Sono stufo di questa esistenza. Nulla è come vorrei. Vorrei essere più bello, più intelligente, più forte, più aperto...La mia più grande soddisfazione nella giornata oltre che a fumare mariuana è abbandonarmi strafatto nel letto e immaginare come sarebbe potuto andare tutto diversamente. L'unico pensiero che mi blocca dall'estremo gesto è che farei del male a chi mi vuole bene...tramutando l'unica cosa che mi rimane, le amicizie, nel peggiore anatema di sempre. Mi chiedo, perché lavorare? Perchè amare? Perchè vivere se alla fine è tutto un attimo nel nulla? Non mi rimane soltanto da provare qualche sostanza che lentamente mi prenda fino a condurmi alla morte?Oramai neanche la musica, fuoco perenne della mia vita, riesce a scaldarmi...Vorrei che assieme alla vita ti venisse dato anche un pulsante che ti permette di cancellarti dall'universo. In amore posso dire di aver dato tanto e ricevuto molto poco...In famiglia i miei si odiano e si fanno patire...Per quanto riguarda lo studio sporadicamente ho potuto dirmi uno studente modello, e non di certo recentemente: ho puntato tutto sulla musica, suonavo la batteria..ma poi una tendinite mi ha insegnato che tutto è effimero...Non c'è cosa che possa percepire che non mi faccia sentire male...Mi sento terribilmente solo...
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25 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Francesco,
sei nel pieno di una crisi esistenziale e vivi in questo vuoto che è già di per sé una vita non vita.
Tu scrivi che: "Vorrei essere più bello, più intelligente, più forte, più aperto", guarda se fossi tutto questo non è affatto detto che staresti meglio di così...magari il vuoto resterebbe.
Dalla tua lettera però, in qualche strano modo, ho ricavato la percezione di qualcosa che cova sotto la cenere...qualche brace di un fuoco che vorrebbe ardere.
L'interesse nel non voler causare sofferenza ad altri e il riconoscere di avere persone che ti vogliono bene e il grande valore che hai dell'amicizia sono le tue ancore di salvezza.
Ora dovresti, a partire da quanto sopra, fare alcune cose importanti uno: smettere di stordirti, due recuperare il senso di te stesso.
Questo ti permetterebbe di recuperare e poter dare maggior senso alla tua esistenza...C'è un mondo là fuori che aspetta anche te.
Qui occorre essere coraggiosi e "corteggiare" la vita invece di continuare a "vagheggiare" la morte.
Come molti, come te, che cadono in crisi esistenziali, sei dotato di tante e buone qualità che però stai mantenendo a seme invece di piantarle e farle crescere.
Se tu coltivassi il tuo "orticello"...avresti qualche frutto, forse la vita tornerebbe a piacerti.
L'aiuto psicoterapeutico sarebbe importante per te.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
29 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Francesco,
il suo malessere potrebbe originare principalmente dalla sfera relazionale, come sembra indicare la sua ultima frase.
Tale sfera è in genere facilmente recuperabile con opportune sedute di psicoterapia, per cui le consiglierei di consultare una psicologa psicoterapeuta. L'indirizzo della Gestalt mi risulta molto efficace per recuperare relazioni di vecchia data o attuali, mentre la Strategica Breve è più adatta per acquisirne di nuove. Quest'ultimo indirizzo è anche molto efficace contro gli stati depressivi.
Cordiali saluti
26 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Francesco, a me sembra di intravvedere una sintomatologia depressiva ma non una organizzazione di significato depressa. Questa, che potrebbe essere vista come una differenza superficiale, invece è di enorme importanza. Perché il sintomo è una chiave di accesso importante verso i nuclei emotivi profondi di personalita', ma una diagnosi descrittiva (appunto, focalizzata solo sui criteri sintomatologici) è ben diversa da una diagnosi esplicativa (ovvero che inserisce il sintomo all'interno di uno sviluppo emotivo, di un contesto storico). Per quel che la riguarda, mi sembra di ipotizzare dei significati di inadeguatezza più che di perdita (almeno rimanendo a ciò che ha scritto) che, soprattutto in questo periodo della sua vita, sta astraendo a significati esistenziali. Le consiglio, dunque, una terapia che vada a ricostituire la sua emotività di base, che la differenzia da tutti gli altri, e che rintracci i suoi attributi di significato, in modo che mondo emotivo e mondo cognitivo comincino a sintonizzarsi reciprocamente e verso l'esterno. Credo che lei abbia abbastanza chiaro il quadro della sua situazione, le serve "solo" un punto di vista alternativo a quello che lei è abituato ad utilizzare (e che le sta proponendo le solite, attualmente inefficaci, soluzioni) per poter far emergere risorse antiche e nuove che le permettano di dare un senso più complesso (rispetto a quello rigido e concreto di adesso) al suo progredire esistenziale.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postazionalista Roma
23 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Francesco,
è possibile attraversare momenti bui in cui non si vede la luce, neanche da lontano. Ed è anche giusto, se le cose non ci soddisfano da nessun punto di vista, sentirsi così amareggiati. Prendi questo momento come uno spunto da cui partire per scoprire perché dovresti continuare a vivere e non pensarla come un luogo, la vita, solo di insuccessi e frustrazioni. La vita la vedi dal tuo punto di vista, quindi è fondamentale per non far spegnere il fuoco, continuare a cercare di scoprire cosa ti può dare di buono. Se resisti, in un momento di particolare buio, se trovi la forza di farti avanti e continuare a vivere, la luce non tarderà a farsi vedere. Le sorprese potrebbero essere inaspettate. Se in questo percorso senti la necessità di avere un supporto, sarei felice di poterti aiutare. Cordialmente, dottor Savasta.
23 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Francesco,
Dal tuo messaggio traspare la forte sofferenza che stai provando e contemporaneamente il desiderio di volere ancora fare qualcosa per migliorare la situazione, perché il tuo mi è sembrato un grido di aiuto. I tuoi problemi si possono risolvere se alimentiamo questo desiderio e lo facciamo aderire il più possibile alla realtà che vivi. Per prima cosa rivolgiti al servizio dipartimento di salute mentale della tua zona, che inquadreranno meglio la situazione anche dal punto di vista farmacologico e di dipendenza. Successivamente, sempre partendo dalla tua motivazione, puoi iniziare un percorso di psicoterapia adeguato che ti segua e ti dia i giusti strumenti per vivere una qualità della vita adeguata. Lasciati andare e permetti a chi di dovere di aiutarti, il motore è già avviato; in questo modo anche il tuo senso di solitudine di allevierà.
Un caro saluto e qualora avessi bisogno non esitare a contattarmi.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Villaricca (Napoli).
23 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Sei depresso. Hai bisogno immediato di uno psicologo che si occupi di disturbi dell'umore. Guarda nella tua provincia, anche qui su Guida Psicologi, e chiedi un appuntamento per una terapia ad uno specialista. On line si può fare poco. Vedrai riuscirai ad uscire da questo stato, ma devi curarti. Con affetto. Dott. Sergio Rossi.
22 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Francesco,
mi sembri abbastanza depresso ma la depressione è una patologia che si può curare e si cura con la psicoterapia e, se necessario, anche con farmaci antidepressivi.
Ti chiedi perchè lavorare, amare e gioire della vita se tutto dovrà finire e alla fine ogni vita è un attimo, ma non nel nella bensì nell'eternità!
Non capisco il tuo ragionamento : davvero vorresti essere solo tu immortale?
Sai bene che tutte le persone mentalmente sane lavorano, amano e gioiscono della vita pur sapendo che un giorno dovrà finire.
Allora devi convincerti che i tuoi pensieri e anche la tua dipendenza dalla cannabis sono frutto di una situazione di patologia che può essere curata e guarita come pure la tua tendinite!
Pertanto ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia per cominciare a fare pensieri diversi e più costruttivi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).