Mesi di attacchi panico, ansia e confusione
Sono mesi che sono afflitta da attacchi di panico e soffro di ansia... L ansia credo sia iniziata nel maggio dello scorso anno e a maggio di qu'est anno sono iniziati gli attacchi di panico, frequenti, spesso anche più volte al giorno. Dimagrisco e aumento peso in continuazione, ho perso l interesse in tutto, non riesco ad essere concentrata nemmeno nella stesura di una pagina di diario, piango e urlo ormai come se respirassi, avevo tanti Hobbie ma non riesco a coltivare nemmeno più uno... Non ho amici, avevo una sola amica la quale si è allontanata perché diceva che ogni giorno la devastavo con i miei pensieri e la facevo stare male, come biasimarla.
Le parlavo dei miei problemi in famiglia e lei più volte desiderava poter fare di più ed era preoccupata, in contporanea si metteva anche la mia relazione, probablematiche rese impossibili a causa della pandemia, il mio fidanzato si trovava all estero e io bloccata in Italia, con lei mi sfogato anche dei litigi con lui e con lui aumentava l ansia, le preoccupazioni, e discussioni, per ogni cosa.
Lei mi ha chiesto di non sentirci per un po perché diceva che comunque non ascoltavo consigli e che non voleva soffrire con me.
sono andata dal mio fidanzato, per riprendere la convivenza e dinuovo la nostra vita. Quando sono arrivata lì si parlava di una seconda possibile chiusura e lui mi sprono a scendere perché avrebbe voluto trovare un modo per poterlo fare anche lui. Io con le lacrime, indecisa, perché nonostante tutto volevo stare con lui, mi era mancato troppo per lasciarlo anche solo una settimana da solo e terrorizzata di ritornare a casa mia gli chiesi di no e lui disse : vabbè allora fa niente, restiamo qui" siccome la madre non sta bene, pensai fosse ingiusto privare una persona dal momento in cui lui la prima volta non è riuscito a scendere. E me ne andai con la promessa che ci saremmo visti presto.
Dopo un paio di giorni dal mio ritorno giù inizio a dirmi ": te ne sei andata dinuovo, potevamo stare insieme" quando ogni giorno mi trasmetteva l ansia e mi sentivo un peso. E ci sono rimasta male perché pensavo di fare cose buone... Lui dice di no, che mento se dico che mi preoccupo per lui. Quando lunedì gli parlai della data di ritorno iniziò ad essere freddo ( non sopporta molto il fatto dell ordine e del chiedergli un po' di collaborazione in casa) e io gli dissi che non volevo vivere a vita distanti, perché questa cosa è andata avanti per 4 anni, tutto di un tratto iniziò a dire cose senza senso, iniziò a dire che l ho scocciato con i miei problemi, le mie ansie... Dove ogni volta che
cercavo un confronto, un parere, modi dicesti normali di due persone, era sempre solo pronto a puntare il dito e dire : c è l avete tutti con me, sono sempre io il cattivo, quando cercavo solo di capire o far capire o un dialogo....è sempre stato per la violenza, qualsiasi cosa ha sempre voluto risolverla con le mani, e sono sempre stata intimorito. M disse, poi, che lo contattò un ragazzo , che lui non conosce, io non conosco, e gli ha parlato improvvisamente di me e di cose di 3 anni, quando per 7 mesi mettemmo un punto alla relazione, perché discutevamo sempre, e non stavamo bene, e mi accusa ancora che io in quei mesi ho reagito, che sono uscita con le amiche, andavo in palestra, mi scattavo foto e mi ha detta che mi hanno osservata,ed hanno spifferato cose che non so se siano viritiere oppure no. con quanto interesse Nell andarlo a chiamare dopo anni... Vorrei denunciare prima di tutto ma non so chi sono e lui ha chiesto di non volermi sentiree e di voler mettere un punto... Dopo una convivenza, progetti... dopo che tante volte mi sono sentita male per disinteresse, per comportamenti... Che dovevamo mettere un punto, e lui lo sapeva per tutte le volte in cui abbiamo realizzato di essere diversi ed in conflitto,la mia amica mi ha allontanata anche perché si è sentita male per un anno, perché mi diceva di lasciarlo andare e io l ho ignorata
e si è scocciata di sentirsi inutilmente male e invece di punto in bianco ha chiuso tutto, per cose del passato ed... ho perso tutto e mi ritrovo in casa che non mi vogliono e mi hanno chiesto di andarmene, dove ogni giorno mi deridono o quando ho chiesto di aver bisogno di aiuto e sono scoppiata a piangere si sono messi a ridere... Non è una cosa importante
Non so da dove iniziare e cosa fare... Il mio compagno era tutto, ho perso lui ho perso... Nonlo so. So che dovrei reagire ma non ci riesco, non riesco ad uscire di casa, a leggere, mangiare, mettere la crema, nulla... Non so più nulla... sono afflitta costantemente da lacrime ed attacchi di panico che mi rendono instabile ovunque.
In cosa sbaglio...