Salve, sono al secondo anno di ingegneria aerospaziale, e, nonostante abbia dato tutti gli esami e con ottimi voti al primo anno, questo inizio di secondo anno mi sta buttando giù. Sto male la mattina per svegliarmi e venire in università in treno e sto male quando devo tornare a casa, perché so che dovrò passare ore e ore a studiare. Nonostante il massimo dell'impegno, ultimamente non riesco più a concentrarmi, anche durante i corsi sento che mi manca l'aria, mi viene mal di stomaco e addirittura tremo. Premetto che questo è il percorso che voglio intraprendere, ma odio l'ambiente universitario, lo trovo a dir poco soffocante. Non riesco nemmeno a godermi una serata libera, perché penserei alla roba che ancora devo studiare. Non so se ce la farò con questo ritmo.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
2 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Tylerdurden,
dalle sue parole traspare tutta la sofferenza e la difficoltà che sta vivendo. Comprendo bene quanto sia dura dedicare tutte le giornate allo studio e alle lezioni e sentire sulla testa la spada di Damocle degli esami. Pensare a tutti gli impegni e a tutte le energie che frequentare l'università richiede, può portare a provare una sensazione di soffocamento. Ci si può sentire costretti a studiare e pressati ad ottenere buoni risultati, soprattutto se sentiamo da sempre che questo è ciò che ci si aspetta da noi e se queste aspettative così pesanti e pressanti sono diventate anche le nostre.
Questo senso di DOVER raggiungere buoni risultati, seguendo tutte le lezioni e dedicando tutte le giornate solo a questo, però, può farle vivere questo periodo della sua vita con disagio e pesantezza, tanto da portarla ad avere difficoltà di concentrazione per lo studio. Quando si finisce per vivere lo studio con senso di costrizione e dovere, la nostra mente profonda e inconscia può "impedirci" di continuare su questa strada così faticosa, "facendo comparire" il sintomo del blocco nello studio.
Detto questo, penso che abbia bisogno di uscire da questo circolo vizioso di doveri e pesantezza ed abbia bisogno di prendere l'università con più leggerezza, concentrandosi maggiormente su ciò che le piace, sul piacere e la curiosità di approfondire certi argomenti, sul piacere di ascoltare le lezioni per appassionarsi alle materie che sta studiando. Magari concedersi anche la possibilità di dare gli esami seguendo dei ritmi più dilatati, concedersi di non essere sempre perfetto nei tempi richiesti dal percorso di studi.
Questo molto probabilmente cozzerà con la sua idea di quello che uno studente deve fare, ma sono proprio queste aspettative e questo modo di affrontare l'università così rigido che non ammette eccezioni che poi la portano a vivere tutto così pesantemente e a bloccarsi. Il consiglio è: si dia il permesso di sbagliare, di seguire i propri tempi, godendosi a pieno questo periodo della sua vita appassionandosi a quello che fa, togliendosi di dosso tutti i doveri che lo rendono invece soffocante. Del resto la nostra vita è preziosa e il nostro "dovere" è viverla nella maniera più confortevole possibile, mirando al nostro benessere ed evitando di metterci in situazioni che invece ci fanno stare male.
2 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno tylerdurden, innanzitutto grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, con annesse fatiche e dubbi. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarti a comprendere ed esplorare a fondo quelle che sono le cause delle tue fatiche e difficoltà che stai descrivendo, che vale la pena approfondire soprattutto per il carico emotivo che ti arrecano.
2 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Tylerdurden,
Immagino che situazione difficile stia vivendo in questo momento, ma in qualche modo i momenti di "blocco" sono sempre preziosi se accolti e utilizzati al meglio. Un blocco come il suo, così come il sintomo in generale, funziona come una spia che ci segnala che qualcosa in quel momento non sta andando nel verso giusto per noi. Anche se la cosa più immediata che le verrebbe da fare è sforzarsi di portare a termine tutti i suoi compiti e cercare di farlo rimanendo entro certi limiti di tempo, il suo corpo e la sua mente le stanno dicendo proprio il contrario: di fermarsi. Sarebbe molto utile se lei "abbracciasse" questa paura e la guardasse più da vicino per capire cosa sta cercando di dirle. Le consiglio di farsi accompagnare in questo all'interno di un percorso psicologico.
Buona fortuna.
1 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
"Non so se ce la farò con questo ritmo"...
Insomma basta cambiare ritmo ed obbligarsi a delle pause forzate per occuparsi di altre cose.
Diventerai ingegnere con un anno di ritardo ma almeno sarai un ingegnere moderato con amici e hobbies
1 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Tylerdurden,
comprendo la situazione ed immagino che non sia piacevole gestire l'università con questo stato emotivo. I sintomi posso significare molte cose, ma per riuscire ad aiutarla avrei bisogno di maggiori informazioni. Le consiglio, al fine di comprendere meglio se stesso, di intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione
Alice Noseda
1 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo o carissima (dal nikname non si capisce),
il primo dubbio che mi era venuto, che tu però hai escluso in uno dei paragrafi centrali del tuo post, era il fatto che tu avessi intrapreso questo percorso di studi non per tua volontà, ma per soddisfare i desideri dei tuoi genitori, evento che accade spesso e che può essere devastante per molti ragazzi (personalmente ne ho seguiti diversi con questo problema).
Ma visto che tu lo escludi dicendo che "... questo è il percorso che voglio intraprendere ..." direi che il problema è da ricercare nei tuoi livelli di stress e nell'ansia da prestazione. Il fatto che, all'inizio della lettera, tu rimarchi che hai concluso tutti gli esami con ottimi voti, sembra indicare che tu abbia vissuto questo primo anno con grande impegno, ma anche con esclusività (... non riesco a godermi una serata libera...). Molto significativo il fatto che l'ambiente ti soffoca. Tutti segnali di livelli di stress e ansia molto elevati. Potrei quasi chiamarlo pre-burnout.
Il mio consiglio è quello di rallentare un po' i ritmi, prendere consapevolezza che questa è la tua vita, che va vissuta fino in fondo, bilanciando il tempo dedicato allo studio e quello da dedicare alle distrazioni, a quello che di bello puoi vivere alla tua età.
Ricordati sempre che il periodo universitario può essere uno dei più bei periodi della propria vita, ma può altresì diventare un inferno.
Se non riesci da solo in questo percorso di consapevolezza, dovresti farti aiutare in un percorso di supporto psicologico.
Io sono a disposizione anche on-line
Ti auguro di trovare la tua strada e di vivere felice.
dott. Rodolfo Vittori
1 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
Che lei abbia fatto tutti gli esami al primo anno, e con ottimi voti per giunta, è cosa che le fa onore, soprattutto considerato che la sua facoltà risulta essere di un certo grado di difficoltà! Dunque se lei inizierà a riconoscersi il merito di un inizio così felice, forse diminuirà la pressione interna relativa a dover essere sempre al top. Dover essere sempre al top può mettere l'individuo in una situazione di stress, per cui l'energia impiegata per ripetersi di dover essere al massimo sottrae forza psichica allo svolgimento del compito. Quindi è necessario abbassare il livello di richiesta interna per adeguarsi a standard altissimi e recuperare l'autostima al di fuori dei parametri di esame di sé. Infatti il farsi l'esame continuo può portare a sentirsi debole perché sottoposto sempre al proprio implacabile giudizio. E' quello che in psicoanalisi si chiama Superio. Se il Superio diventa il padrone, allora l'Io inizia a soffrire di soffocamento. Se la situazione continua cosi, è consigliabile un consulto per eventuale percorso psicoterapico. Resto a disposizione..
Pietro Salemme
