Mi manca molto..
Ho scritto molte volte su questo sito, e sono sempre stato ascoltato..e ne sono eternamente grato per ciò.
Non sono sicuro che voi Dottori possiate scorrere tra lo storico delle mie richieste inserite, se così fosse, vi ricorderete sicuramente dei miei precedenti consulti e sulle difficoltà nell'elaborazione della mia rottura col mio ex fidanzato.
E' stato tutto molto difficile, adesso è passato più di un anno da quel periodo davvero nero.. credo di aver elaborato molto, ma forse non del tutto.
In questo momento, dopo 1 anno, naturalmente non mi carico più quella tristezza e malessere di prima, però è strano, adesso è tutto "a giorni".
Ci sono giorni in cui non ci penso proprio, sono sereno e tranquillo.. altri, come oggi, che mi porto dietro un senso di tristezza, lo si legge attraverso i miei occhi. Stanotte l'ho sognato, ho sognato che mi diceva " non volevo perderti, ti amo ancora come prima " e tutte le frasi che vorrei sentirmi dire.. il mio risveglio è finito in lacrime. A volte lo odio, a volte sento che la sua mancanza è come se mi soffocasse e mi esplodesse nel petto.
Prima non riuscivo nemmeno a guardare un altro ragazzo, avevo solo lui, ovunque. Oggi, vedo un'altra persona, diciamo che ci frequentiamo, e mi fa davvero stare bene...ma alcuni giorni è più forte di me, penso al mio ex, penso a R.
R. che mi ha fatto innamorare per la prima volta, che ha raccolto le mie debolezze e insicurezze e ne ha fatto amor proprio.
R. che si è preso cura di me, sempre, dandomi l'anima. La prima persona capace a farmi provare emozioni mai provate prima d'ora. A volte spero mi scriva.. solo per sentire che magari sente la mia mancanza...o forse non esisto più proprio.
A volte è così che mi sento, non vorrei più amare, o farmi amare da qualcuno, guardare il sole con spensieratezza e sorridere, sentire il vento, la pioggia, piangere guardando un film, abituarmi ad un volto, a dei gesti, a degli sguardi. Non voglio più illudermi. Perché infondo, non credo di averla superata come gli altri mi dicono, io credo proprio di essere morto dentro. Come se un pezzo di me se ne fosse andato per sempre, ecco forse perché mi sento "meno triste", perché sono spento. E nulla riuscirà più a farmi sorridere come prima. Inutile parlare del tempo, sì, credo che sia guaritore, perché con me un certo effetto l'ha fatto, ma penso che a certe ferite non esisterà mai un rimedio. Ci sono ferite talmente profonde che rimarranno lì, resteranno uguali, aperte, e ad ogni pretesto sanguineranno, senza cicatrizzarsi mai.
Infondo vorrei solo tornare indietro, in un pomeriggio di sole, aspettando il suo arrivo in aeroporto, col cuore a mille e gli occhi pieni di lacrime, prendere la sua mano e sentirmi la persona più felice del mondo.
P.S e la cosa più strana, è che proprio in questo istante, mentre scrivo qui, mi è arrivato un suo messaggio..
Ho pubblicato una foto che dice "Se c'è una cosa che ho imparato, è che chi ama non si arrende mai", mi ha appena scritto in riferimento a quest'ultima "mai, mai?"
Non saprei cosa rispondere, ma so già che tutto ciò mi farà stare più male, rispondere e sentirlo. E lui sa benissimo che soffro da cani da tempo, eppure mi scrive, ed io, continuo a sanguinare.