Mi devo preoccupare?

Inviata da Lolly81 · 13 ott 2022 Psicologia infantile

Salve, ho una bambina di 7 anni che da un paio di mesi non sta bene… premetto che è un’alunna modello ed eccelle in tutte le attività che svolge come la piscina. Purtroppo da qualche mese prima di entrare a scuola o prima di entrare in piscina inizia a piangere e lei stessa non capisce il perché in quanto va contenta in entrambi i posti. Inoltre di notte ha gli incubi, un forte Bruxismo e prima di addormentarsi ha l’ansia per L indomani a scuola… cosa potrebbe essere? Dice che non capisce cosa le passa per la testa che la fa piangere all’improvviso…

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Miglior risposta 18 OTT 2022

Gentile Lolly81,
dal poco che lei dice si può ipotizzare che la causa del malessere della bambina sia una forte ansia da prestazione per essere rispondente ad aspettative elevate avvertite su di sè.
Altra ipotesi meno probabile può essere qualche scontro o competizione con compagni nel contesto scolastico o sportivo.
In ogni caso è necessario approfondire la tematica in un contesto psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 OTT 2022

Buongiorno Lolly81
è importante che lei si occupi del disagio e non si preoccupi di tale disagio.
Infatti sua figlia rischia di percepire il proprio disagio ancora più grave se sente le preoccupazioni dei genitori.

I bambini esprimono sempre le difficoltà che avvertono, è che lo esprimono in modo non sempre decifrabile e non ne sono consapevoli ovviamente.
Le consiglio di chiedere aiuto ad un professionista.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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14 OTT 2022

Cara Lolly,
La sua bimba ha solo 7 anni e capire cosa passa per la testa e' difficile per un adulto figuriamoci per un bambino!
Ma da quello che racconta io allenterei la presa. Lei la descrive in primis come bambina modello che eccelle in tutte le attivita', non sara' che queste aspettative risultano un po' pressanti da confermare?
Forse c'e' bisogno di normalita. di sbagliare, di non essere la prima. Chiaramente non si tratta di parlare di queste cose perche' sono vissute a livello emotivo.
Provi lei p. esempio a dirle..sai che c'e' oggi saltiamo la piscina e andiamo a prenderci un gelato! Lo stesso dicasi per la scuola.
La bambina vive a livello incosapevole ansia da prestazione, ma se lei le dice non ti preoccupare se non arrivi prima o se non prendi un buon voto...non ci crede manco per niente! Contano i fatti e quello che lei realmente desidera da sua figlia.

Le auguro il meglio e resto a disposizione per qualunque cosa.
Dott.ssa Emanuela Tornabene

Dott.ssa Emanuela Tornabene Psicologo a Palermo

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14 OTT 2022

Buongiorno Lolly81, intanto grazie per aver condiviso una parte della sua storia. Immagino non sia semplice e comprendo la preoccupazione che da mamma può avere.
Leggendo ciò che lei ha raccontato, mi salta all’occhio l’età di sua figlia: dovrebbe aver iniziato da poco le scuole elementari (prima o seconda): ecco, ogni passaggio di scuola, dall’asilo al liceo, è importante e significativo per un individuo. Potrebbe esser semplicemente un “sovraccarico” di impegni che la bambina sta avendo( ha detto che capita questo da qualche mese, forse Settembre che segna l’inizio delle attività scolastiche/sportive etc..?): è un’ ipotesi...
Sarebbe inoltre interessante cercare di capire insieme cosa può esser successo un paio di mesi fa; un evento che può sembrare magari poco significativo e che per una bambina di 7aa, come sua figlia, può significare molto.
Stia tranquilla, possono essere stati semplicemente un insieme di fattori oppure un periodo di cambiamento, che spaventa sempre un pochino, sin da piccoli.
Resto a sua disposizione per qualsiasi cosa. Le auguro una buona giornata,

Dott.ssa Colantoni

Dott.ssa Ilaria Colantoni Psicologo a Roma

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14 OTT 2022

Buongiorno,
Il dolore di un bambino, soprattutto quando non se ne vede la causa, è estremamente angoscioso per un genitore, immagino che questo momento non sia facile per lei e che la faccia sentire impotente.
I bambini di quest’età cominciano il loro lavoro di costruzione di un pensiero “più adulto”, e con questo lavoro insorgono anche nuove preoccupazioni. Quella che lei descrive sembra essere una problematica d’ansia legata a qualche angoscia non immediatamente riconducibile all’ambiente “reale” (come lei riporta, infatti, per esempio la bambina “si trova bene” in piscina). I genitori possono senz’altro migliorare la sensazione di essere compresi dei bambini osservandoli e provando loro, sulla base della loro sensibilità e conoscenza dei loro figli, a cercare di capire con loro cosa provoca questa angoscia. È importante però considerare anche che, nel caso in cui sua figlia continuasse a sentirsi angosciata, ricorrere a un professionista è senz’altro opportuno, per permetterle di affrontare questa fase della sua vita e di mettere le basi per lo sviluppo delle fasi successive.
Vi auguro di riuscire a superare questo momento di difficoltà e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dr.ssa Viola Rastrelli

Dott. ssa Viola Rastrelli Psicologo a Milano

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14 OTT 2022

Buongiorno, le cose da valutare sono molteplici. Innanzitutto, è importante capire a quale emozione corrisponde quel pianto: paura? tristezza? rabbia? Chiedere come si sente in quel momento è diverso dal chiedere cosa ti passa per la mente. Nel primo caso si valuta lo stato d'animo, nel secondo i pensieri che possono essere non accessibili alla consapevolezza, mentre l'emozione in primo piano è più facile da identificare.
In secondo, luogo può essere utile osservare cosa avviene prima, durante e dopo il pianto. C'è qualche evento significativo che avviene prima di recarsi a scuola? C'è qualche fonte di stress? Cosa avviene nel momento in cui arrivate a scuola e arriva il momento della separazione? C'è da considerare che il pianto possa essere dovuto ad ansia di separazione e che quindi la preoccupazione sia più per ciò che lascia che per ciò che va ad affrontare.
Altri aspetti da considerare sono come viene accolta la bambina da insegnanti e compagni? Infine può essere utile chiedere alla bambina o alle insegnanti cosa succede durante l'orario scolastico il pianto continua, si trasforma in altri comportamenti particolari oppure la bambina sta bene ed è contenta durante l'orario scolastico.
Questa valutazione non è facile da fare e potrebbe essere utile che venga condotta da un* espert* psicolg*. Per quanto riguarda le informazioni che è possibile attingere dal corpo insegnanti è un po' più complicato, ma più in generale è importante valutare il contesto e il clima in aula.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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14 OTT 2022

Buongiorno Lolly, innanzitutto grazie per la preziosa condivisione. Comprendo la situazione di sua figlia, e anche le preoccupazioni che arreca a lei. Ha mai pensato di intraprendere un percorso? parlare con uno specialista potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti le difficoltà di sua figlia. Allo stesso modo, essendo terapeuta infantile, le consiglio di proporre a sua figlia di parlare con uno specialista, in modo che anche lei magari attraverso il gioco o il disegno possa esprimere quello che è il suo disagio del momento.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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14 OTT 2022

Buongiorno Lolly. Sua figlia sta esprimendo un disagio che non è "razionalizzato", ovvero il suo malessere deriva da aspetti che non sono accessibili a livello mentale, ma che stanziano a livello inconscio. Per poter capire meglio cosa determina questo malessere le consiglio di portare sua figlia da un professionista perché così insieme saranno in grado di permettere a queste emozioni bloccate di trovare una maggior integrazione. Probabilmente c'è stata qualche esperienza (di tipo relazionale e/o sociale) nei vari contesti di vita di sua figlia che si è circoscritta come fonte di ansia. A volte si tratta anche semplicemente di come quell'esperienza viene percepita e interiorizzata e non tanto da quanto sia effettivamente angosciante. Inoltre è un un'età in cui comincia ad emanciparsi, a crescere e a strutturare pian piano una propria identità. Ciò comporta delle difficoltà sul piano dell'autonomia e la tendenza a oscillare tra comportamenti più protettivi e altri più esplorativi. Sua figlia probabilmente sta sperimentando che "difficoltà" cominciare a essere grandi comporta. Attraverso un percorso psicologico vedrà che riuscirà a stare meglio e a ridefinire a livello mentale quell'esperienza, che sia reale o percettiva.
Le auguro una buona giornata.
Dottoressa Teresa De Magistris

Dottoressa De Magistris Teresa Psicologo a Torino

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14 OTT 2022

Buongiorno Lolly, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzetto della vostra storia.
Da quello che scrive mi sembra che la sua bambina stia sviluppando sintomi ansiosi, forse legati alla preoccupazione di eccellere, come lei ha sottolineato. Voi da genitori potete forse mettere un ascolto più attento a questo aspetto, affinché la frequenza scolastica e sportiva non diventi desiderio di prestazione perfetta, perché questo rischierebbe di farla sentire brava solo quando eccelle e di farla sentire molto preoccupata di non valere nel momento in cui non riuscisse.
Come genitori potreste valutare di chiedere un consulto psicoterapeutico per avvicinarvi meglio a ciò che scrivo sopra e capire in che modo aiutare al meglio la vostra bambina a sentirsi più sicura.

Mi rendo disponibile ad ascoltarvi qualora voleste approfondire lo sguardo, dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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14 OTT 2022

Gentilissima utente, dalle parole che lei usa, per descrivere le caratteristiche di sua figlia, la prima cosa che mi viene da pensare è che la bimba sia sottoposta ad un forte stress, dovuto probabilmente ad un desiderio della piccola di rispondere alle richieste che le provengono dai familiari. Non necessariamente le richieste devono essere esplicite, anzi molto spesso non lo sono, ma si respirano e se ne sente la pressione. Essere una bambina modello, eccellere a scuola e anche in piscina, sicuramente comporterà un enorme impegno e una profonda ansia derivante dal timore di non essere sempre al massimo delle aspettative, che ormai la bambina ha fatto proprie, e che non vuole assolutamente disattendere. In presenza di bambini "modello", così come nel caso di bambini che si comportano in maniera diametralmente opposta, è bene porsi qualche domanda e lei, signora cara, ha fatto molto bene a chiedere. Le suggerisco di consultare un terapeuta ad indirizzo sistemico relazionale ed intraprendere un percorso di terapia familiare al fine di esplorare insieme al professionista, le dinamiche all'interno del vostro contesto di vita. A volte basta veramente molto poco per migliorare il clima e ritrovare l'equilibrio e la serenità all' interno del nucleo. Piccoli cambiamenti, possono produrre grandi risultati ed il benessere di tutti, in particolare della bambina. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per eventuali approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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14 OTT 2022

Buongiorno!
Innanzitutto mi dispiace molto che stia vivendo questa situazione, immagino che sia molto preoccupata!
Con la bambina andrebbe indagato un antecedente, qualcosa che lei possa ricollegare alla sua tristezza o alla sua ansia.
Essendo una bambina che eccelle potrebbe sentirsi un po’ in affanno e non sapere come spiegare questa sua emozione..
Sarebbe opportuno ricevere più informazioni dettagliate per fare un analisi della situazione nei contesti di vita della piccola!
Le auguro una buona giornata e resto a disposizione per qualsiasi informazione!

Dott.ssa Amalia D'alesio Psicologo a Bari

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14 OTT 2022

Gentile Lolly, la sua premessa potrebbe essere la chiave della spiegazione di ciò che sta accadendo. Questo eccellere in diversi contesti non le lascia spazio all'errore e all'imperfezione generando ansia e paura. Può essere? Le consiglio di consultare uno psicologo dell'infanzia per focalizzare meglio il problema e aiutare la bambina a sfruttare al meglio le sue potenzialità accogliendo però anche l'emotività.
Rimango a disposizione.
Saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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