Buongiorno,
mi chiamo Alessandro e circa 4 mesi fa è finita la mia difficile relazione con un ragazzo che senza troppo divagare ha deciso di troncare definitivamente con me.
Io l'ho vissuta come un lutto e nel corso di questo periodo, evitando i social, evitando di vederlo, sentirlo, scrivergli mi sembrava di essere migliorato.
Ieri però sono incappato in una sua storia social che avevo sempre evitato essendo lui uno molto esibizionista (dove appare felice, spensierato e sorridente) e mi è ripiombato il magone dentro. Come si può superare questo grande scoglio?
Grazie
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4 AGO 2021
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Buongiorno Alessandro,
purtroppo bisogna aprirsi all’elaborazione per lasciare andare questa sofferenza.
Iniziare un percorso con uno psicologo è la via per rendere questo dolore utile. Mi spiego. Fino ad ora ha evitato di affrontare la cosa, ad esempio evitando anche i social. Bene, ha funzionato per un po’, ma è bastato vedere una storia per sentire nuovamente quel magone. Questo accade proprio perché evita di elaborarle quanto accaduto ed affrontarlo. Dunque il dolore che sente sta lì, ripetendosi, oscillando a periodi e in funzione di circostanze specifiche.
Sta a Lei decidere cosa farci.
Se vuole, sa che ci sono.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli
14 AGO 2021
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Buongiorno Alessandro,
Le relazioni sono ricche di sfumature, esperienze, sentimenti che se analizzati un po’ pi da vicino, nel momento in cui queste relazioni terminano, possono aiutarci a comprenderle meglio e magari a capire il motivo della loro chiusura. Potrebbe provare a parlarne con un professionista, imparerà così a conoscere di più se stesso e magari a considerare parti che non ritiene ora determinanti che la condurranno verso risposte fondamentali per superare i suoi “scogli”.
5 AGO 2021
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Carissimo Alessandro,
come giustamente scrive, ogni volta che ci separiamo da qualcuno che per noi è stato importante è come subire un piccolo lutto.
Serve tempo, elaborazione e lavoro per poter uscire da una situazione che ci ha fatto e ci sta facendo male.
Un aiuto con un professionista potrebbe aiutarla in questo percorso, sfogarsi in un ambiente accogliente e non giudicate potrebbero aiutarla a ritrovare vitalità ed affettività per cercare e trovare bei rapporti.
Sono a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
4 AGO 2021
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Caro Alessandro,
la fine di una relazione importante e di lunga data è sempre un fatto destabilizzante. In questo caso la scelta è stata subita e ciò pone in una posizione passiva in cui si è più che mai vulnerabili. Lei ha parlato di "lutto", ed effettivamente è ciò che si vive. È come se insieme alla nostra storia d'amore, morisse anche una parte di noi, carica di aspettative, speranze e sogni che accomunano noi e la persona amata. Il tempo in questi casi, come ha già intuito lei, può essere un alleato nel superare il dolore e da la possibilità di rielaborare l'accaduto, comprenderlo e accettarlo. Nel nostro contesto storico purtroppo, questo step è ostacolato ahimé dai social e dalla possibilità di accedere a qualunque informazione e assecondare, seppur comprensibili, dolorose curiosità. Probabilmente il disagio nel vedere la storia del suo ex compagno è stato il segnale che Lei deve ancora maturare l'idea della storia finita. Se sente di avere difficoltà in questo percorso e di essere ostacolato nella piena maturazione dell'evento, tenga in considerazione la possibilità di essere sostenuto durante un percorso psicologico.
In qualsiasi caso sarei disponibile.
Cordialmente
Valentina
4 AGO 2021
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Buongiorno Alessandro,
scrive proprio bene: “lutto”. La fine di una relazione è un evento che irrompe sempre traumaticamente nella nostra vita. La vita non è più quella di prima. Noi non siamo più quelli di prima. In quanto lutto, la fine di una storia implica un processo di elaborazione. Nel senso di un passaggio per diverse e necessarie fasi che diano a lei, Alessandro, la possibilità di ripercorrere la sua relazione, esprimendo tutte le emozioni naturali legate a questa – la rabbia, la tristezza, la delusione –, al fine di giungere ad un’accettazione. L’accettazione non implica lo svuotamento totale di ciò che è accaduto. Non si tratta semplicemente di sostituire la persona che abbiamo perso con un’altra. L’elaborazione serve a fare della ferita, una buona cicatrice. Che non faccia male, che insegni, che lasci qualcosa: il segno di ciò che è stato. Che ci ricordi che ci abbiamo provato, abbiamo vissuto, siamo caduti, fatti male e rialzati. La sua reazione rispetto alla visualizzazione dei social è alquanto in linea con ciò che ci stiamo dicendo. In effetti, lei stesso parla di un evitamento. Scrive: “evitando i social, evitando di vederlo, sentirlo, scrivergli mi sembrava di essere migliorato”. Ecco, lei ha evitato le sue emozioni, non le ha elaborate. L’evitamento crea l’illusione che vada meglio ma, per l’appunto, è un’illusione, dal momento che non vi è stato un vero lavoro psichico di elaborazione. Infatti, continua: “Ieri però sono incappato in una sua storia social che avevo sempre evitato essendo lui uno molto esibizionista (dove appare felice, spensierato e sorridente) e mi è ripiombato il magone dentro”. Ripiomba nel magone perché la sola vista, il solo sfiorare il ricordo la riporta nel trauma, nella storia inelaborata e inevasa. Nella domanda: “Ma come, è felice senza di me?”. Questa in fondo è la domanda d’amore, il suo disagio: chiederci come è possibile che esisteva un mondo insieme e adesso non più; come è possibile che l’Altro viva anche senza di noi. Se avrà la pazienza e il coraggio di affrontare gli aspetti dolorosi legati a ciò che le è accaduto, la ferita diverrà una buona cicatrice; il trauma un evento della sua vita; il dolore la gioia per aver vissuto la sua storia.
4 AGO 2021
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Caro Alessandro,
elaborare la fine di una relazione non è un processo immediato e dici bene quando affermi che la conclusione di un rapporto talvolta può essere vissuto come un lutto; a questo proposito sarebbe fondamentale che intraprendessi un percorso psicologico per ridefinire e risignificare parti della vostra storia che finora hai sempre percepito in un determinato modo e per riattivare le tue preziose risorse.
Sono a sua completa disposizione, anche online.
4 AGO 2021
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Caro Alessandro,
come hai intuito tu, la fine di una storia è come un lutto.
Adesso ci ripensi perché hai appreso la notizia che ha iniziato una storia con un ragazzo.
Questo tu fa sentire sostituito.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di elaborare il lutto emotivo della fine della relazione.
Resto a disposizione anche online se vorrai.
Buona giornata.
4 AGO 2021
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Caro Alessandro,
ha detto bene lei: la fine di una relazione è come un lutto. E per essere superata è necessario attraversare tutte le fasi che la compongono. Il "no contact" totale che lei ha adottato è stato sicuramente una strategia molto utile per attuare un sano distacco da questa persona, tuttavia, questo evitamento forse, è rimasto nella fase della "negazione" e non le ha permesso di accedere alle fasi successive dell'elaborazione e della risoluzione.
Una strategia più utile, adesso, potrebbe essere quella di concentrarsi su di sé, sui propri progetti e sul proprio benessere psicofisico, senza rimpiangere un qualcosa che, evidentemente, non avrebbe potuto essere più di quel che è stato. Tutto questo le permetterà di aprirsi con curiosità e grinta all'Altro e al mondo che la circonda.
Trovo molto positivo che lei sia riuscito a cogliere questo aspetto e che abbia deciso di condividere la sua storia. È il segno che desidera lasciar andare questo passato così doloroso.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Federica Beglini