Madre che dorme con figli

Inviata da GM · 25 set 2024 Terapia di coppia

Salve,

Mia moglie dorme ormai da 8 anni con i bambini (3/7/11 anni nella stessa camera, 3/7 nel Letto matrimoniale insieme a lei e quella di 11 in un letto singolo addossato a quello matrimoniale) e io in un altra stanza. Ma a voi sembra una cosa normale ? Per i bambini è sano? Sana per la coppia? I genitori di mia moglie dormono in camera separate da una vita , emula inconsciamente?

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Miglior risposta 26 SET 2024

Gentile GM,
la ringrazio per la condivisione di questi suoi dubbi, chiarirli ha una certa rilevanza in quanto ciò che descrive è un comportamento diffuso ma non per questo consigliato.

Dandole una risposta sul piano psicoeducativo è importante sapere che nonostante il “co-sleeping” sia praticato in alcune culture, un legame eccessivo al letto matrimoniale oltre i primi anni potrebbe limitare lo sviluppo dell’autonomia. Bambini di 7 e 11 anni dovrebbero iniziare a sperimentare una maggiore indipendenza, soprattutto durante il sonno. Vari studi dimostrano che l’autonomia durante l’infanzia è essenziale per lo sviluppo della sicurezza emotiva e dell’autosufficienza. In questo contesto, incoraggiare la transizione dei bambini a letti o stanze separate può rafforzare la loro capacità di sentirsi sicuri in spazi personali.

Mentre per quanto riguarda il suo rapporto coniugale, dormire separati per così tanti anni può influenzare negativamente l’intimità e la connessione. Uno degli effetti principali è la riduzione del tempo passato insieme come coppia, che è essenziale per la salute della relazione. Lei, GM, potrebbe sollevare la questione con sua moglie, ma in un modo che non la faccia sentire giudicata o attaccata. Ad esempio, potrebbe iniziare il dialogo parlando dei propri sentimenti e bisogni, dicendo qualcosa come: “Mi manca condividere il letto con te e penso che questo ci aiuti a essere più uniti come coppia. Che ne pensi se iniziamo a discutere su come fare dei piccoli cambiamenti per recuperare questa vicinanza?”.
Probabilmente ci sono delle motivazioni che guidano il comportamento di sua moglie, ma un primo passo sarebbe quello di condividerle con lei. A seguire, è possibile che il bisogno di dormire con i figli, non parta tanto da loro quanto da sua moglie ed è per questo che potrebbe nascere da esigenze profonde e non stia solamente riproducendo uno schema familiare, per questo è consigliabile non farla sentire criticata ma, piuttosto, compresa.

Personalmente le suggerisco un approccio graduale per la transizione, magari iniziando con i bambini che dormono in una stanza separata, ma con la rassicurazione della madre o sua, in quanto anche lei ha un ruolo importante in questo processo, attraverso una routine notturna o l’uso di una luce notturna.
Infine, non meno importante, un supporto psicologico di coppia potrebbe anche aiutare a esplorare il ruolo della dinamica familiare e promuovere un dialogo più aperto e costruttivo.

Le auguro che riusciate ad affrontare la situazione in maniera costruttiva e di tenere a mente le esigenze dei bambini per un sano sviluppo.
Cordialmente,
dott.ssa Silvia Bicciato

Dott.ssa Silvia Bicciato Psicologo a Padova

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23 OTT 2024

Buona sera GM, com'è la relazione tra lei e sua moglie? IO comincerei a riflettere su questo aspetto. Affronterei con molta calma e delicatezza questo tema in modo da capire quali vissuti, emozioni, pensieri appartengono a sua moglie e a lei relativamente al funzionamento della vostra vita di coppia. Sbrogliando questo aspetto la motivazione del co-sleeping di sua moglie con i figli assumerebbe il suo reale significato e probabilmente si risolverebbe il problema.

A disposizione per potere riflettere su come avere una discussione costruttiva con sua moglie.

Michela Romano
psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Michela Romano Psicologo a Santorso

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22 OTT 2024

Salve,

Capisco la tua preoccupazione riguardo alla situazione del sonno in famiglia. È un tema molto delicato e che suscita diverse opinioni. Cercherò di fornirti alcune informazioni che potrebbero esserti utili per riflettere sulla situazione.

È normale?

Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Ognuna famiglia ha le proprie dinamiche e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un'altra. In passato, dormire tutti insieme era una pratica molto comune, mentre oggi è più diffusa la tendenza a far dormire i bambini nella loro stanza.

È sano per i bambini?

Alcuni studi suggeriscono che dormire con i genitori nei primi mesi di vita possa avere dei benefici per il bambino, come favorire l'allattamento e ridurre il rischio della SIDS (Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante). Tuttavia, non ci sono prove scientifiche definitive che dimostrino che dormire tutti insieme fino a età più avanzate sia necessariamente meglio per lo sviluppo del bambino.

È sano per la coppia?

Dormire separati può incidere sulla intimità di coppia e sulla comunicazione. È importante che tu e tua moglie parliate apertamente di come vi sentite riguardo a questa situazione e cerchiate di trovare un compromesso che soddisfi entrambi.

Emula inconsciamente i suoi genitori?

Il fatto che i genitori di tua moglie dormano in camere separate potrebbe aver influenzato le sue abitudini, ma non è detto che sia l'unico motivo per cui ha scelto di dormire con i bambini. Potrebbero esserci altre ragioni, come la necessità di rassicurare i bambini o la difficoltà a farli addormentare da soli.

Cosa puoi fare?

Parlane con tua moglie: È fondamentale che tu esprima le tue preoccupazioni e i tuoi desideri in modo aperto e rispettoso.
Cercate un compromesso: Potreste provare a far dormire i bambini più grandi nella loro stanza e solo il più piccolo con tua moglie, oppure stabilire dei momenti in cui i bambini dormono da soli.
Consultate un esperto: Se non riuscite a trovare una soluzione, potreste rivolgervi a un pediatra o a uno psicologo dell'infanzia per avere dei consigli più personalizzati.
Considerazioni aggiuntive:

Età dei bambini: Man mano che i bambini crescono, potrebbero avere bisogno di più autonomia e di un proprio spazio.
Dinamica familiare: Ogni famiglia è diversa e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un'altra.
Benessere di tutti: La decisione finale dovrebbe essere presa tenendo conto del benessere di tutti i membri della famiglia.
Ricorda: Non esiste una risposta giusta o sbagliata. La cosa più importante è che tu e tua moglie riusciate a trovare una soluzione che vi permetta di dormire bene e di avere una vita familiare serena.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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21 OTT 2024

Buongiorno, la situazione (il co-sleeping) che descrivi è piuttosto comune in molte famiglie, ma ci sono diversi aspetti da considerare per valutarne la normalità e la salute.

Per i bambini:
Senso di sicurezza: Dormire con i genitori, soprattutto nei primi anni di vita, può fornire un senso di sicurezza ai bambini. Tuttavia, man mano che crescono, è importante che imparino anche a dormire da soli.
Indipendenza: È utile che i bambini sviluppino abilità di indipendenza e auto-regolazione, e questo include anche il sonno. Dormire in una camera separata può aiutare a favorire questa autonomia.
Per la coppia:
Intimità: La mancanza di un sonno condiviso può influenzare l'intimità e la connessione tra i partner. La qualità della relazione può risentire della separazione notturna.
Ritmi familiari: Stabilire routine in cui i genitori possono avere tempo per loro stessi è importante per mantenere una relazione sana. Potrebbe essere utile trovare momenti in cui trascorrere del tempo insieme.
Riflessioni sull'emulazione:
È possibile che la tua moglie stia emulando modelli genitoriali vissuti, ma questo non è necessariamente negativo. Spesso, le persone tendono a ripetere dinamiche familiari a cui sono abituate, sia in positivo che in negativo. È importante comunicare e riflettere su queste esperienze per affrontarle consapevolmente.

Se la situazione sembra creare tensioni o incertezze nella vostra relazione, potrebbe essere utile parlarne apertamente con tua moglie. Valutare insieme se fare dei cambiamenti, come ad esempio incoraggiare i bambini a dormire da soli, potrebbe giovare sia ai bambini che alla vostra coppia. Una consulenza familiare o di coppia potrebbe anche fornire un supporto utile in questo percorso.

Rimango a disposizione per ogni chiarimento e per fissare un eventuale appuntamento.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Ferrazzi

Dott.ssa Paola Ferrazzi Psicologo a Busto Arsizio

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18 OTT 2024

Salve,
La pratica del cosidetto "cosleeping" (ovvero dormire nello stesso letto coi figli) e' praticata abbastanza comunemente da molti genitori. Nella cultura occidentale, e' un fenomeno relativamente recente (riguarda soprattutto le ultime due generazioni di genitori), in genere praticato con bambini molto piccoli. Ovviamente non esiste una regola assoluta su quando interrompere, ma direi che dall'eta' di 2-3 anni e' importante per i bambini dormire da soli per agevolare lo sviluppo di una sana indipendenza.
Per rispondere alle sue domande, la situazione attuale non e' la migliore ne' per i suoi figli, ne' per la coppia. E' interessante notare che sua figlia maggiore ha 11 anni, ma Lei dice che questa situazione e' iniziata 8 anni fa. Non sembra quindi essere la naturale continuazione del dormire con un neonato. Provi a pensare se c'e' stato un evento scatenante: una crisi della coppia, la seconda gravidanza, uno stress particolarmente intenso che ha colpito la famiglia. Le possibilita' sono tante.
Dal suo messaggio non e' chiaro se Lei e sua moglie avete mai affrontato questo argomento in tutti questi anni. Se ancora non e' successo, sembra sia arrivato il momento di farlo. Sara' importante non presentare la questione come un'accusa verso sua moglie, quanto piuttosto una richiesta di maggiore vicinanza e intimita'. In caso vi troviate in difficolta' a comunicare o trovare una via di uscita che soddisfi i bisogni di entrambi, un percorso di terapia di coppia potrebbe essere utile.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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17 OTT 2024

Gentile G.M.,
si intuisce che questa abitudine o scelta di sua moglie a lei non piace ed è strano che l'abbia comunque tollerata per ben otto anni senza un confronto in cui esprimere le sue ragioni per le quali forse questa cosa non le sembra sana e normale.
Se è vero che i bambini piccoli fruiscono di un senso di maggiore protezione dormendo a contatto con la mamma è anche vero che col passare degli anni è bene abituarli ad una graduale autonomia per cui è preferibile che comincino a dormire nella loro stanza.
Ovviamente, su questa cosa e su tante altre che riguardano l'educazione dei figli occorre che vi sia accordo tra i due genitori.
Pertanto, il suggerimento è di provare autonomamente a parlare con sua moglie sia per migliorare con lei un dialogo evidentemente carente che per capire le ragioni della sua scelta sottolineando però da un lato l'importanza di abituare i bambini ad una progressiva autonomia e dall'altro quella di recuperare una maggiore vicinanza fisica ed emotiva per la coppia.
Tuttavia, se dietro questa scelta di sua moglie si dovesse celare una velata crisi della relazione coniugale sarà opportuno avvalersi di un percorso psicoterapeutico di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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17 OTT 2024

Gentile utente,
grazie per l'aver espresso i suoi dubbi su una dinamica famigliare abbastanza comune, ma alla quale spesso si presta poca attenzione.
Il sistema famigliare ed in particolare la coppia che, in seguito alla nascita di un figlio subisce un cambiamento, ha necessità col tempo e via via con la sempre maggiore acquisizione d'indipendenza dei figli, di ristabilire un proprio equilibrio. La problematica è strettamente legata alla difficoltà che molti genitori vivono nel separarsi dai propri figli, quando sarebbe necessario ad un certo punto comprendere che è sano recuperare la propria intimità, mettere dei confini, separare, creare anche uno spazio fisico che appartenga solo alla coppia.
E' importante che lei comunichi e parli delle sue perplessità a sua moglie, dei suoi desideri, ma soprattutto della necessità di recuperare un equilibrio di coppia e famigliare adesso troppo sbilanciato.
Resto a disposizione per altre richieste e le faccio i miei auguri!
Dott.ssa Anna Lucia Marzia

Dott.ssa Annalucia Marzia Psicologo a Roma

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16 OTT 2024

Buongiorno gentile Utente, comprendo la sua preoccupazione per la situazione che sta vivendo e il desiderio di capire se sia sana sia per i bambini che per la coppia. Partendo dai bambini, dormire nello stesso letto o nella stessa stanza della madre può essere rassicurante per loro, soprattutto in età più giovane, ma con il passare del tempo può essere importante promuovere una maggiore autonomia e indipendenza nel sonno. Questo processo può variare da famiglia a famiglia, ma a lungo termine, può essere utile per i bambini avere il proprio spazio, poiché favorisce il loro sviluppo psicologico e l’autonomia personale.

Per quanto riguarda l’effetto sulla coppia, è naturale che una simile disposizione possa ridurre i momenti di intimità e complicità tra i partner, che sono fondamentali per mantenere una connessione emotiva e affettiva. Dormire in camere separate per un lungo periodo può creare una distanza tra i coniugi, che potrebbe incidere sul legame relazionale.

In merito alla possibilità che sua moglie emuli inconsciamente il comportamento dei suoi genitori, potrebbe essere utile esplorare questa dinamica, magari all'interno di un dialogo aperto e non giudicante con lei. Talvolta, ripetiamo schemi appresi nell'infanzia senza rendercene conto.

Una discussione aperta con sua moglie su come entrambi vivete questa situazione potrebbe aiutarvi a trovare un equilibrio che sia soddisfacente per tutti i membri della famiglia, promuovendo sia il benessere dei bambini che quello della coppia.

Se sentisse il bisogno di un supporto più approfondito, resto a disposizione per una consulenza di coppia che potrebbe essere senza dubbio utile per esplorare questi temi in maniera più ampia.

Spero di esserle stato d'aiuto.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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2 OTT 2024

Gentile GM,
La ringrazio per aver condiviso con noi i suoi dubbi. La situazione che descrive solleva diverse considerazioni, sia per il benessere dei bambini che per la salute della vostra coppia nonostante risulti normale che le famiglie trovino soluzioni abitative diverse, e ciò che funziona per una potrebbe non essere adatto per un'altra.

Dal punto di vista dei bambini, dormire con i genitori può offrire loro un senso di sicurezza e comfort, ma è anche importante che sviluppino la propria indipendenza. Una coabitazione prolungata può influenzare la loro capacità di addormentarsi autonomamente e di instaurare buone abitudini di sonno.

Per quanto riguarda la coppia, invece, è fondamentale mantenere una connessione intima e unita e dormire in stanze separate può influenzare l’intimità e la comunicazione, creando una distanza emotiva nel rapporto. Potrebbe essere utile riflettere su come entrambi vi sentiate riguardo alla situazione attuale e valutare se ci siano modi per ripristinare un equilibrio.

È davvero importante che lei parli con sua moglie riguardo a questa situazione. Una comunicazione aperta e sincera può aiutarvi a comprendere meglio le esigenze di entrambi e a trovare un equilibrio che funzioni per la vostra famiglia. Potrebbe iniziare esprimendo come si sente riguardo all’attuale disposizione, sottolineando l’importanza dell’intimità nella vostra relazione e il benessere dei bambini. Cercate di esplorare insieme le ragioni di questa situazione e se ci sono timori o preoccupazioni che possono essere affrontati e, così facendo, potreste anche considerare di discutere possibili soluzioni, come il graduale passaggio a delle nuove abitudini che rispettino le esigenze di tutti.

La chiave è ascoltare e capire il punto di vista dell'altro, creando uno spazio sicuro per una conversazione costruttiva.

La storia familiare di sua moglie potrebbe avere un impatto sul suo modo di gestire la situazione, ma è importante comunicare insieme per comprendere pienamente il perché dello sviluppo di tali dinamiche.

Resto a disposizione per qualunque dubbio e, se lo desidera, possiamo approfondire ulteriormente questi punti o esplorare altre possibilità insieme.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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1 OTT 2024

Buongiorno, quello del dormire nel lettone è un argomento estremamente spinoso! Storicamente impensabile, l’intimità del corpo a corpo notturno con la madre è stato considerato da tutta una certa letteratura come dannoso perché lambisce il sovvertimento della differenza tra generazioni, la necessaria differenziazione tra corpi e annulla i movimenti di separazione. Tuttavia oggi giorno è estremamente diffuso e da tabù è oggi candidamente ammesso da molti genitori e anche consigliato col nome di co-sleeping (fino ad una certa età per la verità, cosa che se dimentica). In ogni caso, caro signore, ciò su cui nell’immediato impatta maggiormente é, proprio come dice lei, la relazione tra i genitori perché comporta solitamente l’ azzeramento della sessualità della coppia. Ed è sull’amore e sul desiderio di coppia, per forza di cosa anche sessuale, che potrei invitarla a farsi sentire chiedendo per lo meno spiegazioni. Un saluto

Dott. Andrea Alliata Psicologo a Milano

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1 OTT 2024

Buongiorno e grazie per la condivisione.
Dormire per così tanto tempo con i bambini, alcuni dei quali in un'età in cui dovrebbero avere già sviluppato un'indipendenza nella fase del sonno, potrebbe sottindedere una problematica nella relazione coniugale. Non solo in quella con i figli in cui il distacco fa parte di un processo naturale e uno dei tanti compiti evolutivi dei ragazzi, ma di coppia perché questo comporta una distanza fisica e conseguentemente anche intima e sensuale, fondamentale in una coppia sana e in equilibrio.
Sarebbe interessante avere più informazioni sul Vostro rapporto di coppia, sul Vostro tipo di intimità, in che modo siete arrivati ad accettare questa routine...
Mi tenga aggiornata

A disposizione

Paola Schizzarotto Psicologo a Limena

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1 OTT 2024

Gentile utente,

La ringrazio per averci raccontato la sua situazione. Comprendo pienamente il senso di smarrimento e la preoccupazione riguardo a come questa dinamica stia influenzando sia la sua vita familiare che di coppia. La coabitazione con i figli nella stessa camera per un lungo periodo di tempo, come descritto, può sicuramente sollevare interrogativi sia sul benessere dei bambini che sull’equilibrio nella relazione di coppia.

Prima di tutto, è utile riflettere sul fatto che ogni famiglia sviluppa abitudini diverse nel gestire il sonno dei figli, e queste abitudini possono essere influenzate da molteplici fattori: culturali, personali, o come accenna lei, da modelli che inconsapevolmente si replicano. Tuttavia, ciò che è davvero importante è se questa situazione crea disagio a lei, a sua moglie o ai bambini. A lungo termine, dormire separati può avere un impatto sulla vostra intimità di coppia, mentre i bambini potrebbero avere bisogno di imparare a sviluppare una propria indipendenza, anche nella gestione del sonno.

Il fatto che i genitori di sua moglie dormano in camere separate potrebbe influenzare inconsciamente la vostra situazione, come giustamente ha notato, ma la chiave è capire cosa rappresenta per lei questo arrangiamento e cosa può significare per entrambi. Sarebbe molto utile aprire un dialogo su questo, esprimendo i suoi sentimenti in modo delicato e costruttivo, senza giudizio. Spesso dietro queste scelte si nascondono paure o ansie che possono essere affrontate insieme.

In definitiva, per rispondere alle sue domande: non c’è un modello unico di normalità, ma è importante valutare se questa situazione sta compromettendo il benessere individuale e di coppia. Se sente che questo sta creando distanza tra voi o ha un impatto negativo sui bambini, è essenziale lavorare insieme per trovare un equilibrio che permetta a tutti di sentirsi accolti e sereni.

Se vuole, possiamo approfondire insieme questo argomento per esplorare come affrontare questa situazione nel modo più adatto a lei e alla sua famiglia. Potrebbe essere un’occasione per rafforzare la vostra relazione e garantire un ambiente sereno e bilanciato per i vostri figli.

La aspetto volentieri, se vorrà.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Cutrale.

Dott.ssa Sara Cutrale Psicologo a Bergamo

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29 SET 2024

Caro GM,

No, non è sano che sua moglie dorma con i suoi figli e che mantenga questo tipo di relazione.
Ci possono essere diverse motivazioni che possono spingerla a questo, difficoltà sue è comprensibili solo all’interno della sua storia di vita.

Come la psicoanalisi insegna, noi non possiamo curare nessuno per interposta persona. Sua moglie cosa pensa di questo? Manifesta nel dialogo con lei qualcosa?

Quello che può fare è fare lei un suo percorso per comprendere come posizionarsi all’interno della relazione con sua moglie e con i suoi figli e “guardare” la sua parte di sofferenza.

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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29 SET 2024

Buongiorno,
la situazione che descrive solleva alcune questioni importanti, sia per il benessere dei bambini sia per la salute della coppia. È comprensibile che lei si senta preoccupato e voglia capire se questo modo di gestire il sonno familiare sia sano e normale.
Dal punto di vista dei bambini, dormire insieme ai genitori può essere rassicurante, soprattutto nei primi anni di vita, ma a lungo andare, può ostacolare il loro sviluppo dell'autonomia. A partire da una certa età, solitamente dai 3-5 anni in su, è consigliabile che i bambini comincino a dormire nella propria stanza, in modo da sviluppare l'indipendenza e imparare a gestire i momenti di distacco, che sono parte del loro percorso di crescita emotiva. Continuare a dormire con i genitori fino a un'età avanzata può portare, in alcuni casi, a difficoltà nell'elaborare queste transizioni e nell'affrontare le sfide della separazione emotiva e fisica.
Per quanto riguarda la coppia, dormire in camere separate per un periodo può essere giustificato da ragioni pratiche (come per esempio problemi di sonno o esigenze di lavoro), ma quando questa separazione diventa prolungata, può influenzare negativamente l'intimità e la vicinanza emotiva della coppia. Il sonno condiviso è spesso un momento in cui la coppia ha l’opportunità di rafforzare il legame, sia fisico che emotivo, e questa assenza prolungata può creare una distanza che, alla lunga, potrebbe compromettere la relazione.
La questione dell’influenza familiare, come il fatto che i genitori di sua moglie abbiano dormito in camere separate per lungo tempo, è interessante e potrebbe avere un impatto inconscio. Sua moglie potrebbe aver interiorizzato questo modello di comportamento e potrebbe, senza esserne pienamente consapevole, replicarlo nella vostra relazione, tuttavia, è importante non trarre conclusioni affrettate su questo aspetto e cercare di esplorare insieme, con calma, i motivi che la portano a mantenere questa dinamica.
Se questa situazione sta creando tensione nella vostra relazione, potrebbe essere utile affrontare il tema con sua moglie in modo aperto e comprensivo, spiegando le sue preoccupazioni sia per il benessere dei bambini sia per la salute della vostra coppia. Può essere un argomento delicato, ma parlare di ciò che la preoccupa potrebbe aiutarvi a trovare una soluzione condivisa.
In alcuni casi, un percorso di consulenza familiare o di coppia può essere un valido aiuto per comprendere meglio le dinamiche in atto e trovare un equilibrio che tenga conto delle esigenze di tutti i membri della famiglia.
Resto a disposizione, anche online, per ulteriori approfondimenti o per aiutarvi a esplorare insieme una strada che possa soddisfare i bisogni di tutta la famiglia. Un cordiale saluto,
Dott.ssa Camilla Persico

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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27 SET 2024

Salve,
dal punto di vista psicoeducativo sarebbe opportuno incoraggiare l'autonomia dei propri figli, il dormire da soli è uno di questi passaggi che di solito si consolidano prima dell'età dei bambini in questione. Mi domando se la questione sia stata affrontata da lei e da sua moglie: ne avete parlato? Avete cercato una soluzione? Come mai la signora pensa che i figli debbano dormire con lei e non da soli? Credo sarebbe prima opportuno comprendere le motivazioni della signora e cercare un dialogo fra di voi che vi permetta di trovare un fronte comune dal punto di vista dell'educazione dei figli.
Saluti,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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27 SET 2024

Buongiorno GM,
Grazie per aver condiviso questa parte della sua vita tanto importante qui con noi.

Non credo di poter essere nella posizione per dirle se la modalità con cui dormono i suoi figli assieme a sua moglie sia normale oppure no, perché credo che questo sia qualcosa che spetta a voi come famiglia. Posso dirle però certamente che dal punto di vista psico-educativa questo può assolutamente avere delle ripercussioni sui bambini. Il passaggio dalla condivisione del letto con i propri genitori al dormire soli nel proprio letto è fondamentale per sviluppare l'autonomia e il senso di sicurezza dei ragazzi, che in questo modo è come se non si "svincolassero" mai dalla propria mamma. Spesso inoltre la modalità con cui le famiglie si organizzano all'interno della loro casa riguarda tutti i membri che la compongono e diventano espressione del "problema".

La questione che solleva è importante: non conosco quali siano le dinamiche del suo rapporto con sua maglie, però mi sembra di capire che questa situazione a lei non va affatto bene, ma nonostante ciò lei abbia continuato per anno a viverla. Sarebbe importante che lei iniziasse ad esprimere questo suo sentire rispetto alla vostra coppia e anche a voi come genitori. Le scelte rispetto all'educazione dei propri figli dovrebbero essere frutto di due persone; sembra che qui però lei non sia preso in considerazione ne dalla sua compagna ne da se stesso. Come avviene per il dormire, semplicemente si rilega in un altro letto, lasciando tutto il resto al proprio posto.

Le consiglio di comunicare con sua moglie ed eventualmente sarebbe importante essere supportati a livello familiare da un professionista. Spero di averle dato uno spunto.

Resto a disposizione qualora ne abbia bisogno,
Dott.ssa Tanda Giorgia.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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26 SET 2024

Buonasera GM,
la situazione che descrive porta a chiedersi se la comunicazione di coppia sussista o si sia molto ridotta per via della mancanza di un luogo ove possa avvenire.La camera matrimoniale é, in genere, il luogo ove la coppia condivide la vicinanza fisica e l'opportunità di parlare di sé stessa, di come ognuno dei due si senta, di cosa la preoccupa o la rassicura, il luogo ove si é in due senza la presenza della prole. Il luogo dell'intimità genitoriale.
La prole é bene abbia un suo spazio a parte, nel quale poter affrontare le varie fasi emotive dovute alla crescita, specie nella fase del riposo notturno, nel quale si presentano ,fino ad una certa età, timori e paure tipiche dell'infanzia e che poi spariscono. Un luogo che considerano loro e distinto da quello dei genitori.
In questo caso sembra invece che non vi sia questa realtà e che lei, inoltre, inizi a risultarle pesante e disfunzionale questa separazione che sussiste da otto anni, specie per lo sviluppo dei figli. L'intimità di coppia é alterata e per questo deve iniziare a chiedersi, prima di tutto a sé stesso, se si sente di poter continuare così, quindi rispondendo a questa domanda, porre le basi per un confronto sincero e schietto con la sua consorte, confrontando le distinte esigenze e motivazioni per cui si é venuta a creare questa situazione familiare. Sarebbe auspicabile un consulto professionale con un/a professionista dell'età evolutiva per sentire un parere, specificamente competente, circa la sanità o meno di questo comportamento, che viene adottato per la notte, nei confronti dei figli. Per quanto riguarda la "sanità" della coppia questo lo potete verificare parlandone tra voi con tempo e calma e pazienza , da soli. Lei ponendosi queste domande ha già percepito che questa situazione può risultare dannosa alla relazione e per tal motivo va affrontata ora la questione prima che diventi un problema. Che i suoi suoceri abbiano da sempre dormito in stanze separate potrebbe essere un modello che la sua consorte ha introiettato, a patto che lei sia stata a dormire con la madre come fa ora con i figli. Dormire separati può essere una necessità se uno dei due viene svegliato continuamente dal comportamento del partner durante il sonno (bruschi scatti, russare forte ecc.), in caso contrario dovrebbe risultare un piacere condividere questa importante attività del nostro ciclo vitale, a parte personali difficoltà che in ogni caso vanno comunicate e affrontate insieme al/la partner. In ogni caso, da come scrive, il rapporto sembra ben solido ed é per questo che vale la pena di porvi la dovuta attenzione per fare in modo che lei possa ritornare a fianco della moglie e, con tempo e pazienza, assegnare ai figli lo spazio a loro competente e dar loro modo di sperimentare e superare "l'ansia da separazione", così pure per la madre .
Vi auguro un ottimo dialogo e chiarimento tra voi.
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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26 SET 2024

Buongiorno, credo la situazione che lei descrive rappresenti lo specchio di un disagio che riguarda tutta la famiglia e credo sarebbe utile inquadrarla così, non penso esistano emulazioni consce o inconsce che tengano. Otto anni sono tanti, forse è arrivato il momento di cercare un aiuto terapeutico specifico per la famiglia. Se sua moglie non dovesse essere d'accordo (cosa che non si può assolutamente dare per scontata) inizi lei con l'intento di aiutare la sua compagna di vita a superare le eventuali resistenze che potrebbe mostrare. Non si perda d'animo, si tratterà con ogni probabilità di trovare una comprensione reciproca che sembra sia venuta a mancare e che si può benissimo ritrovare senza dare nulla per scontato. Un caro saluto. Dott. A. Mosso

Dott. Antonello Mosso Psicologo a Cagliari

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26 SET 2024

Salve GM, questa pratica, spesso materna , è molto comune nelle famiglie , esprime un bisogno di protezione e sicurezza della madre nei confronti dei bambini insieme alla necessità di sentirli ancora piccoli, ma non è molto utile alla crescita e alla maturazione dei ragazzi che hanno la necessità di trovare le loro certezze in una figura genitoriale solida che consenta loro di esplorare il mondo liberamente senza trasferire incertezze e preoccupazioni ma facendo percepire la sicurezza della propria presenza di fronte alle difficoltà . Non è utile nemmeno per la coppia che perde i suoi spazi di intimità e i suoi confini . Sicuramente se ciò accade è presente qualche difficoltà che frena ad agire in modo diverso . Dalla descrizione che ha riportato sembra quasi che sua moglie abbia un suo tempo interiore che definisce il momento del distacco e percepisca il distacco in un modo graduale , la più grande ha un letto a sé ma ancora vicino , i più piccoli invece sono a diretto contatto nel letto matrimoniale . Magari quel letto accostato sarà poi separato fino a trovare un suo spazio in un altro luogo della casa . Capisco il suo sentirsi escluso e il desiderio di trovare una giusta collocazione in questo spazio familiare . Cari saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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26 SET 2024

Buonasera,
Non è sano per i bambini perché non sperimentano l autonomia e il diventare grandi e non è proficuo per la coppia perché verrebbe a mancare l intimità fondamentale nella coppia.
Sarebbe necessario vedervi in coppia e successivamente con colloquio familiare.
Buon pomeriggio. Disponibile anche on line.
Dott.ssa Carmelina Proietto

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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26 SET 2024

Salve, credo che un aiuto psicologico possa aiutarvi a capire le dinamiche sottese a tale comportamento al fine di valutarne i benefici sia per i figli che per la coppia; è importante cercare di dare un significato a tale dinamica al fine di poterne cogliere i costi/benefici e promuovere eventualmente un cambiamento.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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26 SET 2024

Buongiorno GM credo che debba affrontare questa cosa con sua moglie perché innanzitutto non è precisamente sano per i bimbi. Inoltre mi.chiedo.comr si senta lei nella coppia, data questa situazione e di questo dovrebbe parlare. Potrebbe aiutarvi una terapia di coppia che aiuti ad elaborare i motivi di questo attaccamento verso i figli che mette lei in disparte. La famiglia ha come pietra fondante la coppia e se scricchiola quella poi tutto segue.Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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26 SET 2024

Buongiorno,
Sicuramente dormire nel lettone con i propri genitori, infonde sicurezza nei bambini, non facendoli mai esporre alle paure che possono incontrare dormendo magari in modo solitario.
Ma è anche vero che continuare a farli dormire con sé, può sviluppare una certa insicurezza in loro, in quanto la fissità dell’esperienza preclude la possibilità di conoscere e confrontarsi in modo graduale con le proprie paure ed incertezze.
Tendenzialmente l’evento sporadico non è un problema, ma la continuità potrebbe essere un ostacolo nella loro crescita personale.
E’ un argomento ed anche una situazione complessa, di certo sarebbe corretto magari iniziare in modo graduale a far dormire in maniera solitaria i propri figli, senza sgridarli o imponendo loro in modo forzato il non dover dormire nella vostra stanza, ma incoraggiandoli così ad avere più fiducia in sé stessi, partendo magari con il ragazzo più grande, magari creando una sorta di rituale di rilassamento prima di coricarsi a letto, può aiutare (es. Una camomilla, un racconto, e poi nanna).
Ma veniamo all’altra parte della questione: lei che dorme in un’altra stanza. Ci sarebbe da indagare il vostro rapporto, la vostra sessualità, e in generale da capire anche se lei ha mai lamentato a sua moglie del disagio per la situazione e se sì, che risposte le ha dato.
Cordialmente,

Federico Alberto Russo

Federico Alberto Russo Psicologo a Paderno Dugnano

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26 SET 2024

Dormire insieme ai bambini, in particolar modo quando sono molto piccoli, è una pratica che in molte famiglie viene adottata, e in alcuni casi può fornire ai bambini un senso di sicurezza e protezione. Tuttavia, man mano che crescono, è importante che i bambini acquisiscano autonomia anche nelle loro abitudini del sonno. Il bambino impara anche attraverso il distacco fisico a gestire la separazione in modo sano, creando uno spazio personale e costruendo sicurezza in se stesso. Dal punto di vista della relazione di coppia, dormire separati per un lungo periodo può influenzare l’intimità e la connessione emotiva. Il momento del sonno condiviso è spesso una delle poche occasioni in cui la coppia ha la possibilità di stare insieme in modo tranquillo e intimo. Se questo momento viene a mancare, la coppia può sentirsi più distaccata, anche se non sempre è così per tutti. L'assenza di uno spazio esclusivo per voi come coppia può essere un segnale di difficoltà nella relazione o, in alcuni casi, di priorità che si sono spostate completamente sui figli, lasciando in secondo piano il legame coniugale. Se si sente a disagio o nota delle ripercussioni negative sul rapporto di coppia o sul benessere dei bambini, potrebbe essere utile parlarne apertamente con sua moglie, in un contesto di ascolto reciproco. Non si tratta di giudicare la situazione come “normale” o “anormale”, ma piuttosto di capire insieme se sta funzionando per tutti i membri della famiglia, voi compresi. Una conversazione aperta potrebbe anche esplorare le ragioni per cui questa abitudine persiste e capire se c’è una strada per trovare un equilibrio tra il bisogno dei bambini e il bisogno di spazi per la coppia. Potrebbe essere utile anche valutare un eventuale supporto esterno, come la terapia di coppia o familiare, per approfondire questi temi e trovare insieme una soluzione che vi faccia sentire tutti più sereni.

Laura Cappello Psicologo a Roma

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26 SET 2024

Buongiorno

Capisco che questa situazione possa essere fonte di preoccupazione per te. Ogni famiglia ha le proprie dinamiche e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un’altra. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare:

Per i bambini:
Sicurezza e Comfort: Dormire con i genitori può offrire un senso di sicurezza e comfort, specialmente per i bambini più piccoli.
Indipendenza: Man mano che i bambini crescono, è importante che sviluppino la loro indipendenza, anche durante il sonno. Potrebbe essere utile incoraggiarli a dormire nelle loro stanze.
Per la coppia:
Intimità: Dormire separati può influire sull’intimità e la connessione emotiva tra i partner. È importante trovare momenti di qualità da trascorrere insieme.
Comunicazione: Parlate apertamente delle vostre esigenze e preoccupazioni. Potrebbe essere utile trovare un compromesso che soddisfi entrambi.
Influenza familiare:
Modelli di comportamento: È possibile che tua moglie stia inconsciamente seguendo l’esempio dei suoi genitori. È importante riconoscere questi modelli e decidere insieme cosa è meglio per la vostra famiglia.
Potrebbe essere utile consultare un professionista per discutere di queste dinamiche e trovare soluzioni che funzionino per tutti voi.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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