Mio marito è una persona apparentemente calma e tranquilla, ma soffre di egocentrismo narcisistico, purtroppo in famiglia siamo tutti consapevoli dei suoi limiti,per cui lo trattiamo con sufficienza mantenendoci spesso in superficie. Non è in grado di coltivare nessun tipo di rapporto ne con me che sono sua moglie ne con i figli ormai adulti. L'altra sera si sono sfiorati attimi di tragedia, padre e figlio si sono dati alle mani violentemente, e la cosa grave è che anch'io ho usato la violenza per dividere i due. Oggi a distanza di due giorni, come può, mio marito dimenticare tutto e fare l'indifferente come se nulla fosse successo?
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24 LUG 2018
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Cara Simona,
capisco la situazione e il disagio che stai affrontando ma non credo che capire se tuo marito soffra di qualche forma di disturbo o se il suo comportamento sia semplicemente frutto del suo carattere possa in qualche modo cambiare le cose. E' infatti indispensabile prendere coscienza che non posiamo cambiare le persone, neppure quelle più vicine a noi. Tuo marito è così, forse con il tempo cambierà o forse rimarrà sempre uguale con i suoi comportamenti.
Al contrario molto importante è chiedersi cosa vogliamo noi rispetto a determinate persone e situazioni. Quindi il mio invito può essere quello di chiedere a te stessa cosa vuoi fare dato tutto questo? Vuoi cambiare qualcosa di te e del tuo comportamento in relazione alle persone e a ciò che sta avvenendo? Ricordandoti che noi abbiamo un grandissimo potere decisionale su noi stessi ma siamo praticamente impotenti sulle decisioni e i comportamenti degli altri.
24 LUG 2018
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Gentile Simona,
uno dei meccanismi che la nostra mente utilizza di fronte a esperienze spiacevoli, è l’esclusione dalla consapevolezza. È un meccanismo che, a livelli diversi di intensità, utilizziamo tutti. Questa forma di esclusione consente di mantenere una stabilità interna, salvo poi il ripresentarsi il problema in maniera istintiva è automatica, quando ci si ritrova di fronte a vicende simili a. quella che lo ha generato. Non so se è il caso di suo marito. Probabilmente suo marito non è fiero di quanto accaduto e l’apertura di un dialogo potrebbe essere utile, eventualmente anche a proporre un consulto con uno soecialista
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli
24 LUG 2018
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Carissima, non so a che livello sia suo marito, ovvero, non ho capito se si tratta di un problema clinico o solo un tratto di personalità. In tutti i casi sarenbe meglio inviarlo presso uno specialista. Io consiglierei un percorsp anche per la famiglia. In casi come questi bisognerebbe essere uniti e aiutare chi, anche se inconsapevole, sta soffrendo.
Resto a disposiziine.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca