salve, sono un ragazzo di venti anni, mia madre da diversi anni soffre di disturbi psichici, che in alcuni periodi non la fanno dormire anche per diverse notti consecutive.
Durante la notte ha degli atteggiamenti molto strani come quello di uscire fuori dal balcone e parlare da sola o camminare nevroticamente lungo il corridoio, atteggiamenti che si ripetono anche durante il giorno, esce di casa gira senza meta per la città, tocca auto.
IL problema più grande è che non vuole intraprendere una cura psichiatrica perchè o non riconosce il suo disturbo. e nega i suoi atteggiamenti.
Mio padre è perennemente agitato, ance perchè siamo 4 figli, e le grida sempre dietro.
siamo andati al centro di salute mentale della nostra città ma lo psicologo ha detto ce non si può fare niente fino a quando mia madre non accetta di fare le cure.
la mia domanda innanzitutto se esistono dei percorsi che fanno accettare a mia madre il disturbo e la cura, se si quali sono?
E se c'è un modo per far essere meno nervoso mio padre per rendere la situazione famigliare più serena.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte e se la situazione non è chiara chiedete pure chiarimenti.
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12 MAG 2015
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Caro Luca
i miei colleghi ti hanno già risposto in modo esauriente circa il da farsi nella situazione che descrivi.
Io voglio solo aggiungere che ammiro molto il tuo coraggio e la tua lucidità all'interno di questa situazione problematica.
Comprendo molto bene la preoccupazione che provi interiormente e il tuo dispiacere per tutto quanto succede nella tua famiglia.
Ti sono vicina e il mio messaggio è: tieni duro, mantieni comunque una certa leggerezza nella tua vita e stai nella certezza che le cose andranno migliorando se chiederai aiuto e ti farai aiutare seguendo le indicazioni che ti sono state date.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
12 MAG 2015
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Luca,
fra tante lettere scritte dai lettori, ognuna con il proprio rispettabilissimo carico emotivo, questo tuo messaggio arriva come una richiesta d'aiuto che necessita di un approccio quanto mai pratico.
Tua madre ha bisogno di cure e non pare in grado di comprendere questa stessa necessità. E' bene che chiediate un aiuto formale che può essere quello dato inizialmente dal medico di famiglia che meglio vi può indirizzare ai Centri di Salute mentale pubblici (più attento di quello nel quale s'è già recato) o ad uno psichiatra così da capire se vi possano essere i margini per un Trattamento Sanitario Volontario od Obbligatorio, dato che un comportamento quale quello di vagare senza meta per la città in uno stato che, a quanto descritto, pare confusionale può essere pericoloso per lei e per la colettività.
Sfortunatamente se tua madre contuinua a vivere questo disagio profondo e non accetta né di curarsi né l'ammissione del disagio stesso, non c'è altro modo se non quello di agire rispettosamente ma fermamente.
12 MAG 2015
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Si rechi dal medico di base di sua madre e chieda una valutazione presso un DSM di zona.
Si tratta di centri che, con un semplice ticket, prendono in carico il problema e cercano la soluzione più adeguata. Faranno una valutazione del caso, con test, anamnesi e colloqui e poi una diagnosi, con una cura.
Ho collaborato e collaboro con questi centri. Sono davvero posti nei quali le persone sono accolte, anche i parenti.
Ne parli con il medico di base e chieda la valutazione di un DSM.
Se sua madre dovesse rifiutarsi, cerchi uno psicologo testista o uno psichiatra di zona. Il primo passo è la diagnosi.
11 MAG 2015
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Ciao Luca, la situazione che descrivi necessita sicuramente di essere affrontata , non solo da tua mamma (che comunque non ne sente la necessità), ma anche e soprattutto da voi familiari che la vivete con disagio. Innanzitutto sarebbe importante consultarsi con il medico di base e vedere se può aiutarla a cambiare idea o se, in caso estremo, ci sono i presupposti per un intervento coatto. Oppure chiedere l'/aiuto di persone a lei particolarmente vicine che possano farla riflettere su quanto siano nocivi certi comportamenti quali ad esempio il non dormire e portarla a riconsiderare certi suoi atteggiamenti. Cercate di farle sentire che siete preoccupati per lei, senza però sgridarla o rimproverarla. Sarà più facile che collabori e riesca a percepire il vostro punto di vista se si sente compresa ed accettata. Personalmente ritengono fondamentale un intervento che coinvolga tua madre direttamente, ma se ciò non fosse possibile in alternativa potresti recarti, meglio se con tuo padre e i tuoi fratelli, da uno psicoterapeuta al quale spiegare la situazione in modo che ossa consigliarvi come affrontarla e gestirla al meglio. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Ilaria Mattioli, psicologa.