Mancanza di prospettive, tutti gli sforzi sembrano inutili
Salve,
sono un ragazzo di 33 anni, lavoro da circa 12 anni come libero professionista. Nel tempo ho sempre lavorato, mi ritengo una persona in grado di fare il proprio lavoro e in questi 12 anni credo di averlo dimostrato, sia a me stesso che alle persone con cui ho avuto a che fare. Il problema nasce dal fatto che nonostante gli sforzi, gli straordinari, lo studio continuo sembrano non servire a nulla. Nonostante i miglioramenti, non riesco ad uscire dallo status quo, non riesco a superare un gradino che mi permetterebbe maggiore stabilità economica ma soprattutto psicologica.
Vivo di corsa, scadenze da rispettare su scadenze da rispettare, il tempo per gli hobby e per la mia persona è pari a zero. Ho introdotto novità nella mia attività, mi hanno dato soddisfazioni personali ma mi hanno portato via altro tempo utile alla mia persona. Mi sembra letteralmente di combattere tutti i giorni per mantenere la concentrazione su quello che devo fare dal punto di vista della professione per poi perdere di vista le amicizie, passioni e tutto quello che riguarda la sfera personale. Sto sacrificando tutto, o quasi, per lavorare senza ricevere così tanto in cambio e psicologicamente è pesante. Mi sento stanco sia fisicamente che mentalmente, in continua ansia, mi metto continuamente in discussione , chiedendomi di più, per non tradire le aspettative mie e di chi mi ha accordato fiducia.
Non so quanto potrò continuare così a lungo e non credo sia possibile pensare di mantenere questi ritmi fino a 60 anni. Tutta questa fatica mi sta facendo mancare la prospettiva di quello che sto facendo e a volte sono tentato anche di abbandonare tutto. Possibile che in questa vita e in questo paese non si possa vivere con un po' di tranquillità mentale? sono una persona volenterosa e mi piace la tranquillità, non pretendo mica di non far nulla per il resto dei miei giorni...