Ciao, sono una ragazza di 21 anni e ho questo problema da un po’ di tempo. Sono sempre stata abbastanza timida, nel senso che quando dovevo parlare con persone nuove, soprattutto quando si era a feste con molta gente, mi sentivo in imbarazzo e non parlavo con nessuno, però non ho mai avuto problemi a instaurare rapporti. Ultimamente però mi sento a disagio sempre e con tutti; l’unica persona con cui mi sento davvero me stessa è il mio ragazzo, ma poi, anche con persone con cui non mi sentivo così fino a qualche anno fa, è diventato tutto più difficile. Mi sento sempre falsa perché mi obbligo a parlare e vedere le persone, ma di fatto per me è uno sforzo perché sento proprio che mi sto sforzando a ridere e a parlare in generale. Cosa posso fare? Sono già andata un anno dallo psicologo a causa dei miei problemi di ansia legati all’ipocondria e abbiamo parlato di molte cose, però i miei problemi purtroppo sono sempre gli stessi e non avrei neanche le finanze economiche e la volontà di intraprendere un nuovo percorso psicoterapeutico. Avete consigli? Grazie in anticipo per l’attenzione e i consigli.
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30 NOV 2017
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Gentile Martina,
lei ha effettuato per un breve periodo un lavoro su se stessa, le problematiche riguardavano l'ansia e l'ipocondria. Lei non è falsa, fatica ad entrare in relazione. Probabilmente è ricomparsa una chiusura relazionale. Sapersi destreggiare nel gruppo, assumere un dialogo assertivo non è scontato, si necessità di abilità sociali specifiche che possono essere apprese in un adeguato training.
L'ideale sarebbe continuare la terapia (un anno non sempre è sufficiente per risolvere tutte le difficoltà) presso un consultorio pubblico oppure contattando una psicologa a tariffe agevolate.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa
30 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Martina, che fatica doversi mettere una maschera ogni giorno per non far vedere le proprie difficoltá...questa difficoltá a relazionarsi puó avere una base ansiosa, o nascondere proprio una mancanza di autisma strutturale. Da quanto tempo ti senti cosí? Dici che ti sei rivolta ad uno psicologo per l'ipocondria: avete affrontato anche questa difficoltá di relazione o ė venuta dopo? Qui lo spazio ė molto limitato, ma in questo breve spazio posso dirti comunque di fermarti su te stessa, non avere paura di ciò che provi e delle paure che ti porti dentro, anzi dai loro il benvenuto tentando di "dialogarci" per vedere cosa vogliono dirti. Poi, parallelamente, entra in relazione anche con le parti "positive" di te: che risorse pensi di avere? Cosa apprezzi di te stessa? Quali condizioni interne ed esterne pensi che farebbero venire fuori gli aspetti di te che più ti piacciono? Non ě un lavoro facile e veloce, ci vuole tempo e costanza per affrontarti e affrontare ciò che provi....in realtä un percorso di psicoterapia potrebbe essere funzionale per te, ma mi sembra tu abbia perso un pó la motivazione: quanto credi in te stessa e nel fatto che puoi farcela a superare le tue difficoltä? Se riscontri una mancanza di "feeling" con il professionista che ti segue cercane un altro e prova come va. Se il discorso ě invece puramente economico, sappi che esistono i servizi pubblici come i consultori a cui poterti rivolgere. Forza!
30 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Martina,
sfortunatamente, fuori da un contesto terapeutico, è difficile analizzare il reale effetto che la situazione che vive da quando sono peggiorati i suoi sintomi. In particolare ci sarebbe da interrogarsi proprio su come lei stia in quella relazione, che è l'unico aspetto, esterno al suo mondo interiore, che nomina nel descriversi.
Potrebbe, per tamponare, cercare dei gruppi di autoaiuto, sebbene sembri che il disagio che avverte sembra avere radici più profonde di quelle affrontabili in un training di gruppo sull'autostima.
Forse il consiglio migliore è quello di contattare un terapeuta presentandogli anche le sue difficoltà economiche, in modo da poter negoziare il costo delle sedute. Non si arrenda nella ricerca della serenità!
Se lo desidera, mi contatti in privato.
Buona giornata
30 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara martina, dici che ti manca la volontà per intraprendere un percorso, e che comunque quello già condotto non è stato abbastanza risolutivo, ma comunque sei qui a cercare sostegno e supporto in questa figura professionale. Questo vuol dire cge, a mio parere, hai ben compreso l'utilità del "guardarsi dentro" . Riferisci passati problemi ansiosi, quindi immagino persistano. La srmsazione di disagio che descrivi è accompagnata, correggimi se ho capito male, da un disinteresse verso le relazioni con gli altri per mancanza di piacere. Per te lo stare con gli altri non é piacevole, né interessante. Da quanto tempo va avanti? Che disagio nello specifico provi? Le tue attività sociali a cosa si riducono? Approfondisci e analizza queste tematiche, in terapia!
Dott.ssa Marika Cocco