Mia figlia non mi vuole più bene?

Inviata da Giovanna · 8 set 2016 Psicologia sociale e legale

Ho una figlia di 11 anni e da questa estate è cambiata tantissimo. Ci siamo trasferiti dalla città ad un piccolo paese e da giugno ha cominciato ad uscire nei dintorni di casa con amichette e amichetti appena conosciuti. Da qui il cambiamento, lei che viveva in simbiosi con me ha cominciato ad allontanarsi e a non considerarmi. Io e il padre siamo diventati per lei inesistenti. Non vuole più passare del tempo con noi. Non fa più colazione con noi ma si mangia una merendina in camera. A pranzo e a cena mangia velocemente per potersi chiudere in camera. La sua famiglia è per lei il suo gruppo di amici. Se io o il padre non stiamo bene lei è assolutamente indifferente. È stata 5 giorni in gita e non si è mai fatta sentire. Capisco che crescendo il cordone ombelicale si spezzi, ma addirittura non volere più i genitori? Fosse per lei nemmeno pranzerebbe con noi. Ma con gli amici. Che fare?

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Miglior risposta 11 SET 2016

Gentile Giovanna,
ora che sua figlia è alle soglie dell'adolescenza deve aspettarsi dei cambiamenti e sarebbe strano se così non fosse.
E' normale che a questa età la ragazza cominci a formare un legame col gruppo dei pari e, di conseguenza, si allenti o si modifichi quello con i propri genitori.
Questo cambiamento deve essere da voi accettato, anzi agevolato ma dovete anche vigilare su di esso e regolamentarlo cercando di alternare empatia e congruenza a seconda del bisogno e delle necessità.
Quanto al fatto di temere che vostra figlia non vi voglia più come genitori o non si preoccupi della vostra salute mi sembra più una paura eccessiva dettata dalla vostra ansia che una possibilità reale.
Se questa ansia persiste e non tende gradualmente ad attenuarsi, consiglio una consultazione psicologica dal vivo che può contribuire a rasserenarvi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 SET 2016

Gentilissima Giovanna,
ci tengo a precisare che non è che sua figlia non vi vuole più bene, ma inizia ad avere atteggiamenti adolescenziali. Per avere 11 anni questi comportamenti mi sembrano precoci, le consiglio di verificare chi sono queste nuove compagnie, che cosa fanno insieme poiché mi sembra che abbia intrapreso nuove esperienze che la portano ad avere questi nuovi comportamenti nei vostri confronti. È pur sempre una bambina ed è bene contenerla. Le dinamiche che portano a questi comportamenti sono numerose ed è bene analizzarle e snocciolarle sulla base di maggiori dati.

Dott.ssa Elisa Gnugnoli Pedagogista- GENUStudio

GenuStudio Centro Professionisti associati Psicologo a San Giovanni in Persiceto

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13 SET 2016

Gentile signora,
sua figlia sta attraversando quella fase di " ribellione" che la porta ad allontanarsi dai genitori, almeno apparentemente. Probabilmente il trasferimento ha avuto per lei dei significati e ora sta cercando di adattarsi a una realtà nuova. Occorre sicuramente pazienza senza far mai mancare il dialogo. A 11 anni è ancora molto giovane e occorre prestare attenzione anche al rispetto di alcune semplici regole famigliari sulle quali va mantenuta un minimo di fermezza. il tempo farà il resto, non sottovalutando che La prima adolescenza, l'era puberale sono fasi delicati e nei limiti è "normale" un allontanamento dai genitori per dedicarsi a creare una rete sociale fuori le mura domestiche. Se la situazione la mette in difficoltà una consulenza psicologica nel tempo potrà essere utile. Con i migliori auguri Dottssa Pizzale

Dott.ssa Maria Pizzale Psicologo a Roma

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12 SET 2016

E' abbastanza normale che succeda questo a quell'età e, credo, che
il nuovo ambiente e il nuovo gruppo di amici abbiano fatto da "detonatore" del cambiamento.
Diciamo che è un segno positivo, peggio sarebbe stato se la ragazza si fosse trovata isolata e rifiutata dai coetanei.
Però bisogna anche farle sentire che la famiglia continua ad esistere coi suoi doveri e con gli affetti di sempre; quindi dovranno continuare ad esserci momenti comuni di condivisione con la ragazza e una adeguata gestione del suo tempo tra amici, scuola e casa.
Un caro saluto
Dott. Ceccucci Silvana Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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8 SET 2016

Gentile Giovanna,
la vostra "bambina" si sta sentendo grande, e come è normale, prende a riferimento i nuovi amici e non più i genitori. Ha iniziato ad uscire da sola e a essere indipendente. Ora se ne sente inebriata e all'apparenza di mamma e papà non sa cosa farsene. Ma sappiamo che è una bambina e al primo "malessere" chiamerà la mamma. Portate pazienza e siate sempre disponibili ad ogni suo ritorno, siate guida, sostegno, e date le vostre regole.... fra le quali i pasti in cucina con i genitori. In camera si chiude con cellulare e WattsApp? E' il suo modo di stare in compagnia delle nuove amiche. Se il problema è l'isolamento con la tecnologia date la regola (e fatela rispettare) di tot tempo e fascia oraria in cui utilizzarla. Non potete fermare la sua crescita ma neanche permetterle di crearsi un mondo a sua misura in un'età delicata e piena di incertezze.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan

Dott.ssa Sabrina Fontolan Psicologo a Piove di Sacco

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