Lavoro come impiegata e mi occupo io da sola della casa. I miei figli sono adolescenti e non mi vogliono aiutare. Mio marito lavora e quando torna a casa mangia e si stende sul divano. Non ho tempo per me stessa e sto tutto il tempo a pulire. Ovviamente non faccio altro che chiedere il loro aiuto e lamentarmi, ma non ne posso più, non serve a niente! Cosa posso fare?
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16 MAR 2012
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Gentile signora,
mi pare di leggere tra le righe un senso di frustrazione e scoraggiamento.
Dalle poche cose che racconta sembra quasi che a casa sua ognuno viva nel proprio spazio: i figli si dedicano alle loro cose, suo marito è preso dalla stanchezza e dal bisogno di recuperare da solo e lei è presa a dedicarsi alla gestione della casa.
Non so, sembra che forse sente che le sue esigenze non siano accolte, ma mi chiedo anche quanto tra di voi, i membri della famiglia, ci sia comunicazione e spazio per esprimere, il proprio disagio e le proprie necessità.
Tuttavia non credo che questa situazione sia nata all'improvviso, quindi forse la prima cosa da chiedersi è: come mai si è fatta "intrappolare" in casa?
Ma soprattutto: se non ci fosse la casa da gestire, lei come impiegherebbe il suo tempo?
Provi a riflettere su cosa davvero sente che manca in questo momento nella sua vita.
Saluti
13 MAR 2012
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Buongiorno gentile utente,
è possibile motivare i figlioli adolescenti partendo dai loro bisogni e da lì responsabilizzarli. Con pacatezza ma con fermezza è possibile delegare a loro incombenze che li riguardano, dalla gestione della loro stanza alla spesa degli alimenti che più preferiscono, per esempio a colazione. Certamente in un primo periodo sarà "scomodo" e irritante per te sopportare lo scompiglio (la loro stanza che rimane in disordine o il latte e i biscotti che mancano a colazione) ma se rimani ferma sul proposito, ovviamente per faccende casalinghe possibili per loro, vedrai che si correggeranno e smetteranno di "darti per scontata". Inoltre, questo percorso gioverà molto alla loro crescita come persone responsabili.
Cordialmente Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
9 MAR 2012
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Gentile "intrappolata" purtroppo la tua è una condizione frequente .. questo non significa che non si debba o non si possa migliorare o cambiare. I ragazzi ora hanno altri obiettivi ed è difficile coinvolgerli se non in piccole cose, ma il marito può diventare un valido collaboratore per migliorare anche la vostra vita di coppia ..ora che i ragazzi sono grandi potete riscoprire il piacere di fare qualcosa insieme ..ma anche il resto va condiviso. Per fare questo le lamentele non servono anzi peggiorano la situazione creando rancori e tanti "non detti" che logorano il rapporto e il benessere individuale e di coppia ... un percorso di aiuto insieme può aiutarvi a identificare le aree di insoddisfazione e affrontarle efficacemente .. è un modo anche per comprendere meglio se stessi e il prorpio partner .
9 MAR 2012
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Ti consiglio di dedicare un'ora la settimana a te stessa, un'ora solo per te in cui puoi dedicarti ai tuoi hobby o interessi. In ogni caso una terapia familiare sarebbe indicata.