Buon giorno, scrivo perché da poco ho scoperto che mio marito ha problemi con alcool, droga e gioco d azzardo...avevo dubbi ma da qualche tempo ne ho conferma. Non ammette di avere questi problemi credendoli "gestibili" ma purtroppo questi mix lo rendono paranoico e da gelosia la sua diventa un ossessione che lo porta a scene e violenze psicologiche insostenibili. Mi ha reso una persona chiusa, triste con ansie nel rapportarmi con altri uomini. Abbiamo un ristorante e il contatto con la gente è essenziale ma era diventato insostenibile, scene e insulti sono all ordine del giorno.Non so più cosa fare, a chi posso rivolgermi? Uno psicologo? Uno psichiatra, un analista? ad oggi me ne sono andata di casa e da lavoro per poter tutelare la nostra bambina di 2 anni ma vorrei trovare una soluzione, è sempre stato geloso ma la vita che conduce ora lo rende davvero irriconoscibile, vorrei si impegnasse a tornare la persona che era. Grazie
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15 GIU 2019
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Gentile Alice,
non vorrei sembrarle irriverente e mi dispiace che ci sia di mezzo una bambina piccola da tutelare ma in questo momento credo che più dello psicologo o dello psichiatra lei abbia necessità di contattare un buon avvocato.
Soltanto se suo marito successivamente dovesse dare segni credibili di voler uscire dal suo problema è ipotizzabile per lui una psicoterapia individuale o meglio ancora una psicoterapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 GIU 2019
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Getile signora, concordo con il collega che le ha già dato la prima risposta. Ha fatto bene ad allontanarsi dal marito e da casa, purtroppo queste situazioni di dipensenza richiedono una forte motivazione da parte dell'interessato, senza la quale non sarà facile uscire da un problema che probabilmente si trascina da tempo. In genere la persona motivata accetta di farsi seguire da Centri specializzati per le dipendenze da sostanze, dall'alcool e dal gioco. Si tratta di Centri che affrontano il percorso grazie a una equipe di specialisti (psicologo, psichiatra innanzitutto). Occorre che suo marito si renda conto di cosa sta perdendo, quindi lei farà bene a non cedere. Eventualmente può informarsi se nalla sua zona esiste qualche Centro di recupero - si puo' anche frequentarlo da esterni - e informare il marito. Se lui non dovesse accettare o continuasse a negare non vedo molte prospettive di soluzione. Quindi un avvocato a quel punto le sarà utile ed eventualmente un /una psicologo/a per sostenere e seguire lei nel periodo più difficile del percorso.
In ogni caso lei si è dimostrata una persona decisa.
Dott.ssa Paola Federici, psicologa psicoterapeuta
16 GIU 2019
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Salve Alice,
dalle sue parole emerge il forte carico di difficoltà e sofferenza che investe tanto lei e la sua bimba quanto suo marito.
Da soli è complesso affrontare queste situazioni perché investono diverse aree delicate: gli affetti più cari, il lavoro, il denaro... ma chiedere aiuto è già un ottimo punto di partenza per migliorare lo stato delle cose.
Le consiglio di rivolgersi in prima battuta ai servizi per le dipendenze della sua città. sono gratuiti e dispongono solitamente di una rete di collegamenti che potrebbero aiutarvi.
E' tuttavia possibile che esistano liste d'attesa lunghe per cui potrebbe rivelarsi più rapido rivolgersi ad associazioni che operano nel privato sociale.
Resto a sua disposizione, se lo desidera, per darle qualche indicazione in più, operando da diversi anni nell'ambito dei servizi per le dipendenze.
13 GIU 2019
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Buongiorno Alice,
non può affrontare la situazione da sola, soprattutto con una bambina così piccola e un'attività da portare avanti. In genere in diverse città ci sono diverse associazioni che potrebbero aiutarla, se vuole mi contatti che provo a darle una mano.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole mi può contattare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda