Buongiorno a tutti, ho qualche problemino col rapporto con mia mamma. Più che altro mi fa paura. Mia mamma ogni volta che svolgevo un azione, mi bloccava per svolgerla lei. Se non facevo come voleva lei oppure la pensavo diversamente, mi faceva sentire inutile, sbagliata e spesso lo faceva criticandomi. Mi sono sentita oppressa, a volte smettevo di fare le cose cosi almeno non avrei avuto lei, che mi controllava e criticava. A volte,penso che mia mamma pensi che siamo le stesse persone, mi sento inglobata. Mi piacerebbe farle capire che dovrebbe rispettare la mia persona, anche quando non condivide ciò che faccio, al posto di cercarmi di cambiare.
Io vedo mia mamma come se avesse due personalità, una buona se fai come dice e una meno se non condivide quello che faccio.
Mi spaventa come si comporta, la sento spesso
ostile e rabbiosa nei miei confronti. Poi a volte torna piu dolce, e spesso sento che mi vuole isolare. Se qualcuno mostra interesse per me cerca di allontanarlo. Mi spavento questo suo comportamento. Come posso fare? Grazie
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14 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Gentile Antonella,
penso che i vissuti che racconta siano molto importanti e forse dovrebbe farsi aiutare ad elaborarli un pò.
Tenga presente che alcune madri, in ragione di difficoltà psicologiche proprie, possono faticare a “lasciare andare” il figlio e riconoscergli quella autonomia e quella indipendenza nel fare e nel pensare, che è elemento fondamentale per vivere serenamente la vita adulta.
Credo che i suoi vissuti di sentirsi “inglobata” da questa mamma, che tende in qualche modo a “fagocitarla”, mi passi l’espressione, ci dicono che è arrivato il momento di mettere dei confini saldi tra lei e sua figura genitoriale. La invito ad usare queste consapevolezze che ha sviluppato per lavorare sulla sua autonomia personale, in modo che possa rafforzare l’indipendenza di pensiero e di azione da sua mamma.
Purtroppo mantenere un atteggiamento giudicante e svalutante verso i figli, come immagino stia sperimentando lei, può avere serie ripercussioni sul loro benessere psicologico e sulla loro capacità di affrontare la vita quotidiana in modo efficace, autonomo e responsabile, incrementando in qualche modo il vissuto di “non essere all’altezza di fare le cose” e promuovendo una posizione passiva, di “dipendenza”, del figlio verso il genitore. E’ inutile che le dica che queste dinamiche ostacolano la maturazione psicologica e possono creare con il tempo svariate forme di disagio psicologico.
Penso anche che avere un sostegno psicologico la aiuti ad elaborare l’ambivalenza di questa mamma che, come nota correttamente lei, sembra ondeggiare in maniera ambivalente tra sentimenti di amore e vicinanza verso di lei, e altri di odio e svalutazione quando non fa le cose secondo quello che è il suo modo di pensare/fare.
Lavori un pò sul rapporto che ha con sua mamma con uno psicoterapeuta, questo le consentirà sicuramente di ottenere una maggiore indipendenza nel fare e nel pensare e nell'affrontare le difficoltà della vita.
16 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno Antonella,
Innanzitutto è importante che lei riesca a valutare con lucidità il comportamento di sua madre e come questo possa influenzare negativamente la sua vita.
Potrebbe provare a chiedere il supporto di uno psicologo della sua zona per riuscire a comunicare al meglio con sua madre e risolvere la vostra problematica.
15 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Antonella,
non si tratta di un "problemino" ma di un problema serio, per altro non facile da risolvere.
Suppongo inoltre che non possa fruire di un supporto da parte di suo padre essendo molto probabile che sua. madre sia dominante anche nella relazione coniugale.
Purtroppo nei rapporti tra genitori e figli succede con una certa frequenza che i primi assumano atteggiamenti di prevaricazione, svalutazione e/o ambivalenza nei confronti dei secondi senza rendersi conto dei danni che possono produrre.
Lei di ciò sembra avere una buona consapevolezza per cui le suggerisco di prendersi cura di sè attraverso (la richiesta di ) un percorso di psicoterapia che le darà la possibilità di introdurre garbatamente le dovute correzioni nel rapporto con sua madre senza il rischio di rovinarlo irrimediabilmente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
