Buongiorno cari dottori,
Ho 30 e sono fidanzata fa 8 mesi con un uomo di 35. Il nostro rapporto è decollato dopo periodi di frequentazione occasionale, che abbiamo avuto in passato e da circa 3 mesi conviviamo. Le cose fra noi vanno molto male e molti episodi spiacevoli hanno distrutto la nostra complicità. Lui ha un passato da tossicodipendente e ha avuto per questo seri problemi legali. Ad oggi, continua a fare uso di cocaina e alcol, cosa che ho recentemente scoperto. Dopo essere più volte tornato a casa, visibilmente stravolto, mi ha confessato che continua ad usare sostanze. Precedentemente negava tutto, accusando me di inventare situazioni mai accadute. Tutte le volte che è tornato a casa in quelle condizioni pietose, la situazione è degenerata in litigi pesantissimi. Aldilà di tutto questo, non cura il nostro rapporto. Non abbiamo spazi per noi, ci vediamo solo in pausa pranzo e la sera tardi. Non ha voglia di parlare, di condividere, non si interessa al mio stato d'animo. È sempre distratto e irascibile nei miei confronti. Torna a casa e non mi parla, non mi da neanche un abbraccio. Nel sesso è egoista e volgare, mai attento alla mia soddisfazione. Io ho provato a parlargli del mio disagio ma non ho mai ottenuto nulla, se frasi come "ogni volta che mi fai presente queste cose, ti amo sempre di meno". Alterna questi momenti a momenti in cui è tenero e mi dice che sono le donna della sua vita. Io mi sento depressa e frustrata. Cerco di dedicare tutte le mie attenzioni alla mia crescita professionale e ai miei hobby ma guardando dentro di me, sento solo un forte desiderio di essere amata. Sento di amarlo molto ma la rabbia mi annebbia e questo mi genera sensi di colpa. Come posso uscire da questo circolo vizioso?
Grazie mille
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25 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Jessica,
credo che andare a convivere dopo 5 mesi di frequentazione più assidua non è stata una felice decisione perchè ti ha impedito di fare delle valutazioni più tranquille e ponderate sulla qualità della relazione da poco iniziata senza complicare le cose come invece è accaduto.
Ora, a mio avviso, dovresti interrogarti seriamente se vale la pena di portare avanti una relazione che già si è preannunciata problematica sulla base dei presupposti che hai raccontato.
Pertanto, il consiglio è di intraprendere tu per prima (e anche al più presto!) un percorso di psicoterapia individuale per avere le idee più chiare su come procedere e per risolvere i tuoi problemi personali prima di farti carico di quelli altrui.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
28 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Jessica, quello che descrive mi sembra molto simile a quanto vivono molte donne vittime dei vari tipi di violenza. Si tratta infatti proprio di un circolo vizioso fatto di rabbia, senso di colpa ( in qualche modo lui le fa sentire sbagliate) tentativi di riparare sperando che possa cambiare...e poi si ripete. Iiiin questo modo il rapporto si logora e anche la persona. Non si può stare con una persona sperando che questa cambi. Si chieda cosa la dirle legato a lui e alla sua patologia.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura De Martino
Psicologa e Psicoterapeuta Relazionale
Napoli
25 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Jessica,
La relazione appare piuttosto impegnativa e difficoltosa a causa della dipendenza del proprio fidanzato.
In questi casi tutto perde di significato, tutto passa in secondo piano in quanto al centro vi è la sostanza. Purtroppo non è facile uscire da tale spirale, occorre subito correre ai ripari e accettare che questa è una malattia da cui è difficile uscirne da soli.
Per tale motivo è consigliato contattare uno specialista oppure i servizi territoriali senza negare più il problema, d'altra parte anche lei ha necessità di essere accolta ed ascoltata in opportune sedi.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
25 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Jessica,
il suo compagno soffre purtroppo di una patologia grave, la tossicodipendenza, che gli impedisce di prendersi cura in primis di se stesso e in secondo luogo di lei e della relazione di coppia. Di conseguenza lei si trova in una situazione di forte difficoltà, tra i due fuochi del desiderio di aiutarlo e stargli vicino da una parte, e quello di trovare affetto e amore per se stessa dall'altro. E' necessario che lui si renda conto della sua dipendenza e che decida di farsi aiutare e di curarsi prima di poter lavorare sulla dimensione di coppia. E per quanto riguarda lei, le consiglio di trovare uno spazio di ascolto e di supporto psicologico per capire quali sono i suoi bisogni e desideri profondi in modo da rispondere ai suoi dubbi.
Se lo desidera rimango a sua disposizione
Un cordiale saluto
drs Lucia Mantovani, Milano
25 MAG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Jessica,
da quello che ci racconti il tuo compagno sembra avere un problema serio di dipendenza: in particolare l'uso di cocaina, sopratutto se continuativo, conduce ad un visibile cambiamento del carattere attraverso l'azione che la sostanza produce sui circuiti cerebrali.
al di là del problema del tuo ragazzo, mi concentrerei su di te: ti senti depressa e infelice, due campanelli d'allarme che qualcosa deve cambiare nel sistema in cui vivi. Interrogati profondamente su cosa pensi potrebbe renderti più felice di così, quali alternative ti offri? Lasciarlo? imporgli di cambiare abitudini e prendersi cura di sè e di voi? Non posso dirti cosa devi fare, ma sicurmente comincia con il formulare un ventaglio di alternative di azione per raffigurarti che di scelte ne hai a disposizione. Arrivata al momento della scelta ti suggerirei di cercare un aiuto psicologico da un collega nella tua zona, che possa sostenenrti qualunqye scelta tu decida di fare.
Per il bene anche del tuo compagno ti consiglio di indurlo ad un percorso di cura, poichè la tossicodipendenza è una starda assai distruttiva per sè e per chi sta intorno, come puoi sperimentare tu stessa sulla tua pelle.
Per altre delucidazioni sono a disposizione.
Saluti cari.