Ho 35 anni, una convivenza serena con il mio compagno, una casa e due lavori sicuri. Dopo 4 anni di convivenza e, non lo nego, dando un po' di peso anche alla mia non più tenera età, parlando con il mio lui abbiamo deciso di provare ad avere rapporti non protetti. Abbiamo deciso di iniziare questo percorso senza fare come tante coppie che stanno a contare i giorni fertili o a fare test dell'ovulazione pur di prendersi incinta! A me sarebbe piaciuto che fosse stato il destino a scegliere per noi. Succede che nel giro di due mesi mi ritrovo con un ritardo e facendo due test di gravidanza sembrerebbero positivi (scrivo così perchè non ho ancora la certezza se prima non faccio una visita approfondita). Il problema qual è? Che mi sento strana...leggo in continuazione internet e vedo donne in preda ai pianti di gioia o che non stanno più nella pelle dalla felicità...addirittura c'è chi per due volte che ha provato e la cosa non è andata a buon fine, disperate perché non si sono prese incinta. Ecco io in tutto questo mi sento diversa! Ed è quello che mi fa paura! Io non riesco ancora a realizzare, mi sembra una cosa stranissima essere incinta. Forse perché l'avevo presa anche con un po' di leggerezza (c'è gente che va avanti anni!). Ovviamente se c'è una gravidanza in atto la porterò avanti, ma voglio capire perché su di me prevale questa paura. È veramente assurdo pensare che fino a ieri eravamo solo io ed il mio fidanzato e tra nove mesi ci sarà un bambino in casa :-D Mi sento sottosopra!
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13 SET 2016
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Gentile Ambra, concordo con la collega sul fatto che ci siano molti preconcetti sulla modalità di vivere la gravidanza. In realtà credo che come davanti a tutte le nuove esperienze abbiamo il diritto di sentirci spaventati, di avere dei dubbi e di permetterci di esprimere tutto questo.
Spero che incontrerà persone intelligenti in grado di non giudicare ciecamente ciò che Lei avrà voglia di raccontare circa questo momento che sta vivendo.
Un grande in bocca al lupo
Dott.ssa Annalisa Caretti
13 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Ambra,
il senso comune porta a parlare dell'avere un figlio con toni esclusivamente positivi, tanto è che alcune mamme si sentono dei mostri quando invece, dopo due mesi di pianto incessante e notti in bianco, arrivano ad essere esauste ed innvervosite dal proprio pargolo. Perciò sarebbe bene che cercasse di non farsi influenzare da ciò che sente o legge, l'esperienza della gravidanza è del tutto personale.
Il fatto poi che lei si senta sottosopra, credo sia del tutto normale e compatibile con l'esperienza che forse andrete a vivere, cioè quella di generare una nuova vita, non succede di certo tutti i giorni! Probabilmente ha bisogno di capire come si sente al riguardo e di tempo per prendersi tale responsabilità.
Le consiglio di farsi sostenere tanto dalle persone che sono intorno a lei adesso, come nei prossimi mesi, il suo compagno, la sua famiglia, poichè la paura del parto, del poter non essere adeguati possono facilmente mostrarsi.
Se poi tra qualche tempo vedesse che non riesce ad accettare la situazione, o fa molta fatica in qualche aspetto, nulla le vieta di contattare un professionista.