Lui è ancora vergine e questo mi blocca nel sesso
Gentili dottori,
Vorrei avere un vostro consiglio circa una situazione che mi sta creando molti dubbi e problemi. Da ormai due mesi, mi frequento con un ragazzo fantastico, dolce, gentile, buono, romantico, che mi adora e mi riempie di attenzioni. All'inizio della nostra storia, mi sembrava un sogno aver trovato uno come lui perché venivo da delusioni molto cocenti e dolorose con uomini che si erano rivelati egoisti e superficiali, mentre lui ai miei occhi si mostrava come il ragazzo "perfetto", serio, affidabile, sincero, realmente intenzionato a costruire qualcosa di importante...Insomma il classico bravo ragazzo da presentare ai genitori e magari un giorno sposare. E in effetti, fino ad oggi, non ha fatto altro che dimostrarmi quanto ci tiene a me e starmi vicino giorno dopo giorno con un solo problema: che mi ha confessato di essere ancora vergine e di non aver mai avuto storie lunghe in passato. Premetto che entrambi abbiamo 26 anni (lui quasi 27) e che io, a differenza sua, ho già fatto sesso e avuto due storie importanti (una di oltre 3 anni). Ovviamente qualche sospetto lo avevo già avuto prima che lui me ne parlasse apertamente, perché anche dal modo in cui mi toccava e baciava sembrava più impacciato e insicuro degli altri ragazzi. Inoltre continuava a ripetermi che non credeva nel "sesso senza amore" e che non lo avrebbe mai fatto con una appena conosciuta, per cui non provava niente. Quando me lo ha detto la prima volta, io ho cercato di rassicurarlo il più possibile e di non farlo sentire a disagio, ma non nego che da allora qualcosa è cambiato in me. Sono passati due mesi e ancora non lo abbiamo mai fatto, soprattutto io non ne sento alcun desiderio. La cosa mi fa molto soffrire perché a me il sesso piace e specialmente con il mio ultimo ragazzo (per il quale provavo un'attrazione fortissima), c'era un'intesa sessuale davvero incredibile e appagante. Mi sento in colpa nel fare i confronti tra lui e il mio ex, anche perché il secondo mi ha deluso più di ogni altro, ma la verità è che dal punto di vista sessuale mi manca. Il problema credo sia solo psicologico perché fisicamente il mio attuale ragazzo mi piace molto, solo che non riesco a provare attrazione sessuale. A volte mi dico che dovrei lasciarlo perché lui non si merita di essere preso in giro e io, avendo solo 26 anni, non mi merito un rapporto così piatto. So che il sesso è fondamentale in una sana relazione di coppia (ovviamente se accompagnato da tante altre cose), e di conseguenza ne sento la mancanza. Il problema credo stia nel fatto che non mi eccita per niente l'idea di farlo con uno totalmente privo di esperienza e a cui devo "insegnare" tutto io. Ho sempre apprezzato gli uomini sicuri di sé in quel momento, che sanno come prenderti e che in qualche modo dimostrano forza e "virilità". So che probabilmente è una cosa stupida, anche perché lui col tempo potrebbe dimostrarsi migliore di tutti gli altri, ma non posso negare questa parte di me. L'idea che faccia "pratica" con me, mi blocca. Sono arrivata addirittura a pensare che sia così dolce e carino con me solo perché non vede l'ora di farlo e di viversi questa esperienza. Che insomma in qualche modo lui mi "usi", visto che le altre non ci sono state. È un pensiero bruttissimo e me ne vergogno, ma purtroppo ce l'ho. Ho provato a parlarne con lui, ma lui assume subito un'aria spaventata, dice che ha paura di perdermi proprio per questo motivo e che si sente in qualche modo "inadeguato". Io non so come venirgli Incontro, anche perché le poche volte che abbiamo provato a spingerci un po' oltre con qualche preliminare si sono rivelate un totale disastro, con lui che andava proprio in ansia ed era impacciatissimo e io che di colpo perdevo la voglia di proseguire perché mi sembrava di avere a che fare con un bambino e non mi sentivo "donna", dovendolo guidare io. L'ultima volta abbiamo anche discusso (con lui che si è scusato in tutti i modi, con l'aria da cane bastonato stampata in faccia), perché preso dall'ansia ha detto cose senza senso e purtroppo anche un po' offensive, del tipo: "non mi piace tanto quello che fai". Io ci sono rimasta malissimo, perché nessuno dei miei ex, pur avendo già avuto numerose esperienze prima di me, si è mai permesso di dirmi cose simili e soprattutto perché io invece l'ho incoraggiato quando lui lo ha fatto a me, nonostante non provassi un gran piacere. Non mi sarei mai permessa di dirgli una cosa del genere. Presa dalla rabbia, a quel punto, gli ho detto che non avendo nessuna esperienza doveva solo stare zitto e quasi "ringraziarmi". Sbagliando, lo so. Lui mi ha chiesto scusa in tutti i modi, ma da quel momento il mio desiderio è completamente sparito e credo di aver reso lui ancora più ansioso e insicuro. Non so davvero come uscire da questa situazione di impasse, perché più lui si mostra impacciato e più io mi blocco, più lui mi fa domande sul sesso e più io mi sento la maestrina della situazione o quella che deve fargli fare esperienza. Lui ovviamente mi dice sempre che ha tanta voglia di farlo e che io sono quella "giusta", ma poi in concreto non fa nulla se io non lo incoraggio perché sembra quasi aver paura o non sapere da che parte cominciare. Non so davvero se sia il caso di chiudere, vista la situazione. Voi cosa mi consigliate?