Ciao, sono una ragazza di 21 anni. Ho da sempre questo problema che negli ultimi anni è peggiorato. Già nei primi anni di liceo mi è successo di stufarmi di una delle mie migliori amiche. Più o meno da un giorno all’altro le ho detto che non avevo più bisogno di lei (lo so, è terribile da dire ma avevo 14 anni e non me ne rendevo conto). La stessa cosa mi è successa con altre due migliori amiche del liceo. La storia era sempre la stessa: nel giro di qualche settimana/mese cominciavo a non sopportarle per diversi motivi, a vederle in loro mille difetti, a provare fastidio per qualsiasi cosa facessero o dicessero, a trovarle stupide, fino a quando non riuscivo più nemmeno a parlare con loro senza rispondere male e così smettevo definitivamente di essere loro amica. La cosa strana è che era come se davvero di loro non mi fosse mai importato, non soffrivo, non avevo ripensamenti e non mi sono mai sentita in colpa per averle fatte soffrire. Adesso succede la stessa cosa con le persone con cui parlo un po’ di più; ci sono dei giorni in cui non rispondo ai messaggi di nessuno anche se di solito ci sentiamo tutto il giorno e comincio a trovarli stupidi e a rispondere scazzata, e così dura per diversi giorni. Nel migliore dei casi tra qualche giorno mi passerà questa sensazione, ma se non accadesse potrei dover chiudere di nuovo questi nuovi rapporti e prima o poi rimarrei senza amici. Qualcuno mi sa spiegare perché mi succede così? Ho qualcosa che non va? Grazie per le risposte.
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30 NOV 2017
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Gentile Martina,
La modalità con cui si entra in relazione dipende anche dal tono umorale. A volte succede di tenere le persona a distanza per difesa, ci si costruisce una corazza relazionale. Di conseguenza vi è il rifiuto dell'interazione.
Per modificare questi pattern relazionali, del resto non necessariamente patologici, è opportuno effettuare alcuni colloqui di counseling per sbloccare la situazione.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa
3 DIC 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Martina,
intanto vorrei dirti che le persone più 'sane', sono quelle che riescono a chiedere aiuto... Detto questo sei ancora in un'età in formazione, in cui vuoi capire veramente chi sei, e ti stai interrogando su una tua modalità che non comprendi, e che temi possa portarti alla solitudine, alla possibilità di rimanere senza amici, come tu stessa hai giustamente sottolineato...
Mi verrebbe da farti molte domande, come per esempio, che succede prima della rottura della relazione, dentro di te? cosa ti infastidisce tanto, e perchè? probabilmente questi tuoi agiti sono legati alla modalità relazionale con tuoi genitori, e questo andrebbe indagato meglio, in una stanza terapeutica, e in un tempo che dovresti prenderti per pensare e risolvere in un certo senso questi tuoi enigmi interiori...
Buona ricerca allora,
Raffaella Deamici, Milano
30 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Martina,
La prima cosa significativo da rilevare e' che le tue reazioni poco diplomatiche e piuttosto aggressive verso gli altri ti creano disagio e paura, e questo è paradossalmente un buon segno. Sarebbe molto peggio se ti arroccassi dietro un'apparente autosufficienza. Dopodiché penso ci sia la necessità di andare più a fondo rispetto a queste manifestazioni apparentemente inspiegabili ( davvero gli altri sono tutti stupidi e insopportabili?) e fare un esame approfondito di tutto ciò che avviene in questi casi: come mi pongo verso gli altri? Cosa mi aspetto da loro? Cosa penso si aspettino da me? C 'è un elemento scatenante che di solito innesca la rottura?.... Prova a procedere in questa direzione...
Cordialmente
M. Sara Sanavio
Perugia
30 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Martina.
Per rispondere subito alla tua domanda, non credo tu abbia qualcosa che non va. Tuttavia pare che tu ti accorga di mettere in moto dei meccanismi relazionali che ti piacciono poco, di cui cogli i rischi e che non ti è facile comprendere. Non è possibile dire, date le poche parole scritte qui, come mai tu faccia questo, ma proprio perché senti uno svantaggio per te nel restare dentro questo circolo, forse può esserti utile un ciclo, anche breve, di colloqui per farne salire a galla le motivazioni.
Resto a disposizione.
