È sempre stato così. Non mi sono mai sentita a mio agio in grandi gruppi di persone. Già a scuola ho avuto molti problemi, soprattutto alle superiori, poi all'università non sono riuscita a legare con nessuno. Ora sul lavoro va meglio. Però ambienti come la palestra.. non mi sento bene. Mi sembra che la gente mi prenda in giro, o mi ritenga la sfigata strana, non mi saluta mai nessuno. D'altra parte non è che io sia molto socievole. E il mio sguardo non è molto accogliente, anzi. Ogni tanto mi trema pure la voce quando rispondo a un come va... faccio fatica ad andarci perché mi devo sempre confrontare con altre ragazze con bei fisici tonici e sorrisi grandi, occhi luminosi e sempre la battuta pronta. E per una persona che ha un disturbo alimentare che dura da 10 anni, anche se al momento non si nota dall'esterno.. lo sento difficile. Dopo un allenamento mi sento sempre svuotata e triste quando arrivo a casa. E ci vado anche per sentirmi meno in colpa per combattere i sintomi del mio disturbo... Però non aiuta.
E non riesco più a gestire il mio stato d'animo, non riesco più a fingere di trovarmi bene. Sono eccessivamente timida e insicura forse.. mi vedo sempre orrenda e guardarmi allo specchio mi dà fastidio
La cosa sconvolgente, è che quando invece mi trovo a mio agio, solo con determinate persone in realtà, cambio completamente e divento un'altra persona. E rido, scherzo, divento pure socievole con il prossimo..
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16 GIU 2022
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Gentile Claire comprendo come si sente e la ringrazio per il suo coraggio di aver espresso qui tutto ciò
Quello che posso dirle è che questo senso di inadeguatezza , il sentirsi sbagliati , di non essere all’altezza anche può essere superato in quanto è possibile capire da dove deriva dentro di noi e poi imparare a decidere come reagire . Quello che posso dirle è di vedere i suoi punti di forza le sue buone qualità che evidentemente con le persone “ giuste con cui si è trovata meglio e non ha sentito il giudizio o l’inadeguatezza “ e le sente più valorizzate le sue qualità
Puo lavorare sulla sua autostima ,non puntare alla perfezione , imparare ad accettarsi e non fare paragoni con altre persone . Ogni viaggio è personale e non paragonabile con quello degli altri , gli altri possono essere uno stimolo a migliorarci ma lei Claire hai le sue personali capacità ed è nella sua personale tappa del cammino. Quindi buon cammino ! E se vorrà approfondire o ricevere un aiuto io sono disponibile !
16 GIU 2022
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Buongiorno Claire,
grazie della tua condivisione, raccontarsi e raccontare delle emozioni così forti che le provocano questo disagio dimostrano un grande coraggio che voglio rimandarle. Stare in relazione può essere molto complesso ma, come racconta lei, quand si è con le persone "giuste" (quelle con cui noi non ci preoccupiamo di sentirci "giuste", forse?) la pressione si alleggerisce molto.
Data la situazione che cita rispetto ai disturbi alimentari le consiglio di rivolgere queste perplessità al/la professionista con cui sta lavorando o iniziare un nuovo percorso centrato sul capire quali elementi la mettono a disagio e invece cosa delinea le situazioni in cui "cambia" e si sente di diventare più socievole.
Se volesse approfondire non esiti a contattarmi,
un caloroso augurio,
16 GIU 2022
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Buongiorno Claire Nathalie,
dalle sue parole si percepisce la sua stanchezza per tutte queste emozioni contrastanti che la pervadono a seconda delle situazioni in cui si trova, e la difficoltà nel riorganizzare i suoi comportamenti in modo soddisfacente per lei.
Mi permetto di sottolineare che a mio parere, da quanto scrive, emergono anche due interessanti risorse, una marcata sensibilità in primis, ed una spiccata capacità di auto-osservazione. Ecco, quando indirizzate in modo costruttivo, queste caratteristiche sono fondamentali per comprendersi a fondo e raggiungere un equilibrio stabile e duraturo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere la giusta strada per aiutarla ad imparare come utilizzare le risorse che già ha, nel modo più efficiente per lei.
I miei migliori auguri,
Alessandra Raffin
16 GIU 2022
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Gentile utente,
Il fatto di riscontrare una diversità tra le situazioni, i contesti e le persone può portare a pensare che nella relazione con l altro, secondo delle affinità e caratteristiche ci si può trovare più o meno a disagio.
Il punto e che questo aspetto sembra rimandarle un senso di inadeguatezza e disagio. Cosa in particolare le mette disagio?
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
16 GIU 2022
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Buongiorno Claire
Comprendo il disagio che avverte e mi dispiace
Per stare bene con gli altri dobbiamo poter star bene con noi stessi. Quando questo non accade c’è qualcosa da affrontare e risolvere.
La incoraggio a farsi aiutare, per poter tornare a godere della serenità nelle relazioni che saltuariamente prova.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
16 GIU 2022
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Salve Claire Nathalie, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
