Salve a tutti, sono un ragazzo di 21 anni, è da un po' che sto affrontando una crisi esistenziale. Mi sono sempre definito una persona buona e sensibile (e anche con la presunzione, lo ammetto, di esserlo più degli altri) e anche le altre persone dicono questo di me. Non dico che abbiano totalmente torto (perché anche io, appunto, mi sento anche così) però dopo un periodo di introspezione, forse ho capito di non esserlo così tanto come pensavo. Mi sono accorto di avere dei pensieri superficiali, cattivi, egoisti, da ingrato, cosa che mi ha deluso molto dato che ho sempre considerato valori come la bontà d'animo, l'aiutare il prossimo, quelli più importanti, anche perché io sono orgoglioso di carattere, non accetto l'idea che possa esserci qualcosa in me che non va, voglio essere perfetto, non posso commettere uno sbaglio, devo dimostrare di essere migliore degli altri, non mi perdono facilmente, sono duro con me stesso, specialmente sotto alcuni punti di vista come questi. Mi sento uno scarto, sento che magari sono una persona cattiva, un grande superficiale, un ingrato, che non vuole bene a nessuno e che per tutto questo tempo ho preso in giro gli altri indirettamente, dando una rappresentazione falsata di me.
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4 MAR 2019
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Gentile Riccardo,
la perfezione non fa parte dell'uomo ma ne fanno parte i limiti che si cerca di spostare in avanti per migliorare e le contraddizioni che si cerca di sciogliere per vivere in maniera più integrata e meno dissociata.
Anche lei, per fortuna, non sfugge a questa regola perchè altrimenti avrebbe poco di umano o, se mai, sarebbe un santo!
Pertanto la invito a ridurre questo desiderio e pretesa di perfezione ed intraprendere un percorso di psicoterapia, magari ad orientamento umanistico-esistenziale, per la sua crescita personale e per un miglior equilibrio psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
4 MAR 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Riccardo, è evidente che soffre di un problema di scarsa autostima molto profondo e radicato. Tutti noi abbiamo una parte "ombra": siamo cattivi, vendicativi, abbiamo pensieri orribili e chi più ne ha più ne dica. Trovare un buon equilibrio è uno dei compiti della psicoterapia. Non esisterebbe la virtù se fosse facile operare sempre il Bene. Ma nel suo caso intravvedo appunto un problema molto grande di autostima. E' necessario una aiuto professionale per fare luce sulle cause profonde ed intraprendere un percorso anche fattivo e concreto per correggere le conseguenze della scarsità della medesima. Cordialmente
dr. Leopoldo Tacchini
4 MAR 2019
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Gentile Riccardo,
ciascuno di noi ha in sé parti buone, generose, altruiste e parti più egoiste, meno disposte ad accogliere e ascoltare gli altri: il compito più difficile è poter integrare queste diverse parti riuscendo a sentirci una persona unica e completa.
Lei sembra molto severo con se stesso, come se facesse una estrema fatica ad accettare le parti meno positive di sé e si sentisse come "inquinato" da queste parti.. sarebbe interessante capire da dove arriva il suo bisogno di sentirsi invece "perfetto".
Le consiglio un percorso psicoterapeutico per conoscere meglio se stesso e riuscire a tenere insieme le diverse parti di sé in un equilibrio sufficientemente positivo.
Se lo desidera rimango a sua disposizione
Un cordiale saluto,
drs Lucia Mantovani, Milano
3 MAR 2019
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Gentilissimo
Deve essere sempre perfetto, mai commettere uno sbaglio, sempre attento e preciso.
Poi ovviamente si stupisce del fatto che anche l'invidia, la cattiveria, che lei sente e non accetta, fanno parte dell'essere umano.
Lei è entrambe queste persone.
Se non riesce a conviverci intraprenda un percorso con un collega.
Le sarà di aiuto per capire meglio le sue emozioni.
