Mi chiamo Letizia, sto avendo dei problemi col mio ragazzo ….

Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online) .

Buonasera.
La relazione che descrive con il suo ragazzo sembra essere da lei vissuta in una modalità che la confonde: un rapporto improntato sulla percezione di essere rassicurata inizialmente, e la sensazione quasi opposta adesso. Se ha riscontrato questo cambiamento a partire dalla discussione che vi ha portato a lasciarvi, sarebbe opportuno capire cosa quella rottura ha creato dentro di lei in primis e successivamente che impatto ha avuto su di lui e su di voi come coppia. Credo che bisogna lavorare a partire dalla fatica che fa nel distaccarsi da lui e dal continuo bisogno di attenzione che emerge. La relazione di coppia può trovare equilibrio solo quando lei per prima riuscirà a comprendere meglio le proprie mancanze, ed esplorare da dove provengono le insicurezze che non le permettono di creare un legame di fiducia con l'altro.
Per qualsiasi cosa resto va disposizione e spero che lei si prenda cura di sé.
Un saluto
Dott. Gabriele Fichera

Buonasera Letizia,
intanto sarebbe interessante approfondire la motivazione che vi ha spinto a chiudere la relazione tempo fa, potrebbe nascondere in sé un qualcosa di irrisolto che spinge il suo fidanzato a non parlarne ma nello stesso tempo a non risolverlo.
Per quanto riguarda lei in relazione a questa storia d'amore, basandomi su quel poco che lei scrive qui, mi verrebbe da pensare che la sua ricerca di attenzione continua celi una mancanza che ha già vissuto e ha paura di rivivere che potrebbe essere legata al suo passato relazionale anche in famiglia che la porta ad avere una bassa stima di sé, su cui dovrebbe lavorare necessariamente.
Per stare bene in un rapporto bisogna prima di tutto stare bene con se stessi.
Mi verrebbe da suggerirle una consulenza di coppia, ma mi sembra di capire che lui non sia favorevole. Comunque provi a parlarne con lui, tentar non nuoce.
La consulenza vi aiuterà inevitabilmente a dialogare, a confrontarvi, a mettere difronte all'altro i propri bisogni, le proprie emozioni, a valutare insieme dopo aver preso consapevolezza della vostra relazione se è il caso di continuare o meno.

Spero di essere stata esaustiva.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Ilaria Citraro

Cara Letizia,
i cambiamenti fanno parte della vita, dell'essere umano, ma se non sono sintonici con ciò che sentiamo può essere utile capirne i motivi e scegliere poi cosa fare e come comportarsi successivamente. Al di là della risposta data dal partner, per Lei sembra essere importante capire alcuni aspetti della relazione: Le consiglio di contattare uno psicologo o psicologa per qualche incontro individuale e valutare eventualmente se sia il caso di cominciare anche una terapia di coppia.
Spero di esserLe stata utile, ma rimango comunque a disposizione, anche online,

Dott.ssa Michela Dicosta

Gentile Letizia,
innanzitutto è importante analizzare i motivi e le circostanze della grave discussione occorsa anche per impedire le risposte evasive del suo ragazzo che ha compreso il punto debole derivante dal suo bisogno di attenzioni ed è portato ad approfittarne per gestire più potere nelle dinamiche di coppia.
Il consiglio per lei è di lavorare in psicoterapia per comprendere le origini di questo suo bisogno eccessivo e ridimensionarlo con contemporaneo miglioramento dell'autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Carissima Letizia,
mi sembra di capire che questa relazione non è per voi più soddisfacente e nello stesso tempo c’è una difficoltà a separarsi.
Se vuole, potrebbe iniziare un percorso psicologico individuale o di coppia, se il suo fidanzato è d’accordo, per comprendere le difficoltà comunicative che sono emerse e la fase di stallo che state attraversando, così come le rispettive difficoltà a separarvi attraverso un lavoro di approfondimento di sé.

Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Rea

Ciao Letizia,

comprendo quanto stai portando, immagino che non debba essere facile stare in una relazione dove non ci si sente più gratificati e in cui è difficile prenderne le distanze. Credo che sia importante per te avviare un percorso psicologico in cui iniziare ad esplorare che cosa significa per te avere attenzioni e affetto e se ci sono state esperienze passate che ti hanno fatto sentire frustrata in queste dimensioni. Rimango a disposizione, cordialmente. Riccardo.

Dott. Riccardo Scalcinati

Cara Letizia,
il bisogno continuo di rassicurazioni, attenzioni e affetto può celare delle insicurezze di base importanti. Per vivere relazioni serene e appaganti è molto importante lavorare su esse, così da non vivere in funzione di timori pressanti o spinte disfunzionali.
Mi colpisce in particolare la frase "non riesco a stare senza di lui"... andrebbe approfondito il suo stile relazionale così da individuare eventuali dinamiche insane che la portano oggi a sentirsi ed agire come descrive.
Augurandole una vita indipendente emotivamente con relazioni serene e piene, la saluto e resto a sua disposizione.

Dr.ssa Annalisa Signorelli, esperta in vita relazionale, affettiva e di coppia (ricevo anche online)

Cara Letizia, mi verrebbe da pensare che quella discussione risolta con il tuo gesto di ricongiungimento abbia permesso al tuo ragazzo di "tranquillizzarsi", più precisamente ha capito che i tuoi sentimenti verso di lui sono forti e stabili dunque sente meno la necessità di conquistarti come hai detto tu. Credo però che debba fermarti un attimo a riflettere, se questa relazione non ti dà la serenità, la cura e premura di cui necessiti non dovresti accontentarti. Anche se nutri affetto per questo ragazzo, elemosinare gesti e piccole attenzioni renderà la vostra relazione infelice per te e soffocante per lui. Parlagliene, esponi a lui questo disagio.. il confronto rende la relazione più intima e vi permetterà di trovare un equilibrio.
Per qualunque altro chiarimento o ausilio resto disponibile.
Un caro saluto.

Buongiorno Letizia,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione.
Il tuo ragazzo non ti dà le attenzioni di prima e ciò ti fa soffrire emotivamente.
Ti mancano le attenzioni che ti dava all'inizio della relazione perché ti facevano sentire amata, amabile, desiderata adesso invece venendo meno le attenzioni di prima forse dubiti del suo amore e sei diventata più richiestiva nel rapporto e lui difensivo.
Sappi che le relazioni cambiano, mutano, non si rimane sempre nella fase di innamoramento dove si danno molte attenzioni come nella fase di conquista ma ciò non vuol dire che non ti ami e sia stufato.
Resto a disposizione anche online se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Cara Letizia,

quali sono stati i motivi che vi hanno portato alla "grave discussione"? Quanti anni hai?
La ricerca di continuo affetto e attenzione dev'essere sempre misurata, in modo da non rischiare di eccedere troppo, altrimenti il rischio è che il partner si allontani sempre di più.
Sono a sua completa disposizione, anche online.
Dott.ssa Francesca Orefice.