Salve.Dopo una nuova visita psichiatrica mi è stato prescritto Maveral 50 per una depressione ansiosa con lievi ossessioni.In precedenza ho preso per anni Citalopram,15 gocce,ma il medico ha ritenuto opportuno passare a Maveral perchè più specifico.Ho fatto il passaggio da 15 gocce citalopram a una compressa di Maveral 50,direttamente,da una settimana e sono comparsi sintomi che prima non avevo.Mi sono sentito inizialmente molto stanco e assonnato durante tutto il giorno e da ieri anche un pò più ansioso e agitato.So che sono effetti collaterali dovuti al cambio farmaco,ma volevo chiedervi,tendono a sparire?Perchè mi fanno stare male e preoccupano abbastanza,non mi piace sentirmi come uno zombie durante la giornata.Fra una decina di giorni ho il controllo ma appunto volevo sapere prima se dovevo stare tranquillo e pensare che questi effetti siano 'normali' con l'assunzione di questo farmaco.Grazie
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
8 LUG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
gentile utente,
questo è un sito di psicologia e noi psicologi non prescriviamo farmaci. Le consiglio di rivolgersi ad un portale medico.
cordialmente
dott.ssa Cristina Mencacci
8 LUG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentile utente,
la cosa migliore da fare è parlare dei suoi quesiti con il curante che le ha prescritto i farmaci. Avrà così tutte le delucidazioni di cui ha bisogno per rasserenarsi e procedere alla cura con costanza e fiducia.
Cordialmente
8 LUG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Utente,
lo psicologo non è un medico quindi non ha competenze in materia di psicofarmacologia (materia di competenza psichiatrica). E' importante che lei rivolga queste sue domande al medico che le ha prescritto i farmaci, anche per una questione di coerenza nel trattamento.