Salve, ho 22 anni e non ho mai avuto un fidanzamento vero e proprio se non qualche frequentazione di pochi mesi per questo sono ancora vergine.
3 mesi fa ho conosciuto un ragazzo piu piccolo di me di 2 anni e mi piace tantissimo cosa che mi capita raramente ...solo che non riesco ad aprirmi con lui a livello fisico intendo cioè arrivo ad un certo punto in cui non riesco ad andare oltre e questa cosa mi fa pensare che forse il problema sono io non so...o forse sono passati pochi mesi prima di quel passo (per me molto importante)...grazie in anticipo..
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22 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Marianna,
il nostro corpo per concedere "vicinanza", intesa proprio come vicinanza fisica, ha fondamentalmente bisogno di sentirsi al sicuro, di potersi fidare dell'altro che ci sta accanto. Il nostro corpo e le nostre passioni hanno spesso bisogno di tempi diversi per adeguarsi a ciò che abbiamo di fronte. Le passioni spingono per essere soddisfatte immediatamente, mentre il nostro corpo, spesso più saggio, ci frena con emozioni contrastanti, facendoci prendere tempo per sentire e vivere tutto ciò che ci accade. L'invito è quello di ascoltare i messaggi che ti invia il tuo corpo e di rispettarne il tempi. Se poi senti che questa situazione rappresenta per te un vero e proprio blocco, cosa che dalle tue parole al momento non sembra, puoi decider di rivolgerti ad un terapeuta per avere un supporto psicologico.
Rimango a tua disposizione per qualsiasi richiesta o domanda.
21 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marianna,
il primo rapporto sessuale completo di ogni ragazza con conseguente perdita della verginità è investito di senso e rilevanza diversa a seconda delle persone.
C'è chi sottovaluta la cosa affrontando questa esperienza con troppa superficialità e leggerezza considerandola come raggiungimento di uno status symbol di presunta maturità e chi invece la sopravvaluta fino a far nascere delle ansie gratuite o inopportune.
E' lecito pensare che ogni ragazza debba riservare questa esperienza al momento in cui si senta veramente coinvolta e pronta per essa ed evidentemente lei ancora non è pronta ma ciò non vuol dire che è strana o anormale.
Piuttosto potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia come occasione di crescita generale della sua personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Marianna,
le relazioni con gli altri sono complesse, intendendo con questo termine qualcosa che coinvolge molti fattori e aspetti.
Le relazioni sentimentali ne sono l'espressione più articolata. Queste infatti mettono in gioco tutti noi stessi: il rapporto con il proprio corpo, l'immagine di sè, l'immagine di sè con gli altri, le nostre credenze e i nostri valori, che spesso sono ciò che abbiamo ereditato e ricevuto con l'educazione.
Non si tratta di pensare che ci sia qualcosa che non va in lei, ma piuttosto occorre che in lei nasca la motivazione a conoscere qualcosa di sè che al momento è nascosto molto profondamente.
L'indicazione è quella di iniziare una psicoterapia che le permetta, nel tempo, di raggiungere la consapevolezza di sè e con questa di arrivare ad un cambiamento profondo del suo rapporto con se stessa e con gli altri.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Barbara Furlano
Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia Clinica - Asti