Mi sono affezionata alla mia psicologa ed ora ho paura...

Inviata da Maria · 2 mag 2016 Dipendenza affettiva

Salve a tutti,
ho 32 anni e sono in terapia da quasi 2. Vi premetto che ho iniziato il mio percorso per problemi sul lavoro legati alla scarsa autostima ed all'atteggiamento del mio capo. Lavorando in questi due anni ho scoperto che i miei problemi sul lavoro erano legati anche al fatto di avere un capo "donna" e quindi ai miei pessimi rapporti con figure femminili adulte legate - ovviamente - al rapporto con mia madre. Sono felice di poter dire che ora la mia situazione lavorative è radicalmente cambiata. Vivo bene il mio lavoro ed il rapporto con il mio capo è decisamente cambiato proprio perché è cambiato il mio approccio grazie all'aiuto della mia psicologa. Il punto è che ora che i miei problemi sul lavoro sono risolti mi piacerebbe affrontare e risolvere definitivamente i miei problemi con le figure femminili che mi ricordano mia madre ma trovo grande difficoltà anche perché anche la mia psicologa è una figura femminile. Devo aggiungere che proprio in virtù del pessimo rapporto con mia madre ho sempre avuto difficoltà a legarmi alle persone e le mie relazioni sono tutte cordiali ma fredde e prive di qualsiasi coinvolgimento. E questo vale sia per gli uomini che per le donne. La mia è una necessità..mantenere le distanze per evitare di soffrire. In questi due anni però alla mia psicologa mi sono affezionata più di quanto avessi voluto (ho sempre cercato di mantenere le distanze anche con lei). E negli ultimi 2/3 incontri ho avvertito (ne sono sicura, non posso essermi sbagliata) una certa distanza da parte sua. Quasi come se avesse voluto riprendere lei le distanze. Mi sono sentita tradita e delusa non perché mi aspettassi nulla ma perché per la prima volta avevo avuto la sensazione di non essere sola. Di poter contare su qualcuno, di avere il sostegno di cui ho sempre sentito la mancanza. Ci sono stata malissimo. E la mia reazione è stata quella di saltare l'ultimo appuntamento e di evitare qualsiasi possibilità anche solo di incrociarla per caso (lavoriamo più o meno nello stesso posto). Ho sentito dolore per questo che razionalmente so che non può essere considerato un abbandono ma che io ho percepito come tale. Ora non la vedo e non la sento già da 21 giorni e l'idea di doverci andare settimana prossima mi spaventa al punto che vorrei annullare l'appuntamento. Cosa devo fare?

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Miglior risposta 2 MAG 2016

Cara Maria,
per quanto tu sia sicura di aver avvertito nella tua psicologa una certa distanza nei tuoi confronti, ti invito a prendere in considerazione l'ipotesi che possa trattarsi di un'interpretazione. E' probabile che, risolte le dinamiche con il tuo capo, profondamente tu tema il lavoro da svolgere su tua madre e per questo, inconsciamente, abbia trovato una motivazione per non effettuarlo. Una resistenza. Ricorda che le paure vanno affrontate, quindi potresti comunque presentarti al prossimo appuntamento e, nel caso in cui non fossi ancora pronta a lavorare su tua madre, datti il permesso di prenderti un pò di tempo e di farlo appena sarai inconsciamente disponibile.

Buona vita,
Dr.ssa Ilaria Terrone, Bari

Dott.ssa Ilaria Terrone Psicologo a Bari

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3 MAG 2016

Cara Maria
quello che devi fare ora non è certo annullare l'appuntamento ma andarci e parlare apertamente con lei di tutti questi pensieri che hai comunicato a noi e parlare anche delle tue sensazioni e delle tue emozioni.
Questo passo è molto importante e spero che tu metta da parte tutte le altre considerazioni per poter fare appunto questo passo chiarificatore.
Non temere le sue reazioni, sarà contenta se tu ti apri.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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3 MAG 2016

Salve Maria,
Dovrebbe discuterne con la sua terapeuta e spiegarle, come ha fatto in questa sede, come si è sentita. Può succedere in un percorso terapeutico di sentirsi in questo modo, solitamente avviene in un momento significativo, di passaggio. Ne parli con la sua terapeuta, non abbia timore, sarà accolta è compresa. Un caro saluto, dott.ssa Valeria Bugatti

Dott.ssa Valeria Bugatti Psicologo a Roma

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