Mi sento sempre stupida e insicura con il mio fidanzato

Inviata da Caterina · 26 gen 2014 Terapia di coppia

Buongiorno,
ho 29 anni e mi trovo in una situazione per me inconsueta, su cui vorrei un consiglio orientativo.
Sei mesi fa, dopo la fine della mia prima relazione importante (6 anni insieme, abbiamo convissuto, io mi sono accorta di non amarlo più e l’ho lasciato, per farla molto breve) e due anni da single, ho incontrato il mio attuale ragazzo. Lo conoscevo soltanto di vista, siamo finiti a letto insieme un po’ per gioco un paio di volte e dopo un mese di conversazioni telefoniche ci siamo rivisti e messi “ufficialmente” insieme.
Il problema, presente fin dall’inizio e che ancora si presenta, sebbene migliorato, è la difficoltà di comunicazione. Parlo per quel che riguarda me, ovviamente. Lui è una persona molto affascinante, mi piace moltissimo e provo nei suoi confronti una fortissima attrazione, lo desidero molto. Solo che io, abitualmente gran chiacchierona, vulcanica e molto sicura di me, faccio un’enorme fatica a esprimermi con lui. E non mi riferisco soltanto a parlare di questioni profonde, di sentimenti o di emozioni, mi riferisco anche e soprattutto alla banale conversazione o all’esprimere il mio desiderio fisico.
Temo costantemente un suo rifiuto, di annoiarlo, di sembrargli stupida, di non avere nulla di interessante da dirgli. Questo tipo di timore non mi è mai capitato, con nessuno.
Credo sia importante dire che il mio partner, mio coetaneo, è una persona abbastanza chiusa emotivamente, con una storia personale difficilissima (su cui ha lungamente lavorato con un professionista) e un problema di anaffettività su cui sta facendo un grande lavoro interiore.
Il risultato della situazione è che mi capita, più frequentemente di quanto non vorrei, di essere bloccata. Non so cosa dire, “cammino sulle uova”, nonostante io sappia che abbiamo interessi e valori condivisi. Questo mi genera ansia e preoccupazione, perché impedisce che si creino la complicità e l’intimità di cui avrei bisogno per sentirmi serena in questo rapporto e che permetterebbero ai sentimenti di diventare più profondi.
Lui mi rassicura dicendo che gli piaccio molto e che desidera molto che io mi senta a mio agio e sia me stessa. Mi dice spesso che ci tiene molto a me e che prova per me sentimenti molto forti, che con me si sente a proprio agio e che si lascia andare molto. Io fatico a cogliere i segni di questo affetto che lui dichiara, anche perché ha spesso modi di fare che io interpreto come segni di distacco: parla poco, di sé ancor meno, spesso si distrae e fa altro quando siamo insieme, non sembra ascoltarmi con grande interesse. E le mie preoccupazioni peggiorano.
Mi preoccupo perché temo che, nonostante lui mi piaccia così tanto, in futuro queste difficoltà diventeranno insormontabili e che quindi tra noi non possa funzionare. Così mi vengono mille dubbi e mi dico che forse dovremmo lasciar perdere, anche se questo mi farebbe soffrire moltissimo. Eppure, d’altro canto, vorrei continuare questo percorso con lui, che è già ha dato qualche risultato rispetto all’inizio ma che è lungi dall’essere completo. Vorrei che imparassimo a capirci, a comunicare, che costruissimo complicità, affiatamento, in pratica un futuro. E penso che se ci riuscissimo, sarebbe bellissimo.
Mi sto incaponendo su un amore senza futuro o c’è il modo di far funzionare le cose? E se c’è, esiste un modo per provarci senza tutte queste ansie e preoccupazioni?

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Miglior risposta 27 GEN 2014

Salve Caterina!
Da quanto ha espresso in questa lettera, appare una persona sensibile ed attenta alle proprie e altrui emozioni e questo è sintomo di intelligenza nelle sue varie sfumature.
Io credo che sia possibile che si sia attivata tra lei e il suo attuale ragazzo una forma di transfert e controtransfert . In tutte le relazioni tra persone si sviluppa e nella relazione terapeutica si analizza e si interpreta. Anche nella vostra relazione , io credo sia importante cercare di capirla e dargli un significato.
Mi spiego meglio; è probabile che lei provi delle sensazioni e delle emozioni che generalmente appartengono a lui ed essendo per lei "estranee" e probabilmente non piacevoli, le tiene a distanza, proprio come l'anaffettività tiene a distanza tutte le emozioni . Questo genera in lei grande confusione ed insicurezza, perché non si riconosce in questo nuovo "ritratto" di sè.
Credo che provare ad intraprendere un percorso di conoscenza di sé, la potrebbe aiutare a non sentirsi smarrita di fronte ad emozioni e sensazioni che non riesce ad elaborare e la fanno sentire intrappolata in una serie di pensieri spiacevoli, come quello di essere stupidi, insicuri e a disagio. Questo, potrebbe consentirle anche di riconoscere cosa appartiene a lei e cosa all'altro e una volta riconosciuto, potrebbe capire meglio cosa farne, come elaborarlo e magari anche trovargli un senso.
Spero di essere riuscita a darle qualche spunto di riflessione!
Cordiali saluti!
Dott.ssa Ilaria Raia
Psicologa Psicoterapeuta Psicodinamica, Cecina (LI)

Dott.ssa Ilaria Raia Psicologo a Cecina

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27 GEN 2014

Buongiorno Caterina,
mi sembra evidente che lei desideri una relazione profonda e completa. Le domande su cui bisognerebbe concentrarsi sono a mio parere: cosa vuole lei da se stessa e cosa vuole fare per modificare la situazione. Non le nascondo che forse sarebbe il caso che contattasse un professionista a lei vicino e di sua fiducia per avere uno spazio per se stessa e per lavorare su queste tematiche. La ringrazio per la fiducia. Cordiali saluti.

Monica Torsellini Psicologo a Firenze

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27 GEN 2014

Salve Caterina,
penso che non sia semplice vivere una relazione con un uomo che ha problemi di anaffettività legati a un passato difficile, perchè lui ha una modalità relazionale e, soprattutto, emotiva completamente diversa dalla sua, vulcanica ed esuberante. Posso capire che lei si senta disorientata dall' incongruenza tra parole ed atteggiamenti a cui il suo compagno involontariamente la espone, per cui forse sarebbe importante che lei si chiedesse se ritiene possa esistere un modo diverso di amare, un modo che non ha nulla a che fare con ciò che lei ha fin'ora conosciuto, in cui voi due vi incontrate emotivamente con modi e intensità che da una parte non fanno sentire lui che si sta avvicinando troppo, nè lei troppo distante ed allontanata.
la questione non è proprio semplice, penso meriterebbe il giusto spazio di approfondimento. Le consiglio se ha modo di fare dei colloqui o un breve percorso di consulenza con uno specialista nella sua zona.
Saluti

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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27 GEN 2014

Cara Caterina,
le sue insicureze riguardo la vostra relazione , potrebbere dipendere dalle scelte che vuole fare. In senso- lei più di una volta dice di lasciar perdere questa relazione, quindi c'è qualcosa che non le va .
Deve molto bene fare i conti con se stessa e dopo decidere se vuole veramente andare avanti con questo ragazzo.
Auguri

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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