Mi sto accontentando?

Inviata da arossi · 19 mag 2020 Terapia di coppia

Salve,
Ho da poco superato il periodo adolescenziale, ora ho 22 anni appena compiuti ed il mio partner poco di più.
È un periodo della mi vita in cui sto acquisendo maggiore consapevolezza della mia vita. Sin da piccina ho sempre avuto una visione dell’amore molto fiabesca, intrappolata nel cliché del principe azzurro. La mia attuale relazione sotto questo punto di vista non ha nulla a che vedere, è un amore che non riesco a definire. Non condividiamo granché insieme, siamo molto indipendenti ed è una relazione “atipica” dal mio punto di vista, a quest’età.
Non c’è quella forte passione che vedo nei nostri coetanei. Anche poco dialogo se vogliamo. Lui è molto incentrato sul suo futuro ed io anche, ho paura che però nel contempo ci stiamo perdendo l’amore spensierato che dovremmo vivere a quest’età. Un giorno gliene ho parlato e mi ha detto che ho semplicemente una visione più “infantile” dell’amore mentre lui più “matura“, ed il trucco sta solo nel riuscire a trovare un compromesso.
Spesso e volentieri mi tormento con dubbi di questo genere, poi mi sveglio la mattina e non ci penso più. Da un lato so che per lui alcune “banalità” siano scontate, e dimostra l’amore a modo suo. Dall’altro non capisco se sia giusto già a quest’età e dopo poco dall’inizio della relazione (1 annetto e mezzo) questa staticità.
È come se la relazione venisse dopo, fosse un contorno che fa funzionare perfettamente le nostre vite. Tendiamo a non avere dialogo in questo senso, non litighiamo ne pensiamo troppo a noi. Abbiamo sempre altro per la testa.
Potrei continuare all’infinito con le perplessità ma spero di aver reso un quadro quantomeno comprensibile
Grazie in anticipo

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Miglior risposta 19 MAG 2020

Buonasera. Dal Suo messaggio emergono molti "si dovrebbe", espliciti e impliciti. Sembra che ci siano aspettative, "regole", linee che una relazione dovrebbe seguire per ogni specifica età. Ciò che conta più di ogni cosa è l'esperienza che Lei e il Suo compagno fate l'una con l'altro... se non è soddisfacente, è il caso di fare qualcosa in merito; se lo è, i confronti contano poco e ciò che è tipico lascia il tempo che trova. Forse la difficoltà è legata da un lato a questa differenza di vedute che ha con il Suo ragazzo, e dall'altro, al continuo incontrare la realtà alla luce di queste regole non scritte. Il consiglio è quello di lasciare da parte confronti di norme, e provare a capire come si sente con lui. Se ciò che riceve non è ciò che vorrebbe, forse questo va messo a tema. Può valutare anche un supporto nel percorso, se ritiene sia utile. A disposizione, cordialmente. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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20 MAG 2020

Buonasera,
no sì basi sull'amore ideale e nemmeno sul confronto con altre coppie che possono apparire idilliache . Ciascuna coppia ha il proprio equilibrio e "regole " che non valgono per altre coppie .
Credo sia importante per lei guardare dentro sé, capire se il suo ragazzo le sta offrendo quello che lei ora cerca e ha bisogno in un rapporto di coppia , oppure sta idealizzando il rapporto in nome dell'amore, o meglio del desiderio di avere un amore da condividere e costruire assieme .
Non abbia timore delle risposte che le verranno da dentro, da se stessa , ma ne prenda pian piano coscienza e prenda quindi le sue decisioni .
Per imparare meglio af ascoltarsi potrebbe servirle un breve percorso con uno psicologo , allo scopo anche di rafforzare il suo Sé e la sua autoefficacia.
D'altra parte , se lei sente di essere molto legata al suo ragazzo e di desiderare che la storia prosegua e migliori, mi sento di proporle una consulenza di coppia , dove entrambe siete aiutati a esprimervi, a capire le reciproche esigenze e mancanze e quindi mettervi in gioco per capire come maturare il vostro rapporto di coppia dando e ricevendo in equilibrio .
Sono certa lei abbia le potenzialità per intraprendere le strategie e le scelte più opportune per vivere la sua adolescenza e iniziare la vita adulta nel migliore dei modi .
Se ha piacere di una chiacchierata io ci sono .
Paola Bosazzi

Psicologia e Apprendimento Psicologo a San Vito al Tagliamento

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20 MAG 2020

G.ma arossi, avere altro per la testa è il miglio modo per non avere a che fare con se stessi. Forse c'è qualche Parte di se stessa che chiede la dovuta attenzione. Prima che passi alla produzione di sintomi psicosomatici, bisognerebbe organizzare una buona esplorazione della propria complessità e ricchezza interiore. Cordialmente.

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

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20 MAG 2020

Cara utente,
Dalla lettura dello scritto sembra siate due compagni di viaggio ove ognuno è sul proprio binario, insieme e divisi allo stesso tempo.
Occorre che lei ascolti il suo cuore, il proprio se’ autentico tentando di individuare quali sono i veri bisogni, desideri, necessita’, anche rispetto alla vita di coppia. Cerchi di comprendere se in questo rapporto c’è reciprocità, dedizione, amore, riconoscimento....
Un percorso di consapevolezza potrebbe esserle utile e proficuo per comprendere ciò che lei vuole veramente,
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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