Mi sento senza via d'uscita
Salve, sono un ragazzo di 20 anni e sto male...soffro la solitudine e la mia vita è vuota. Non ho mai avuto molti amici, sono timido (anche se da piccolo lo ero di meno), non ho mai avuto una bella situazione in famiglia, e non ho mai avuto una ragazza. I pochi amici che ho li sto perdendo a poco a poco, ognuno ha i propri impegni e li vedo pochissimo. In più abito in un piccolo paese quindi la probabilità di conoscere persone nuove è abbastanza bassa, fino a quando andavo a scuola non mi lamentavo della mia vita sociale, ma da quando mi sono diplomato (sono passati due anni) soffro molto...è come se fossi bloccato in un loop. Con i miei compagni di classe mi trovavo benissimo, ma purtroppo loro sono tutti di paesi diversi e lontani dal mio, quindi adesso li vedo molto raramente. Mi sono iscritto all'università, per vari motivi non posso frequentare quindi studio a casa e ci vado solo per gli esami (quest'anno sta andando molto meglio rispetto all'anno scorso), ho trovato anche un buon lavoro che devo fare da casa e non mi lamento, però questo contribuisce a farmi isolare ancora di più. Esco molto poco, di conseguenza mi viene difficile conoscere persone nuove, piano piano mi sto abituando a non uscire, prima avevo molta più voglia di uscire, adesso mi sta passando insieme alla voglia di conoscere persone nuove. Con i pochi amici che ho pensavo di avere un'amicizia vera, invece mi accorgo sempre di più che ho solo amicizie di convenienza, quando le persone hanno bisogno di aiuto io non dico mai di no, quindi mi usano. Mi sto accorgendo di non aver mai avuto amici veri, non ho mai potuto contare davvero su nessuno, alla prima occasione mi voltano tutti le spalle. Negli ultimi due anni mi è capitato di fare amicizia con una ragazza che mi ha fatto sentire davvero speciale, è stata la prima volta nella mia vita che sono stato così vicino a una ragazza, pensavo che per lei ero un amico vero, invece ultimamente mi sto accorgendo che lei si sta distaccando da me, ho l'impressione che anche lei per un periodo si è sentita sola e si è legata a me, adesso che la sua vita sociale è migliorata di molto non ha più bisogno di me, e questo mi sta facendo stare male, mi sento usato. Purtroppo sono sempre stato lontano dal mondo femminile, anche se mi piacciono le ragazze, per timidezza ci sto lontano. In passato mi è capitato di provare interesse per qualche ragazza, con la quale però non ho mai parlato, quindi alla fine non ho concluso mai niente. Mi sento inadeguato e molto diverso dai miei coetanei, mi sento come se non fossi degno di vivere, come se questa vita non mi appartenesse e sento che non migliorerò mai. Qualcuno mi dice che se sono così è perché lo voglio io e che in fondo mi piace essere così. A me non piace affatto essere così, ma non so davvero cosa fare. La mia vita è stata sempre piatta e noiosa, non ho mai avuto motivi per essere davvero felice, ma solo sofferenze. La gente mi fa sempre complimenti per la mia intelligenza, ma io non mi sento affatto intelligente, mi sento vuoto, inutile, uno schifo, non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio. Spesso mi assale il panico perché penso che resterò solo per sempre, mi piacerebbe provare le cose che provano i miei coetanei però mi accorgo di essere molto indietro rispetto a loro. Adesso arriva l'estate e sono molto triste perché so che mentre tutti si divertiranno io resterò a casa da solo come tutti gli anni, uscirò pochissimo. Spesso vorrei morire, oppure vorrei non essere nato. In certi momenti piango oppure sono irritabile e ho scatti d'ira (la gente che abita vicino casa mia pensa che sono pazzo). Insomma sento che non c'è via d'uscita alla mia situazione, in passato ho provato a fare delle sedute con delle psicologhe ma senza tanto successo, probabilmente per colpa mia. Ho scritto questo perché sentivo il bisogno di sfogarmi, e perché vorrei sentire cosa ne pensate voi psicologi di me? Secondo voi cosa dovrei fare? Pensate che sono messo molto male?