Buongiorno, ho il mio compagno, conviventi da qualche mese, in coma da due settimane, ogni giorno mi dicono che è stabile e se si sveglierà non si conoscono le condizioni, ieri hanno detto che sicuramente non sarà autonomo, se si sveglierà. Non abbiamo figli e non riesco a trovare uno stimolo per andare avanti.
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4 FEB 2020
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Gentile Lena,
indipendentemente dalla sua età (che non dice), è molto triste ciò che è accaduto.
Immagino che ora viva con i pensieri polarizzati sul suo compagno e ciò è comunque un impegno per lei.
In futuro forse dovrà necessariamente trovare degli stimoli per andare avanti, magari con l'aiuto di parenti e amici oppure facendo del volontariato o conoscendo altra gente.
Una buona iniziativa è intraprendere un percorso di psicoterapia per elaborare il suo vissuto evitando di scivolare in uno stato depressivo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
4 FEB 2020
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Gentile Lena,
il momento che sta attraversando è davvero doloroso e delicato ed è importante che possa non rimanere sola ad affrontarlo. Oltre all'appoggio affettivo di amici e familiari, le suggerisco di cercare uno spazio di elaborazione psicologico di quanto sta accadendo per poter elaborare più a fondo la situazione presente e futura. Un approccio EMDR, terapia nata per la gestione dei traumi psicologici, potrebbe esserle di grande aiuto. Se lo desidera rimango a sua disposizione.
Un cordiale saluto
drs Lucia Mantovani, Milano
4 FEB 2020
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Buongiorno,
la situazione che si trova a vivere è davvero complessa.
Mi preme domandarle: lei ha la possibilità di confrontarsi nei momenti di difficoltà con una persona supportiva?
Le consiglierei comunque di prendere in considerazione la possibilità di avvalersi del supporto di uno psicologo con cui potersi preparare psicologicamente a tutte le possibili conseguenze derivanti da questa situazione e che le consenta di trovare la forza per affrontare la sua precarietà.
Rimango disponibile per chiarimenti.