Mi innamoro sempre di uomini che mi usano (o almeno credo)
Gentili Esperti,
Sono una ragazza di 21 anni, studentessa al terzo anno di un dipartimento scientifico e ho seri problemi a livello relazionale. Non ho un cattivo rapporto con i miei genitori, sebbene nutra rabbia nei confronti di mia madre a causa del suo atteggiamento a tratti dispotico e dittatoriale, mediante il quale ha sempre esercitato il controllo su di me (ad esempio, per dirne una, nella scelta dell'indirizzo delle scuole superiori). Sei mesi fa con molto dolore ho interrotto una relazione durata un anno con un ragazzo di otto anni più grande di me siccome, dopo inutili tentativi per ricostruire quello che tra noi si era rotto, lui ripeteva sempre gli stessi errori. Mi ha tradita per mesi, con tante partner diverse e, dopo averlo perdonato, era in procinto di farlo ancora. Quella relazione -che mi rendo conto essere stata patogena visto il suo narcisismo e i miei gap d'autostima misti ad un attaccamento viscerale nei suoi confronti- mi ha ridotto il cuore a pezzi, tant'è che adesso a volte ancora ne soffro molto. Dopo un mese dalla fine del nostro rapporto, esco con un ragazzo, anche lui di otto anni più grande di me. All'inizio non nutrivo interesse per lui, credo di aver fatto il giochetto egoista del "chiodo scaccia chiodo" ed al quarto appuntamento finiamo a letto insieme. Mi dice, quella sera stessa, che sarebbe partito per la Germania per lavoro dopo poco tempo. Ci vediamo ancora una volta e facciamo di nuovo l'amore. Dopo alcuni giorni parte (senza neanche salutarmi, sparisce praticamente nel nulla) e mi ricerca. Ero arrabbiata per la sua sparizione ma ci sono passata sopra per non essere pesante, d'altro canto lui promesse non me ne aveva fatte. Sono passati quattro mesi dalla sua partenza, ci sentiamo con una cadenza di 2/3 volte a settimana circa, parliamo del più e del meno, talvolta mi fa discorsi strani circa il fatto che "Per andare a letto con una donna ho bisogno di sentimenti" o "Chissà come sarebbe finita tra noi". Mi ha chiesto di andare lì da lui a marzo e restare qualche giorno ed io muoio dalla voglia di vederlo perché mi rendo conto che, sebbene fosse un gioco all'inizio, provo qualcosa di molto serio per lui. Ho paura, viste le circostanze, che lui voglia solamente divertirsi con me, anche se non capisco perché cercarmi ancora, visto che lì occasioni di stare fisicamente con una donna di certo non gli mancano. Mi innamoro sempre di uomini così, "misteriosi" e incomprensibili, in situazioni complesse e poco definite, precarie. Ho provato a non sentirlo per un po' e metterci una pietra sopra ma quando mi ha cercata sono crollata di nuovo. Non gli ho mai confessato ciò che provo, anzi, molto probabilmente lui pensa che per me siano state due notti di divertimento e basta. Cosa fare? Grazie in anticipo.