulla. In effetti, credo che ad aggravare la cosa ci sia il fatto che, senza modestia, io abbia sempre avuto un rendimento scolastico eccellente. Ma il punto è proprio questo: che anche con me non hanno mai fatto niente, non se ne occupavano. Non so da cosa sia dipeso il fatto che io amassi lo studio, ma non è dipeso da loro e credo che loro non debbano prendersene il merito. Vorrei inoltre notare che io non ho mai ricevuto alcun tipo di incentivo per i voti che portavo a casa. Al liceo, se portavo a casa un 10, quando lo dicevo a mia madre, lei non rispondeva neanche. Non ho ricevuto neanche un complimento per la mia maturità, e ai 30 o 30 e lode all'università non mi risponde neanche, come non avessi parlato nemmeno. Questo ci tengo a sottolinearlo, perchè la mia impressione è che il problema di mia madre non sia prettamente il rendimento scolastico di mio fratello. L'altro giorno è arrivata persino a chiedermi (ma ad alta voce, in modo che anche mio fratello l'ha sentita) se, secondo me, "visto che studio Psicologia", mio fratello è affetto da un disturbo intellettivo di qualche genere e se non sarebbe quindi il caso di "portarlo da qualcuno". Sottolineo che lei stessa a scuola andava molto male e che alle superiori (!!!) mia nonna passava i pomeriggi a farle i riassunti di storia. Questa cosa forse mi fa ancora più male, perché a maggior ragione non dovrebbe dire certe cose. Infine, dopo queste belle uscite umilianti, finisce per assumere la tipica tenerezza fasulla degli abusanti: entra quindi in camera di mio fratello e gli chiede con tono pacato se vuole essere aiutato. Mio fratello, ovviamente, non ne vuole sapere mezza. In generale, incassa senza colpo ferire gli insulti e le battutine che gli arrivano. Quando gli chiedo perchè non risponda o non si difenda, lui dice che tanto non cambierebbe niente e che queste cose gli vengono dette tutti i giorni. Cosa posso fare? Mi dispiace molto per mio fratello, nell'ultimo anno si è molto rabbuiato.