Mi ha lasciato perchè non sta bene con se stessa.
Buonasera, sono un ragazzo di 28 anni e scrivo di seguito la mia situazione. Nell’ultima settimana, dopo una relazione di 4 anni, si è parlato con la mia ex ragazza di problemi da affrontare per mandare avanti la relazione e da lì si è messo un punto e accapo. Le cose sembravano distendersi, tra alti e bassi umorali da parte di entrambi. Le sue parole sono state di estremo conforto nei miei riguardi, dandomi certezze e assicurandomi la sua presenza. Negli ultimi tre giorni è cambiato tutto senza che ci sia stato un input esterno: lei è diventata distante, ha deciso di prendersi due giorni per affrontare il suo malessere, a sua detta non dipendente da me, fino a decidere di parlarmi e chiudere definitivamente la relazione. Le sue motivazioni sono state che si è resa conto di essersi annullata all’interno della relazione, avendo sempre ansia che i suoi comportamenti potessero ferirmi (nonostante lei abbia sempre mantenuto la sua vita e le sue abitudini non sane come fare nottata più volte a settimana e bevendo 5-6 birre, in mia assenza e senza la volontà di farmi stare tranquillo). Non mi ha incolpato del suo atteggiamento nei confronti di se stessa e della relazione in sè ma ha scelto comunque di non volermi più accanto per pensare a lei e alla sua ripresa. Io sono sempre stato molto apprensivo perché in 4 anni (dai suoi 19 ai 23) ha sempre manifestato instabilità emozionali e comportamentali e questo mi ha portato ad esprimere più volte il mio disagio mantenendo atteggiamenti di freddezza e disappunto. Lei, in terapia farmacologica con il Daparox e precedentemente con antidepressivi (Brintellix) ha sempre abusato di alcool e ha più volte manifestato estremo amore e vicinanza nei miei confronti per poi cambiare rotta a giorni alterni. Io con dipendenza affettiva e “sindrome da crocerossina” ho sempre giusitificato i suoi comportamenti e mi sono sempre fatto andare bene tutto. Ad oggi sono in terapia con la Sertralina perché i miei pensieri negli ultimi tempi erano diventati ossessivi e sono sfociati, come direbbe la mia psicologa, in “depressione secondaria”. Nonostante il suo atteggiamento altalenante nei miei confronti io continuo a soffrire perché mi ha dato e tolto tutto all’improvviso. So che dovrei pensare ad i miei interessi e ricominciare centralizzandomi ma sento di essere stato manipolato ed utilizzato e non trovo le energie per andare avanti. Avete dei consigli da darmi? Grazie in anticipo