Mi sento infelice
Gentili dottori,
La mia situazione è particolarmente ingarbugliata, proverò comunque a fare ordine. Dopo aver passato anni difficili nel mio percorso universitario di laurea triennale, soffrendo soprattutto il fatto di non essere in linea con i tempi, riesco finalmente a laurearmi. Deciso ad affrontare un cambiamento nella mia vita, decido di provare una nuova esperienza affrontando un corso di laurea magistrale in una città del nord, a 1000 km. La paura di sbagliare scelta (sia in relazione al corso che alla città) mi fa vivere l'estate scorsa in modo terrificante, basata solo su dubbi e ossessioni relativi alla scelta da fare. Arrivo alla scelta già completamente esausto e perciò demotivato nella nuova avventura, avendo speso già gran parte delle energie solo nel valutare la decisione da prendere. L'impatto è devastante, non tanto con la città e nemmeno con i coinquilini, quanto con il corso: non mi piace quasi nulla. Mi trovo molto spesso a piangere e rimpiangere il fatto di non aver fatto un'altra scelta e con la voglia matta di tornare nella mia città, dai miei cari. Però, quasi punendomi, decido di prendere le ultime forze e affrontare con coraggio l'anno accademico, e riesco miracolosamente a superare più della metà degli esami previsti. Nonostante i risultati ottenuti, non riesco ad essere felice. Ora, invece di godermi le vacanze a casa mia, ho il terrore al solo pensiero di tornare in quella città e frequentare quel corso e rivivere un anno terribile come quello passato. Mi sento perennemente infelice, perché non so davvero quale sia la mia strada. Il mio sogno sarebbe fare direttamente un master o cercare un lavoro, lasciando da parte il mondo dell'università che, lo posso affermare con certezza, mi ha rovinato l'esistenza. Non ne posso più dell'università! Ho bisogno di staccare, per un po' di tempo o forse per sempre, da questo mondo. Non vorrei al contempo buttare via l'ultimo anno, per dare senso alle immani sofferenze provate. Ma mi rendo conto che non posso e non voglio buttare la mia vita a soffrire: avrò diritto pure io a ricercare la serenità o no? Sono così in una situazione difficile, alla ricerca semplicemente di una strada che possa condurmi alla serenità: per ora non riesco ad evitare di soffrire e non trovo il modo di evitarlo. Come posso affrontare queste sofferenze?