Mangio senza motivo da quando sono disoccupata
Mangio senza motivo da quando sono disoccupata mi rifugio nel cibo e la cosa inizialmente mi fa star bene poi mi manda in crisi perche non consapevole che sbaglio
Mangio senza motivo da quando sono disoccupata mi rifugio nel cibo e la cosa inizialmente mi fa star bene poi mi manda in crisi perche non consapevole che sbaglio
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Gentile signora Alessandra,
per "problemi" con il cibo come i suoi i referenti cui rivolgersi per superarli (anche per sempre!) sono: un capace psicoterapeuta ed un nutrizionista clinico anche se a volte lo stesso specialista può avere entrambe le competenze professionali richieste
paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
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Salve, il cibo spesso diventa una potente valvola di sfogo che permette di gestire stati ansiosi, di rabbia o tristezza. Potrebbe essere utile contattare uno Psicoterapeuta con l' obiettivo mirato di elaborare la frustrazione legata alla perdita del lavoro e acquisire delle tecniche che la possano aiutare nel gestire in modo autonomo gli stati emotivi corrispondenti. A volte è meglio intervenire subito anche con un percorso breve e in senso preventivo.
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Gentile Alessandra,
spesso le abbuffate sono scatenate da emozioni negative che la persona non percepisce consapevolmente. Nel tuo caso, è possibile che le preoccupazioni legate alla disoccupazione vengano messe a tacere dal piacere momentaneo dell'abbuffata, dopo la quale però sopraggiunge il senso di colpa. E' importante che cerchi di spezzare questo circolo vizioso, se necessario parlandone con uno specialista che saprà darti dei consigli in merito.
Cordiali saluti.
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Gentile Alessandra,
è evidente che la perdita del lavoro ha determinato in lei un forte disagio e un "vuoto" che lei cerca continuamente di riempire. L'appagamento momentaneo la soddisfa solo per poco, proprio perchè non sana in lei la frustrazione profonda che avverte. Avendo già buona consapevolezza del problema , potrebbe chiedere un aiuto specialistico per comprenderlo meglio ed evitare che tale comportamento non diventi abitudine e dipendenza.
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Gentile Alessandra,
talvolta il cibo viene utilizzato per compensare le frustrazioni del quotidiano, ma questa modalità è spesso disfunzionale perché non le permette di comprendere cosa c'è alla base del suo bisogno di cibo. Consultare un Collega di persona potrebbe essere molto utile per uscire da questo circolo vizioso.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
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