Riassumo la situazione e scriverò in modo onesto, pur sapendo quanto i miei comportamenti siano criticabili.
-Conosco A. due anni fa ed anche grazie alla sua conoscenza riesco a chiudere un burrascoso rapporto con un (penso) narcisista patologico che mi ha fatto vivere in un vero incubo ed a causa del quale ho lasciato il mio compagno con cui stavo da 9 anni.
-A. mi piace molto, ma lui è piuttosto distaccato e non troppo coinvolto.
-Ci frequentiamo comunque per 6 mesi, poi il lock down ci chiude in casa.
-Durante il lock down ci sentiamo tantissimo e ci avviciniamo molto.
-Dopo il lock down ci ritroviamo e lui è un altro: vicino ed affettuoso, ma anche molto "accasato", oltre che ingrassato di 15 kg durante la chiusura in casa.
-Mi piace ancora ma non più come prima ed alla fine, dopo un paio di mesi, DEVO lasciarlo perché frequentarlo mi dà ansia.
-Dopo la separazione però mi manca da morire e "non lo lascio andare", lo tengo sempre agganciato, ci frequentiamo da amici, finché ci rimettiamo insieme.
-Dura un altro mese, poi di nuovo ansia fortissima e DEVO di nuovo lasciarlo. Ansia significa dover prendere ansiolitici per quanto sto male.
-Di nuovo rimango agganciata ma pian piano riesco a riprendere in mano la mia vita ed a lasciarlo andare.
-Passano 7 mesi ed io sto sola e non sto male.
-Finché vedo su un social che lui ha iniziato una nuova storia. Sembra coinvolto e mi monta la rabbia: perché con questa è così coinvolto dopo una manciata di settimane mentre con me per 6 mesi è stato distante???
-Faccio la pazza, lo stalkerizzo, lo accuso di qualunque cosa finché ci vediamo un giorno in cui io sono letteralmente sconvolta e gli dico che lo amo ancora. E mentre lo dico lo penso! Non dormo, fatico a lavorare e mi sento fuori di testa...
-Lui lascia la "nuova" e ricominciamo.
-Subito sento di aver fatto una sciocchezza. Tornano le cose che non mi piacevano di lui. Ritorna l'ansia a livelli altissimi, ma so che non posso lasciarlo ancora e che devo provare a darmi tempo. Però sono scontrosa e poco gradevole.
-Dopo un mese mi lascia lui. Mi dice che mi vuole un gran bene ma non è innamorato e che ha capito subito di aver fatto una cavolata. Mi avvisa inoltre di aver intenzione di ricontattare la "nuova" ora ex.
-Ripiombo nel panico. Gli rilancio di nuovo accuse di responsabilità. Gli dico che io mi sono impegnata e lui no. Che abbiamo due caratteri da "fasare" ma che lui non ci ha dato il tempo per farlo. E soprattutto non dormo, lavoro a malapena e prendo sonniferi. Mi sento morire e desidero la morte. Seriamente. Quest'ultima parte lui non la sa ed io so apparire lucida e controllata...forse anche per questo lo confondo.
-E' cosi confuso che dopo 2 giorni mi butta lì che forse si è sbagliato. Al 3 giorno ipotizza una bevuta insieme. Al 4° giorno gli propongo io di vederci una sera e stare insieme...e lui accetta.
-Dobbiamo vederci tra 2 giorni ed io sono già pentita un'altra volta. Stavo bene quando ero sola.... perché sono ricaduta di nuovo in questo errore? Ed ora come ne esco? L'ho tolto ad un'altra donna (che in quel momento aveva problemi enormi oltretutto!), me lo sono ripreso, l'ho riperso, lo sto riprendendo....
AIUTO!!! Non posso stare con lui ma quando non c'è mi sento morire. Perché???? Cosa posso fare?? Come posso uscire da questa cosa se lui mi continua ad assecondare quando lo ricerco, a prescindere da chi dei due si è allontanato?
Non ce la faccio più. Grazie a chi mi darà un aiuto.
PS In tutto questo ripenso al mio ex dei 9 anni e piango per il male che gli ho fatto e che, alla fine, mi sono fatta. Io prima non ero così. Ero normale.
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12 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Annarosa,
leggo tanta sofferenza che non ha ancora dei nomi precisi, con tanta confusione per qualcosa di apparentemente indefinito. Ha descritto dinamiche disfunzionali di cui è ben consapevole, ma altre sono più profonde e da indagare. Infatti, quando si presentano certi meccanismi, è necessario risalire alle cause e lavorare a 4 mani sia su esse che su ciò che, attualmente, mantiene la problematica. Probabilmente la sfera relazionale è sempre stata un aspetto delicato per lei. Stare per 9 anni con una persona, poi ritrovarsi in un vortice di instabilità ci dice qualcosa di importante. È da attenzionare tutta la sua storia.
Annarosa, è importante a questo punto intraprendere un percorso sia per poter interrompere il prima possibile questo circolo vizioso che la risucchia, e che sembra ripetersi in un loop malsano, sia per abbassare malessere e ansia, quindi lavorare, in modo pratico e concreto, su ciò che in questo momento è più emergente e urgente; questo creerà la base per poter poi risalire al resto, con la giusta serenità.
Ha fatto molto bene a scrivere qui, continui su questa scia e inizi un percorso.
Le auguro di ritrovare presto la tranquillità e stare al timone della sua vita, “indipendentemente”.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli, esperta in vita relazionale e di coppia, ricevo anche online
12 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Annarosa,
da quanto racconta si evince una grande confusione e immaturità emotiva ma, a mio avviso, anche un suo stesso tratto egoistico e narcisistico nel pretendere la disponibilità incondizionata di A. pur avendo verificato numerose volte la mancanza di compatibilità nello stare con lui.
Lascia anche adito a qualche perplessità la condiscendenza sistematica e remissività di A. forse perchè spaventato da sue possibili reazioni rabbiose come pure è poco comprensibile la lunga durata della passata relazione con l'ex dei 9 anni alla luce di quanto lei ha ora raccontato.
In ogni caso urge ed è consigliabile per lei un percorso di psicoterapia onde poter rispondere alle sue domande e poterla aiutare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissima,
alla luce della sua narrazione, sarebbe fondamentale esplorare tramite un percorso psicologico, l'origine della sua ansia considerando la relazione con l'uomo che lei definisce narcisista (in quali aspetti?) che l'ha portata a lasciare il partner con cui è stata per ben 9 anni della sua vita.
Credo che ci sono molti nodi inespressi che da quella storia hanno tuttora un impatto sulla co-dipendenza nell'attuale rapporto/non rapporto sentimentale che sta sperimentando. Tuttavia anche e soprattuto l'analisi dei rapporti della sua famiglia, ci consentiranno di approfondire quali aspetti hanno contribuito a condizionare la percezione che ha di se stessa e degli altri.
A questo proposito sono a sua completa disposizione, anche online.
12 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Annarosa,
Secondo l'orientamento Gestaltico l'ansia è la paura slegata dall'oggetto della paura...
Da quanto riporti, mi sembra che tu abbia paura di fare male all'altra persona e quindi finisci per reagire in questo modo. Il punto è che, così facendo, fai male a lui e a te stessa.
Sentirti in colpa o non sentirti "normale " non migliora la situazione, anzi: ti impedisce di uscire da questo circolo vizioso.
Credo ti possa essere utile considerare un percorso con uno psicologo, per capire meglio la situazione e cambiare la rotta.
12 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Annarosa, dal suo racconto emerge una grande confusione di sentimenti e di fronte ad apparenti decisioni di interrompere e di riprendere la relazione, di fatto sono le sue emozioni discordanti a spingerla ora da una parte, ora dall’altra. Non deve essere facile vivere in ostaggio di queste emozioni intense e contrarie e certo avrà l’impressione di non essere padrona in casa propria. Quando si sentirà pronta per fare chiarezza dentro di se senza paura, sarà la strada per uscire da questa situazione confusiva e dolorosa. Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Rossetti
10 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Annarosa,
Mi dispiace per la situazione complessa che sta vivendo.
Le consiglierei di prendersi il suo tempo e capire cosa la fa stare male.
Se stare da sola, la paura del vuoto affettivo che in questo momento potrebbe essere colmato da lui in quanto è preso oppure se in una relazione si sente un senso di solitudine pur stando in relazione.
Le consiglierei di intraprendere un percorso di sostegno emotivo e di rivolgersi ad uno psicologo.
Resto a disposizione anche online.
Buona fortuna.
Cordialmente.
10 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Annarosa,
la chiave per poter stare bene nella relazione con l'Altro è quella di essere in grado di stare bene con sé stessi, anche e soprattutto quando si è soli. Credo che un percorso con un professionista possa aiutarla ad approfondire la tematica della solitudine, in particolare ad elaborare la differenza tra stare soli e sentirsi soli, e a recuperare una maggiore serenità e stabilità nel rapporto con se stessa, che le permetterà di affacciarsi alle relazioni con gli altri in un modo nuovo e più funzionale.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Ripa
10 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Annarosa
La situazione che lei descrive appare estremamente complessa. Quello che comunica è che questa relazione ha per lei un significato ulteriore fortissimo, al di là delle cose che non le piacciono. Si è mai chiesta cosa rappresenta per lei questa persona? Cosa la tiene mentalmente così legata tanto da non riuscire a lasciarlo andare? Quali aspetti di lei sono coinvolti in questo rapporto? Data la complessità di queste domande e considerando come si sente in questo periodo, credo sia utile per lei rivolgersi a un professionista che la aiuti a comprendere e la sostenga. Sono a disposizione qualora desiderasse approfondire il discorso (ricevo anche online).
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Isabella Ciampi
10 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Annarosa,
Il cortocircuito testa-cuore che ti sta facendo così male ha bisogno di essere disinnescato. Ti incoraggio a intraprendere un percorso di supporto psicologico per recuperare innanzitutto te stessa e poi la relazione nella quale desideri ritrovarti
Ti auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi