Lui guarda le altre...e mai me!

Inviata da Giada · 12 ott 2015 Terapia di coppia

Salve.
Volevo chiedere un parere. Amo lo stesso uomo ormai da 6 anni (ho 22 anni e lui 23) siamo stati insieme 5 anni fa, poi lui mi ha lasciata ma ha voluto mantenere comunque un rapporto di amicizia ed io, ahimè, ho accettato perché molto presa da lui e perché ero terrorizzata all'idea di perderlo. Negli anni si è comunque formato un legame di amicizia molto stretto! Ma penso un po' egoistico da parte sua perché raramente mi chiede come sto, ma quasi sempre si parla di come sta lui, mi cerca per sfogarsi, parlarmi dei suoi problemi ecc...questa cosa si è fatta a frequenza giornaliera soprattutto nell'ultimo anno, perché quelli che erano i suoi amici per un motivo o per l'altro non volevano più saperne di lui e gli ero rimasta solo più io. Così in quest'ultimo anno gli sono rimasta accanto ogni giorno, a qualsiasi ora e lui sembrava più "sensibile" al mio benessere, (è a conoscenza che sono ancora innamorata di lui), se sbagliava si scusava ecc poi però con il passare del tempo ha iniziato a fare l'impossibile per conoscere gente nuova, o meglio, ragazze nuove, tant'è che (mi rendo conto essere un discorso infantile ma purtroppo questo fa diminuire sempre di più la mia già quasi nulla autostima) ultimamente ogni foto profilo di ragazze su Facebook ha un suo mi piace, mentre a me ha messo uno scarso mi piace ma sono quasi certa l'abbia fatto perché volesse che io ricambiassi alla suo foto così da fare "numero". Come dicevo questa cosa di Facebook, soprattutto alla nostra età, è una cosa assolutamente infantile a cui non dovrei basare, però inevitabilmente ogni giorno la mia testa mi dice perché qualsiasi altra ragazza può piacere mentre io non sono degnata di uno sguardo? Così ecco che le giornate diventano tristi e la vivo male, soprattutto considerando il fatto che da quando sono iniziati 4 o 5 anni fa i problemi con lui ho iniziato ad ingrassare, fino ad accumulare 20 chili, e questa è un'altra cosa che mi fa stare male perché mi sento intrappolata in un corpo che non mi appartiene... Ed ogni volta che mi riprometto di mettermi a dieta e tornare in forma, più che per un fattore estetico soprattutto per un fattore di salute, mi sento poco apprezzata da lui e cadono tutti i miei propositi. Penso che papà base dei miei problemi di autostima ci sia proprio lui, perché comunque sono una ragazza apprezzata, nel senso che mi sento dire "sei carina" ecc, apprezzamenti ne sento, eppure non arrivando da lui è come se non li facessero proprio. Perché? Quasi tutte le persone a me care mi dicono di lasciarlo stare e chiudere questa storia perché per lui sono solo un passatempo, o un rimpiazzo quando non ci sono altri/e, ed ecco che ogni volta che cerco di convincermi di questo arriva lui con le sue frasette del tipo "se io non tenessi a te pensi che avremmo superato le difficoltà di questi 6 anni e saremmo ancora qui?" Ed il ragionamento fila, lui è passato sopra ad alcuni miei errori ed io altri suoi, peccato però, che come mi faceva notare un'amica i miei errori non sono neanche lontanamente paragonabili ai suoi. Esempio banale non gli è proprio passato per la mente di venire a farmi visita in un periodo in cui avevo un serio problema di salute, era presente solo con qualche sms, o al mio ultimo compleanno si è rifiutato di venire alla festa perché, a detta sua, "eravamo solo in 5". Allora io mi chiedo, gliene importa davvero di me? Come si fa a star male ancora dopo 4/5 anni per una persona? Perché non riesco ad innamorarmi di qualcun altro? Come fa a non capire che io nell'ultimo anno per lui sono stata SEMPRE presente? (per carità, un paio di grazie me li ha detti, ma null'altro, avrei preferito la presenza al mio compleanno che i grazie detto per sms)
Chiedo scusa per l'infinito sfogo, e ringrazio in anticipo a chi mi risponderà.

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Miglior risposta 12 OTT 2015

Gentile Alessandra,
la tua mail inizia con la richiesta di un parere e finisce con la consapevolezza che si tratta di uno sfogo.
Se volevi soltanto sfogarti l'hai fatto e potrai continuare a farlo ma non credo che cambierà qualcosa e rimarrai nello stallo in cui ti trovi.
Se invece vuoi un parere, il mio è che questa relazione potrà solo danneggiarti come da tempo già sta accadendo. Infatti tu stessa hai riconosciuto che la frustrazione di non essere ricambiata ti porta a consolarti col cibo e ti impedisce di guardarti intorno per trovarti un altro ragazzo : queste sono due cose negative e credo che hai già sprecato fin troppo tempo aspettando invano che lui ti guardasse con occhi diversi.
Se questa situazione ti piace puoi rimanere in attesa a tempo indeterminato e ogni tanto puoi scriverci per sfogarti. Se invece non ti piace puoi contattare uno/una psicoterapeuta per essere aiutata a sganciarti da questa dipendenza dannosa (parlo del ragazzo piuttosto che del cibo.).
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 OTT 2015

Buonasera Alessandra, mi scusi il brutale accostamento, ma ciò che dice nel suo post lo sento simile alle donne maltrattate fisicamente che, tuttavia, continuano a stare con il loro persecutore (non intendo le donne che continuano a rimanere con lui perché hanno paura di qualcosa di peggiore, ma di quelle donne proprio convinte che, alla fine, meglio le botte che stare senza di lui). Le ribadisco le mie scuse per l'esempio che può evocare immagini terribili, però sia lei che tutti noi (o alcuni di noi) dovrebbero chiedersi come mai avvenga ciò. Rimanendo nel suo caso, Alessandra, credo che la sua sia una rabbia "finta", un auto-inganno. Ovvero, si auto-narra e se ne convince (insomma, confabula) di essere arrabbiata con lui, tuttavia, nell'ultimo anno è rimasta "SEMPRE" (scritto come ha fatto lei) accanto a lui. Perché? Che vantaggio ne trae il suo sistema? Forse il fatto che anche lui non la abbandoni definitivamente, le fa sperare che ci sia ancora qualche possibilità? Quali sono i suoi vissuti emotivi quando è con lui e quando non è con lui? Quale senso di Sè ricava standogli accanto, forse (sono tutte ipotesi, naturalmente) che lui ha bisogno di lei e questo la convince a stargli vicino nonostante la sua, di lui, scarsa considerazione? Con i partner passati come si è comportata? In modo simile o abbastanza differente? Queste e tante altre domande, credo, dovrebbe farle insieme ad un terapeuta che, finalmente, le offra un punto di vista terzo (non amicale o familiare, ma tecnico) che potrebbe aiutarla a considerare la vostra coppia come un incastro in cui tutti e due ne avete dei vantaggi pratici, emotivi, o altro, ma subite dei svantaggi sempre emotivo-cognitivi rispetto ad una vita che dovrebbe essere vissuta nel modo che ognuno di voi due ritenga più opportuno per Sè e la propria storia evolutiva.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista, Postrazionalista-Roma.

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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12 OTT 2015

Cara Alessandra,
prova a rileggere il tuo messaggio e noterai diversi segnali di rabbia, frustrazione, delusione.

L'amore non è costituito da queste componenti, per lo meno non in misura così preponderante.

Non ci scrivi per quale motivo lui ti abbia lasciata qualche anno fa. E' possibile che ti abbia vissuto come un rifiuto la sua scelta di concludere la vostra relazione d'amore. Un rifiuto bruciante che ti ha fatto scegliere di restargli accanto come amica e supportarlo nei momenti di difficoltà.

Possiamo immaginare che parte del tuo calo di fiducia in te stessa dipenda da questo rifiuto e dal tuo tentativo, nel tempo, di mantenere salda l'autostima cercando conferme da lui.

L'autostima non può avere come punto di riferimento l'opinione di altri, perché può essere volubile. Molto più saggio costruire una propria visione di sé equilibrata, consapevole di limiti e risorse personali.

Il tuo compito primario, ora, è proprio questo: imparare a consocere i tuoi limiti e le tue risorse, a valutare cosa ti piace di te e cosa non ti piace, a valorizzare ciò che ti piace e prendere atto di ciò che piace meno, magari mettendo a punto delle strategie per moderare le parti di te per cui simpatizzi di meno.

L'aumento di peso potrebbe essere collegato alla ta mancanza di fiducia e allo stress provocato dal sentirti svilita da questa relazione.

Hai pensato ad una consulenza psicologica? Potresti contattare uno psicologo della tua zona e valutare insieme a lui i prossimi passi.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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