Sono in terapia da qualche mese con un bravissimo psicologo che ha fatto su di me un lavoro eccellente. ho letto tutto ciò che avete pubblicato su transfer e controtransfer e ci sono dentro in pieno! argomento più volte portato e affrontato in terapia, ma ho la netta sensazione che venga molto favorito, quasi alimentato, dal mio psicologo. questo mi porta a desiderare fortemente di uscire da questa dipendenza ma contemporaneamente è una situazione talmente appagante e rassicurante che vorrei non finisse affatto. la mia domanda è: e il terapeuta che ti porta ( a scopo terapeutico ovviamente, escludo a priori altri fini) a certi livelli massimi di coinvolgimento?
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27 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buonasera Ariella,
pone una questione molto interessante.
Essere pazienti vuol solo dire accettare di seguire tutti i passi necessari nel tempo per uscirne.
Non è lo psicologo che ti cura, ma sei tu soggetto insieme a lui che avvii il tuo percorso di guarigione. La partnership è basata sullo scambio. Il partner è socio, è colui o colei con il quale condivido degli aspetti della mia vita e/o del mio lavoro.
Partner è colui che mi aiuta ad andare a meta, mi fa spostare, mi sorregge nel metterci del mio per pubblicarmi, mi aiuta ad esibire i miei talenti per riuscire a presentarli al meglio.
Si crea partnership tra psicoanalista / psicologo / psicoterapeuta e paziente quando c’è il transfert.
Transfert significa trasferire pensiero.
Auguri di buona guarigione.
Un saluto
Dott. G. Gramaglia
28 SET 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Ariella,
innanzitutto il transfert non è una dipendenza ma una riedizione ed una traslazione di sentimenti ed emozioni passate che il paziente aveva verso le sue figure di riferimento nella relazione attuale col terapeuta, come una sorta di proiezione.
Il controtransfert è la conseguente reazione emotiva del terapeuta.
Dal momento che queste dinamiche di transfert/controtransfert sono pressocchè inevitabili, non è che il terapeuta, come dice lei, porta il paziente a livelli massimi di coinvolgimento ma è vero, piuttosto, che il terapeuta pur rimanendo fedele al suo ruolo cerca di utilizzare anche queste dinamiche di transfert/controtransfert a scopo terapeutico per la guarigione del paziente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).