Mi sento attaccata da tutti e non voluta
buon giorno,
ho 33 anni e inizio parlando del mio lavoro.
Lavoro a tempo indeterminato da 1 anno (+2 anni a tempo determinato) in un ufficio di trasporti e benché fosse la mia prima esperienza in quell'ambito penso di aver iniziato bene. Il lavoro in sé mi piace, ma ultimamente non riesco più ad essere efficiente come un tempo. Ho cambiato spesso mansioni (pure restando sempre in quel reparto) perché ritenuta non idonea (al primo errore un po' più serio - lo ammetto - subito marchiata a fuoco con la I di incompetente anziché la A di adultera come nel famoso romanzo "la lettera scarlatta"). Per carità quello che sto facendo ora mi piace di più, ma il problema è che ogni pretesto è buono per attaccare il mio operato. Qualsiasi cosa che io dica o faccia sembra una stupidaggine, pur non essendo oggettivamente un errore. Mai una volta che mi abbiano portata in giro dai clienti, mai una gratificazione...addirittura la responsabile mi ha aggredita stamattina perchè non ho risposto al telefono quando mi ha chiamata (ero appena andata alla macchina del caffé con tutti gli altri colleghi e non l'avevo sentito).. lei stessa è arrivata in ufficio dopo 5 minuti dalla telefonata.. poteva dirmelo direttamente in ufficio quello che dovevo fare?No...perché ieri sera mi ha detto che devo essere più concentrata, che così non va bene, che devo fare più "collegamenti" tra le cose... parzialmente è vero...con il mio fidanzato è un anno che stiamo cercando casa in affitto e per un motivo o per l'altro non la troviamo..per colpa di lui ovviamente che non si è mai reso conto delle mie esigenze.. che promette ma poi niente..quando poi si tratta di uscire con compagni di squadra, madre ecc allora sì..mai un intoppo...quando pensiamo di fare qualcosa di diverso insieme, c'è sempre l'imprevisto dietro l'angolo...arrivata a 33 anni con una madre vedova da quando avevo 13 anni, cresciuta in una casa piccola senza una camera mia, senza la possibilità di fare qualcosa senza che lei mugugnasse o che mi impedisse di farlo (se qualcosa non le andava per qualsivoglia motivo).. onestamente ho voglia di costruirmi una mia vita,,le basi sono fragili, ma spero di poterle rinforzare...a 33 anni mi vedo vecchia e inutile...penso che andando di sto passo non diventerò mai madre (già che ho il ciclo mestruale irregolare - geneticamente, anche mia mamma lo aveva) ..la maternità mi spaventa ma al tempo stesso vedo il tempo accorciarsi... e penso di perdere troppo tempo..
Tutto ciò mi ha creato uno stato di angoscia, ho paura ad andare a lavoro, ho paura che se mi assento per permessi/malattia, ecc che poi trovino dei presunti casini fatti da me,, prima non ero così, ora ho paura persino di respirare...tutti lì possono permettersi tutto, tranne me.. c'è chi deve uscire prima perché ha allenamenti, c'è chi si assenta per svariati motivi e lo dice all'ultimo...a loro non viene quasi mai detto nulla...si sanno far rispettare..mentre io appena ci provo vengo subito rischiacciata giù come una mosca fastidiosa da far tacere...eppure io sono sempre stata super flessibile...ho imparato una nuova lingua, indispensabile per lavorare lì (io avevo già studiato lingue quindi ero avvantaggiata, però...) e l'ho fatto per mio volere e a pagamento (mentre gli altri nuovi no!), quando ero in stage ho sempre fatto oltre il mio orario senza chiedere niente..quando manca qualcuno tappo sempre i buchi...e questo è il ringraziamento! Se non fosse che mi serve quel lavoro, avrei già mollato... man on posso... ma non posso nemmeno andare avanti così... vi prego aiutatemi!