Buongiorno!
È da un bel po’ di tempo che non faccio altro che essere triste e pervaso dall’ansia. È come se un velo di tristezza coprisse ogni aspetto della mia esistenza. Infatti non riesco a vivere serenamente la mia quotidianità e non riesco a godere tutti i momenti belli della mia vita perché sono perennemente triste. Inoltre sono eccessivamente ansioso e mi creo mille problemi per qualsiasi cosa. La cosa che mi preoccupa è proprio il fatto che non riesca a essere felice anche quando potrei esserlo. Voglio essere felice ma sembra che la mia mente non me lo voglia permettere. Devo combattere continuamente con la mia autostima, perché non faccio altro che considerarmi una persona inutile, senza passioni, senza hobby e che non possa dare niente di significativo agli altri. Il fatto è che chi sta intorno a me dice tutto il contrario… ma la mia mente non lo vuole accettare e nega tutto quanto perché “vuole” che io sia triste. Mi sento continuamente abbattuto e inutile. Penso di essere sempre in ritardo: vedo gli altri ragazzi che hanno già un lavoro, sono sistemati, hanno la loro vita, mentre io sento che abbia perso o stia perdendo tempo e che sia un ragazzo fallito che non riesce a crearsi un suo ambiente. E mi sento inutile perché vorrei maturare prima del tempo, e che non possa permettermi errori. Penso quasi sempre che gli altri siano più interessanti e migliori di me e che io sia semplicemente una figura passiva che se c’è o non c’è non fa differenza. Non voglio fare altro che dormire. La cosa estenuante credo sia proprio il fatto che la mia è una lotta continua con la mia mente che vuole rendermi triste ad ogni costo. L’ansia non fa altro che mangiarmi lo stomaco e tende a bloccarmi. Sembra che qualsiasi scelta debba prendere possa determinare la mia vita o la mia morte. Tendo a calcolare tutte le varie possibilità che possono crearsi se faccio una determinata scelta e il fatto di non sapere con piena certezza cosa mi può accadere dopo aver fatto quella scelta mi paralizza. Nell’ultimo periodo ho avuto davvero tanti momenti belli che mi sarei potuto godere appieno se solo non avessi avuto quest’ansia e tristezza che mi consumano ogni giorno. La verità è che soffro di disturbo ossessivo compulsivo e di depressione e quindi in parte già so a cosa sono dovuti questi miei disagi. Sono stato per diverso tempo in terapia ma senza avere dei risultati soddisfacenti, così sfiduciato decisi di interrompere la mia terapia. Per un po’ ho creduto che ce l’avrei fatta anche da solo una volta individuato il problema. Solo che nell’ultimo periodo sento che la cosa è diventata ingestibile e sento di non potercela fare da solo. Sono stanco soprattuto del fatto che il mio disturbo e la mia depressione non mi permettono di essere quello che sono veramente; è come se mi dovessi sforzare di essere me stesso perché i miei disturbi non fanno altro che rendermi una persona che non sono io e a essere fondamentalmente molto triste. Solo che non so come combatterli questi disturbi e vorrei tanto riappropriami della mia vita e della mia felicità, perché non ce la faccio più così
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10 SET 2022
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Carissimo
Mi dispiace per come stia vivendo la situazione. Purtroppo L’autogestione di questo tipo di disturbi, anche se sappiamo di cosa stiamo parlando, non è efficace, tantomeno sufficiente se non si hanno i giusti strumenti. Le consiglio vivamente di riprendere un percorso terapeutico. Magari il o la professionista con cui si è rapportato semplicemente non faceva per lei. Ha tutto il diritto di cercare chi più si adatta alla sua condizione. Rimango a disposizione.
GM
10 SET 2022
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Buongiorno Fedy,
da quello che lei scrive è chiaro che la sola consapevolezza dei disturbi di cui soffre non sia sufficiente. È necessario riprendere in mano la situazione, scegliendo un professionista che le fornisca i giusti strumenti pratici per affrontare queste difficoltà.
Le consiglio un percorso di tipo cognitivo-comportamentale ben fatto.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Maria Giovanna Ginni
10 SET 2022
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Salve Fedy. Vivere il presente come se si fosse perennemente in gabbia, anche se realmente si è liberi, è veramente dura. A volte quando la parte emotiva diventa così insistente, bisogna fermarsi poiché è arrivato il momento di capire, facendo un viaggio nel suo passato, cosa è rimasto Insospeso. E questo può avvenire solo in un contesto protetto come lo è un percorso psicoterapeurico. Solo così potrai capire cosa sta succedendo e riprenderti in mamo la tua vita. A presto
10 SET 2022
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Buongiorno Fedy,
mi dispiace per il disagio che questa situazione emotiva ti sta provocando. L'immagine di sé che ognuno di noi si porta dentro è determinante per gustare o meno la vita e ciò che facciamo. Questa immagine ce la costruiamo guardando negli occhi chi abbiamo attorno nel periodo della prima infanzia. Gli eventi che viviamo in quel periodo e soprattutto il nostro modo di percepirli strutturano già un giudizio su noi stessi che poi ci ritroviamo da adulti.
Quegli eventi andrebbero affrontati e ristrutturati. Non so che terapia tu abbia fatto e se stia anche assumendo farmaci. Questo tipo di ferite non si elaborano col tempo; occorre una terapia specifica. Ti consiglio l'EMDR.
Sono disponibile se vorrai e nel frattempo ti auguro il meglio.
Dott.ssa Oriana Parisi
10 SET 2022
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Buongiorno,
Comprendo la sofferenza che sta vivendo e credo sia legittimo sentirsi in questo modo.
Le consiglierei una terapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale dove si lavora molto sui pensieri, che nel suo caso sono molto negativi, e imposta degli esercizi di esposizione per il disturbo ossessivo compulsivo.
La invito ad un approfondimento clinico poiché, per cominciare un lavoro adeguato, si deve avere un quadro completo.
Rimango a disposizione, anche online
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Trezzani
10 SET 2022
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Salve Fedy, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
