Mi disprezzo profondamente

Inviata da Doriana · 6 apr 2022 Autostima

Non so come non avere disprezzo per me stessa dopo che il mio ragazzo mi ha lasciata, ero veramente innamorata, forse è stata tutta colpa mia.
È una cosa definitiva, e vorrei non sentire più la sua mancanza, o avere la paura che non mi innamorerò mai più, che rimarrò con la mente per sempre a a lui. Non voglio rimanere bloccata, non so nemmeno se continuare a frequentarlo come amico (lui ha espresso questo desiderio). O se tagliare ogni rapporto.
Io non so veramente come non odiarmi, o come non pensare a questa rottura come a un qualcosa che si può risolvere.

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Miglior risposta 7 APR 2022

Buongiorno, cioè che sta vivendo è davvero doloroso, si percepisce dalle sue parole molto chiaramente. La rottura di una relazione può essere del tutto simile ad un lutto e come tale va elaborato. I dubbi che si pone sono positivi invece, poiché può, partendo da quelli, fare un lavoro su sé stessa con il supporto di uno psicologo; questo sicuramente la porterà a superare il momento attuale ma anche a conoscere meglio sé stessa e di conseguenza capire meglio cosa cerca nelle relazioni.
A sua disposizione, le mando un caro saluto
Dr.ssa Silvia Denti

Dott.ssa Silvia Denti Psicologo a Novara

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20 APR 2022

Salve Doriana,
in questo momento lei sta affrontando un lutto, quello della fine del suo rapporto. Come tutti i lutti, non è, purtroppo, né una cosa semplice né breve né priva di dolore. Ma, se adeguatamente affrontato, le permetterà sia di comprendere meglio se stessa che di dare la giusta importanza a questa relazione.
Ovviamente, per poter elaborare questo lutto è anche necessaria (almeno temporaneamente) una presa di distanza dall'ex compagno, altrimenti sarebbe difficilissimo staccarsi da lui e le sofferenze si protrarrebbero all'infinito.
Le consiglio di utilizzare un appoggio psicologico che la aiuti a vedere la sua relazione da un punto di vista neutro, in modo da poter comprendere meglio come proseguire la sua vita e valorizzare se stessa e le sue scelte.
Ricordandole che sono disponibile anche online le auguro Buona Vita.

Dott. Renato Banino Psicologo a Padova

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8 APR 2022

Salve Doriana, penso che lei debba capire le sue emozioni prima di pensare alle persone che ha intorno. Si conceda uno spazio per sé nel quale individuare quali siano i suoi bisogni, prendere uno spazio per essere arrabbiata e delusa prima di capire cosa cercare in futuro.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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7 APR 2022

Buonasera Doriana, prima di invitarla subito ad iniziare un percorso psicoterapico, a me sembra che lei, per una relazione terminata (per quanto importante) si stia incolpando in modo molto generale. Come se la rottura di questa relazione dipendesse solo da lei. Le ricordo che, qualunque tipo di relazione (d'amore, con gli amici, con la famiglia, etc.) deve essere poter supportata da entrambe le persone coinvolte. La responsabilità di come procede, è sempre di entrambi. Poi, ci sono casi specifici dove, questa responsabilità (non colpa, è molto diverso), sia sbilanciata un po' più da una parte ma, cmq, anche l'altra parte ha sempre un ruolo importante, anche in questo sbilanciamento. Detto ciò, la "facilità" con la quale si incolpa in modo così generale su tutta la sua persona ("sono odiosa"), mi lascia supporre una sensibilità alla sicurezza personale. Ovvero, a prescindere da questa relazione andata male, ho il senso, ma potrei sbagliare, che lei, non essendo molto sicura delle proprie qualità e risorse, non faccia troppa fatica ad avere una descrizione di Sé alquanto negativa. Quindi, sarebbe utile che considerasse anche le altre relazioni, come stanno andando, se sono buone e quanto la facciano sentire bene.
Se anche gli altri rapporti, familiari e amicali, li vede e percepisce in modo negativo e se ne incolpa per questo, allora, probabilmente, le può essere utile un punto di vista diverso, professionale, che le faccia notare come, "guarda caso", la maggiorparte delle relazioni sono vissute come negative a causa sua e, ovviamente, ciò non può essere sempre vero. Dunque, ci deve essere una sorta di "convenienza emotiva" e sotto il livello della coscienza (quindi non cognitiva, cioè immagino bene che lei non voglia essere o sentirsi odiosa) a descriversi in modo così severo.
Se, invece, può serenamente affermare che le altre relazioni vadano abbastanza bene, allora il focus della sua attenzione può rivolgersi solamente a come si sia dipanata questa relazione terminata, potendo ricercare, con maggiore facilità, le motivazioni (di entrambi) per le quali questo rapporto abbia avuto difficoltà tali da doverlo interrompere.
Comprendo che, in un momento di sofferenza tale, questa analisi possa essere difficile; tuttavia, la invito ugualmente a provarci, magari in un momento di minore attivazione emotiva, perché le può essere molto utile per capire come lei gestisca le relazioni, quanto ci metta del suo per farle andare in un certo modo e quanto, invece, molto non dipenda solo da Sé, recuperando una immagine personale più positiva.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo-Psicoterapeuta
Costruttivista/Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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7 APR 2022

Cara Doriana,
sento davvero nelle tue parole tutto il dolore che questa rottura ti sta facendo provare, quanto questa rottura ti stia addolorando e facendo mettere in discussione te stessa. Questa rottura è come una ferita aperta in questo momento, e come tutte le ferite, vanno medicate, affrontando il dolore, perché possa cicatrizzare e guarire: bisogna passarci attraverso per uscire dall'altra parte, toccando il fondo del dolore per risalire a galla. Ti suggerisco una consulenza con un* terapeuta breve strategic* per individuare le tua risorse per superare questo dolore e venirne fuori più forte di prima.
Resto a tua disposizione online e in studio,, per qualsiasi dubbio o domanda.
Un caro saluto,
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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7 APR 2022

Gentile utente,
si dia la possibilità di lavorare sulla ferita che descrive. E' molto importante in questo momento scoprire e dare voce a ciò che in questo momento le sta procurando dolore, non la copra nella speranza che possa non sanguinare più.
Le posso garantire che nel tempo vissuti non elaborati possono influenzare e pervadere la sua vita negativamente.
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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7 APR 2022

Buongiorno Doriana,
c'è solo un modo di sbloccare la situazione che lei descrive: digerire, cioè elaborare la separazione e il lutto per la perdita di una persona così importante per lei. Forse non è semplice o possibile farlo da sola. Allora cosa fare, come procedere? Ritengo che uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a superare il blocco in cui si trova. Inoltre, la psicoterapia sarà anche utile per nutrite la sua autostima. Più forte, senza tanti sensi di colpa e autorimproveri, lei potrà seguire avanti nella strada della sua vita.
Un saluto e una buona giornata.

Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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7 APR 2022

Buongiorno Doriana,
le chiusure relazionali possono essere veri e propri lutti. La domanda che mi farei è relativa alla sua necessità di provare disprezzo per sè stessa, forse unica strategia per lei possibile in questo momento delicato.
All'interno di un percorso con un professionista credo potrebbe avere l'occasione di vivere e affrontare questi sentimenti e comprenderli meglio all'interno del suo funzionamento. Un saluto, Dott.ssa Rachele Broggi

Dott.ssa Rachele Broggi Psicologo a Varese

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7 APR 2022

Cara Doriana,
La fine di una relazione amorosa e il cambiamento di essa verso un’altra forma di rapporto (d’amicizia) è qualcosa che può accadere serenamente solo se i sentimenti sono mutati per entrambe le persone coinvolte. Per quello che riporti, si rischia di alimentare delle false speranze e tenere quel legame che per te, in questo caso, è fonte di sofferenza… sarebbe un rapporto sbilanciato.
Aggiungo che La fine di una rappotto è equiparabile ad un lutto, dunque è importante accettare, in primis, quanto accaduto, e poi elaborare il tutto. Non è facile, ma neanche impossibile. Prenditi cura di te stessa e di queste dinamiche da subito, e i tempi non saranno infiniti. Avere paura di non innamorarsi mai più è molto comune in questi momenti, ma questo è un pensiero irrazionale, legato al turbinio di sofferenza che provi.
Ti consiglio di fare un ciclo di sedute mirate, così da mettere ordine nel caos, trovare un nuovo equilibrio, con strategie funzionali per affrontare questo momento, e prendere le giuste decisioni per te stessa.
Resto a tua disposizione e ti auguro di venirne a capo presto!
Un caro saluto,
Dr.ssa A. Signorelli, esperta in vita Relazionale e di coppia (seduta anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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7 APR 2022

Buongiorno Doriana,
non so quanti anni abbia, se sia alla prima esperienza o meno.
Ad ogni modo prima di sentirsi amati occorre amarsi. Non permetteremo a nessuno di volerci bene se noi per primi non ce ne vogliamo.
La incoraggio pertanto a farsi aiutare a recuperare un buon concetto di sé, a scoprire il prezioso tesoro che è e a tutelarlo innanzitutto da lei stessa.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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7 APR 2022

Cara Doriana, comprendo il suo dolore e la frustrazione che deriva da una separazione. Come già detto dal collega, un percorso terapeutico può certamente aiutarla nell'elaborazione di questa separazione e sulla percezione che ha di sé stessa (in riferimento al disprezzo) ed è sicuramente la strada migliore da intraprendere in questo momento. Il senso di colpa scaturisce dalla sensazione di aver tradito i nostri "schemi" comportamentali, gran parte delle volte questi schemi (appresi sin dall'infanzia) sono disfunzionali e ci spingono a percepire noi stessi e il mondo in modo distorto. Il primo consiglio che mi sento di darle è di dire a sé stessa che ha fatto il meglio che ha potuto e, se ritiene di aver commesso qualche errore, ha sempre la possibilità di rimediare esprimendo chiaramente le sue emozioni e comunicando in modo assertivo. Il secondo consiglio è di chiedersi se ha degli standard troppo elevati o "rigidi" per quanto riguarda i suoi valori o comportamenti. Tutto questo può essere approfondito ed elaborato nel corso di una terapia. Nel frattempo, può esserle d'aiuto praticare esercizi di meditazione e, in particolare, esercizi di gentilezza amorevole (pratica metta). Resto a sua disposizione.
Dott. Emanuele Zanghì

Emanuele Zanghì Psicologo a Messina

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7 APR 2022

Cara Doriana, comprendo il suo stato d'animo. La fine di una relazione non è mai facile, soprattutto quando i sentimenti sono ancora vivi. Il suo non voler più sentire la mancanza del ragazzo o le paure che la accompagnano sono vissuti che normalmente si provano quando una relazione finisce. Si dia del tempo per elaborare la fine della sua relazione, ma senza disprezzarsi e odiarsi, non si dia colpe che magari non ha.
Sicuramente le sarebbe utile intraprendere un lavoro su se stessa con un professionista che la possa accompagnare nell'elaborazione di questa fine e che la aiuti a ritrovare la serinità di un tempo.
Resto a disposizione, anche online.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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7 APR 2022

Salve Doriana, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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