Ho una malformazione al seno e non riesco a superare la vergogna del mostrarmi nuda di fronte ad un partner perché so che ne rimarrebbe disgustato. Questo mi impedisce di avere una relazione normale con qualcuno.(ho 18 anni)
Non riesco nemmeno a parlarne con il mio analista perché la cosa mi crea troppo imbarazzo, lo sa solo mia mamma :( cosa posso fare?
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20 FEB 2015
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Cara Giulia,
leggo la sofferenza che il tuo scritto riporta ma avendo poche informazioni cercherò comunque di darti un piccolo consiglio...
Parli di una "malformazione" al seno di cui sembrerebbe che soltanto tua madre ne sia a conoscenza.
Immagini il "disgusto" che qualcuno possa provare nel vedere il tuo corpo.
Ti "vergogni" a parlarne...
Spero che tu abbia consultato un medico, uno specialista che abbia accuratamente valutato il tuo caso per raggiungere la diagnosi di "malformazione" e che non si tratti di un presunto piccolo difetto (scusami, ma le informazioni non sono abbastanza chiare e percui non voglio escludere anche questa possibilità)...
Tuttavia, in entrambi i casi comprendo il disagio che può determinare, specialmente negli anni in cui inizia un percorso di sviluppo, di maturazione e di accettazione di sé.
Ha mai pensato ad un intervento chirurgico di tipo correttivo?
Nella speranza di esserti stata di aiuto ed a disposizione per qualsiasi informazione, ti ringrazio per aver scritto.
Dott.ssa Antonia Titta
23 FEB 2015
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Carissima Giulia
riprenditi e prendi coraggio.
Ricordati che tu non sei tutta quanta in questo problema.
Tu sei una persona stupenda e degna di essere amata e piena di cose belle.
Hai questo problema... ok... non sto negando la sua drammaticità e l'impatto di insicurezza che ti genera.
Ti dico però che tu devi affrontarlo!
Affronta questo problema e parlane ancora con tua mamma.
Andate insieme da uno specialista e chiedi un consulto pratico, cioè cosa si può fare
in pratica.
Giulia, non rimandare, hai il sostegno di tutti noi e tutti siamo disponibili ad aiutarti psicologicamente.
Facci sapere che hai affrontato la cosa e come è andata.
Un carissimo saluto, in attesa di news.
Parla con la mamma e agisci!!!
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
20 FEB 2015
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Credo che insieme a tua madre puoi sentire il parere di un medico competente che potrà rassicurarti e suggerirti come affrontare ed eventualmente risolvere questo tuo disagio. Penso lo psicologo che stai frequentando ti possa aiutare a superare la tua timidezza e senso di inadeguatezza che vivi nel rapporto con le altre persone, un caro saluto Dottssa Rosanna Tartarelli
20 FEB 2015
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Buongiorno Giulia,
mi piacerebbe sapere meglio da quanto tempo evidenzia questa difficoltà nel rapporto col suo corpo e come l'ha gestita finora.
Inoltre, leggo che lei ha un terapeuta. Perchè pensa sia difficile parlarne con lui o con altre persone importanti della sua vita (oltre alla mamma)?
20 FEB 2015
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Gentile Giulia,
mi sembra di capire che la malformazione di cui parla disgusta in primo luogo lei stessa. La via dell'accettazione psicologica delle proprie imperfezioni fisiche è indubbiamente lunga e impervia: non ha considerato la possibilità di ricorrere alla chirurgia estetica? Ho conosciuto giovani donne letteralmente rinate dopo una rinoplastica. A volte problemi apparentemente insolubili si risolvono con l'azione, come proverbialmente fece Alessandro Magno tranciando di netto con la spada l'inestricabile nodo di Gordio.
Molti auguri.
20 FEB 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Giulia, credimi, comprendo molto bene la tua difficoltà che in questo momento ti sembra insormontabile, ma vorrei proporti un altro punto di vista: di considerare questa "difficoltà" come un vantaggio...che ti permette di selezionare i partner più intelligenti e sensibili. Credimi, te lo dico anche per esperienza personale...esistono persone capaci di andare oltre agli schemi comuni, sta a te darti questa possibilità. Io credo anche che quando tu stessa ti accetterai, il "miracolo" accadrà. Raccogli dunque tutto il tuo coraggio e inizia ad amarti parlandone anche con il tuo terapeuta: Un bacio, Anna
20 FEB 2015
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Buongiorno Giulia, abbi fiducia nel tuo analista/terapeuta perchè accennando a lui/lei il tuo disagio emotivo (senza dover necessariamente decrivere, da parte tua, i dettagli intimi) il terapeuta potrà applicare le tecniche previste per i "grandi/piccoli "traumi come, ad esempio, il protocollo elettivo dell'EMDR (Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari) o altre tecniche valide.
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Grazie per la tua valutazione!
20 FEB 2015
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Buongiorno Giulia,
complimenti per avere scritto in questo portale. E' sicuramente già un primo passo di fondamentale importanza per il suo benessere. Giulia, posso comprendere cosa prova quando scrive che sente vergogna ed imbarazzo. Ma d'altra parte é proprio attraverso la comunicazione, che a sua volta passa attraverso l'accettazione di quello che la caratterizza, a portarla verso la conquista di un maggior senso di fiducia in lei stessa. Nel momento in cui riuscirà ad esprimersi in modo autentico, libero, vero, anche e soprattutto con il suo analista, sono certa che sarà in grado di porsi in relazione con gli altri in modo sicuramente più facile. Giulia, la perfezione non esiste e noi umani non possiamo esserne dotati (e aggiungo per fortuna!!) e proprio per questo ognuno di noi é unico e speciale esattamente per quello che è, quindi provi a considerare la sua malformazione come una sua peculiarità, ciò che la caratterizza.Non intendo banalizzare ma solo farle capire che il nostro corpo ci è fornito in dotazione e poco possiamo fare per cambiarlo ma il nostro essere, la nostra personalità la nostra "firma personale"è qualcosa che possiamo coltivare ogni giorno.Ed è sicuramente l'unica cosa che conta nelle relazioni, quelle sane e durature.
Dr.ssa Anna Gallucci, Vicenza
20 FEB 2015
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Ciao Giulia!
Capisco il tuo imbarazzo e credo che scrivendoci tu abbia già fatto un passo importante. Il primo rapporto sessuale crea imbarazzo, mettersi a nudo è qualcosa che a tutti riesce difficile. Avere una malformazione ti fa concentrare su quella e basta come se tu ti identificassi con la malformazione, ricorda che c'è altro e che magari l'altro ti vede nella totalità e non solo per questo aspetto che a te adesso appare così primario. Esplorare i tuoi timori, le tue convinzioni e la tua percezione con qualcuno è ciò che più ti aiuterà a sciogliere l'imbarazzo. Scrivimi se vuoi...
20 FEB 2015
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Cara Giulia, il tema del "disgusto" appartiene a te e devi lavorarci sopra per poterlo superare. È particolare che tu non riesca a parlarne con il tuo analista, forse rappresenta, se è un maschio, un immaginario partner che non accetterebbe, che potrebbe provare disgusto. Credo che tu debba parlare invece con il tuo analista, se non direttamente del tuo pensiero, del fatto che hai un segreto che ti è molto difficile condividere. Forse lui sarà poi in grado di condurti sulla strada che ti può aiutare. Roberta
20 FEB 2015
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Gentile Giulia, il tuo non è un caso isolato, ma si può superare col tempo. In questi casi occorre molto impegno psicologico da parte tua. Devi convincerti innanzi tutto che una anomalia fisica non è nulla di fronte l'anomalia mentale che molte persone "belle" hanno. Per superare poi il disagio di mostrarti di fronte ad un partner, ti consiglio di prepararlo prima, parlando del tuo problema, ma solo quando sei sicura di poterti fidare di quella persona. Molte volte una certa ritrosia nasce appunto dal fatto di non essere preparati, e se vi è un sentimento serio la cosa si può appunto superare con l'accettazione mentale preparata con i dovuti modi.
Un caro saluto
Giuseppe Di Maria - Monterotondo (RM)
20 FEB 2015
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Salve Giulia,
la tua 'tempistica interiore' ti ha mandato qui per ottenere la giusta spintarella dalle Colleghe che mi hanno preceduta ed alla quale si unisce la mia. Un caro saluto
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
19 FEB 2015
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Buongiorno Giulia,
eppure vede che scrivendo questo post è riuscita a parlarne! Allora non è impossibile farlo ... e per superare l'imbarazzo può ricorre a qualche escamotage, tipo scrivere le cose che vorrebbe dire magari in forma di racconto narrato da un personaggio di fantasia, come fosse una storia, o la trama di un libro o di un film.. oppure con un disegno, un grafico, una mappa concettuale.. Non pensi che siano cose bizzarre perchè è come mettere una distanza tra sè e le cose che deve dire, una distanza che può attenuare i timori e il disagio del comunicarle.
Questo potrebbe essere il primo passo per affrontare il problema...
19 FEB 2015
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Buongiorno gentile Giulia,
con calma si faccia coraggio ed inizi ad accennare al suo terapeuta cosa la tormenta. Vedrà che il terapeuta riuscirà piano piano a portarla verso la comunicazione completa del suo problema. Il terapeuta è lì per aiutarla, senza giudizi e con pazienza. Si affidi a lui dicendogli che c'è qulcos'altro di cui non riesce a parlare. Basterebbe questo per innescare anche in lei la confidenza.
Le porgo i miei migliori auguri
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma