Vado da un'analista, ho 19 anni. I problemi che mi hanno condotto lì sono legati a manifestazioni somatiche di natura psichica, l'incapacità di entrare in contatto con l'altro, l'assenza o comunque scarsità di affetti (non di emozioni), la tendenza all'immedesimazione, il mio controllo ossessivo su me e chi mi circonda, la sensazione di vuoto che mi pervade e la costante incapacità di provare piacere in molte delle attività quotidiane, nei rapporti interpersonali, come accennato prima, nel coinvolgimento in quasi qualsiasi cosa faccia ecc. Penso a grandi linee vi possiate essere fatti un'idea della sofferenza che mi affligge...
Qual è il problema?
-Continuo a mentire all'analista, condisco la verità con la bugia fino a che si confondono
-Temo che questo possa provocare ostilità da parte sua nei miei confronti.
Ora voi potreste rispondermi che la cosa migliore da fare sia parlarne direttamente con lei e che sarà uno dei punti cardine utili a valutare le dinamiche transferali [...]
Un suggerimento dal cuore, VERO: Ha senso portare avanti una analisi stando a queste condizioni?
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16 MAG 2017
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Mentire all'analista ha certamente un significato quale per esempio il mettere alla prova la persona che si ha di fronte. Quanto ci ascolta?, Quanto ci prende in considerazione? Mentire etimologicamente deriva da Mens mentis, dapprima con il significato di immaginare. Lei cosa immagina nella relazione con l'altro? Accedere alle sue motivazioni, ricercare l'origine di questo comportamento e delineare cosa si aspetta da chi la ascolta e si occupa di lei possono rappresentare spunti di riflessione importanti. Buona giornata Dott.ssa Giovanna Canziani
16 MAG 2017
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Gentile Ombrella,
In questa sede non è possibile esprimere valutazioni o dare consigli così precisi come lei chiede.
Posso dirle che la psicoterapia è innanzitutto una relazione tra due persone, quindi perché ci sia la migliore comprensione possibile è necessario che il suo analista conosca almeno la sua paura a condividere alcune cose, se non riesce per ora a descriverne il contenuto. Poi valuterete insieme come procedere.
Per il resto la psicoterapia è un percorso volontario, può scegliere sempre di interrompere o cambiare se sente il lavoro inefficace o non di aiuto per lei.
Si tratta di un trattamento sanitario ed è sempre legittimo per ogni paziente valutare i risultati, i miglioramenti e cambiamenti positivi che ha notato durante il percorso.
Disponibile per dubbi o chiarimenti,
Le auguro una buona giornata.
16 MAG 2017
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Non ha senso mentire all'analista. C'è però da chiedersi perchè senti il bisogno di mentire anche allo psicologo/a. Forse non si è create un'alleanza terapeutica? necessaria per affidarsi a qualcuno. Forse non ti fidi del tutto di lui/lei, tanto da non riuscire a essere completamente te stessa e quindi stai remando contro te stessa . Ci sono quasi sempre delle paure a lasciar andare le vecchie abitudini per aprirsi a nuove modalità di vita, anche se si pensa che facciano stare meglio, a volte non è facile abbandonare lo status , come se dovessi fare un salto nel vuoto senza paracadute. Il tuo paracadute è proprio l'analista! Il mio suggerimento è di parlarne, a poco a poco, in seduta, sforzati di aprirti almeno in questo contesto dove non si è giudicati. Forse temi il giudizio......
Dott.sa Paola Fedeici, psicologa psicoterapeuta
riceve a Binasco (Mi) re Rapallo (Mi)